Nunc dimittis: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Giovanni Bellini 017.jpg||thumb|250px|[[Giovanni Bellini]], ''La presentazione al tempio'', 1490. ]]
 
Il '''Nunc dimittist''' è un [[cantico]] cantenuto nel secondo capitolo del [[Vangelo secondo Luca|Vangelo di Luca]] con il quale [[Simeone il Giusto|Simeone]] chiede congedo a [[Dio]] perchè ha potuto vedere il [[Cristo]]. Per questo è conosciuto anche come '''cantico di Simeone'''.<br/>
Il '''''Nunc dimittis''''' (prime parole nel testo latino) o '''Cantico di Simeone''' è un [[cantico]] tratto dal secondo capitolo del [[vangelo secondo Luca]] ({{passo biblico|Lc|2,29-32}}).
Il suo nome deriva dalla prima parola della traduzione [[lingua latina|latina]] ''Nunc dimittis servum tuum, Domine''.
 
In esso [[Simeone il Giusto|Simeone]], un [[ebraismo|ebreo]] al quale era stato profetizzato che non sarebbe morto finché non avesse visto il [[messia]], si profonde in una preghiera di ringraziamento suscitata in lui dal prendere in braccio il bambino [[Gesù]] [[Presentazione al Tempio|presentato]] al [[tempio di Gerusalemme|tempio]] da [[Maria, madre di Gesù|Maria]] e [[san Giuseppe|Giuseppe]].
 
==Testo==
[[vangelo secondo Luca]] ({{passo biblico|Lc|2,29-32}})
: Νυν απολύεις τον δούλον σου, Δέσποτα, κατά το ρήμα σου εν ειρήνη,
: ότι είδον οι οφθαλμοί μου το σωτήριόν σου,