CoRoT: differenze tra le versioni
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[[Immagine:COROT2.jpg|thumb|right|250px|Immagine del satellite. ''(Foto: ESA)'']]
''' COROT''' ('''CO'''nvection '''RO'''tation and planetary '''T'''ransits) è una missione dell'agenzia spaziale francese ([[Centre National d'Études Spatiales|CNES]]) in cooperazione con
*L'esecuzione di misure di astrosismologia, utili per ricavare informazioni sulla struttura interna delle [[stella|stelle]]. Tale programma consiste nell'esaminare come le stelle, soggette alla propria [[Forza_di_gravit%C3%A0|gravità]], [[pressione]] e [[Coriolis|forza di Coriolis]], oscillino a specifiche [[frequenze]]. Dall'analisi della frequenza, della [[Lunghezza_d%27onda|lunghezza d'onda]] e della durata delle oscillazioni si possono ottenere informazioni su struttura interna, età, dimensioni e composizione chimica della stella studiata.
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Il satellite dovrebbe essere in grado di rilevare pianeti extrasolari relativamente piccoli, grandi circa il doppio della [[Terra]]<ref>[http://www.esa.int/esaCP/SEMPQ8V681F_Italy_0.html La buona stella di Corot, ESA - 11 maggio 2007]</ref>. COROT monitorerà la luminosità delle stelle, alla ricerca delle minime variazioni che si ripetono ad intervalli regolari quando un pianeta [[Transito (astronomia)|transita]] sul disco del proprio sole.
Inoltre il satellite
Per questo programma di astrosismologia, in ogni campo visivo saranno analizzate 10 stelle luminose (un obiettivo principale e nove secondari). Per la ricerca di transiti verranno osservate 12000 stelle per ogni campo d'osservazione,
Ci si aspetta di individuare alcune dozzine di pianeti extrasolari.
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Corot effettuerà le sue osservazioni in 2 regioni separate del cielo: durante l'estate boreale, il [[telescopio spaziale|telescopio]] sarà diretto verso la costellazione del [[Serpente (costellazione)|Serpente]], verso il Centro Galattico, mentre durante l'inverno boreale verso la costellazione dell'[[Unicorno (costellazione)|Unicorno]], nell'[[anticentro galattico]]. I campi di osservazione sono stati scelti in modo da evitare che la luce del [[Sole]] possa interferire nelle misurazioni. Durante i 30 [[giorno|giorni]] rimanenti tra i due periodi di osservazione principali, COROT sarà puntato verso altre 5 aree del cielo. <br />
Le regioni osservate sono state scelte dopo un lungo periodo di osservazioni preliminari durato dal 1998 al 2005 <ref>{{en}} [http://media4.obspm.fr/pianeti-extrasolari/pages_corot-ciel/preparation.html]</ref>. In ognuno dei campi si sono definite le 10 stelle da osservare per il programma di astrosismologia, oltre ad accertarsi che la densità di stelle fosse accettabile per il programma di ricerca di transiti planetari: infatti se la densità di stelle è troppo bassa, il numero di candidati è troppo basso, mentre se è troppo elevata le immagini delle stelle vicine si sovrappongono, inquinando l’osservazione.
I periodi di osservazione da 150 giorni sono ideali per ricercare pianeti terrestri, mentre i periodi di 20-30 giorni sono eseguiti per poter osservare una maggior numero di oscillazioni stellari per il programma di [[astrosismologia]].
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La scoperta di pianeti [[Transito (astronomia)|transitanti]] viene frenata dalla necessità di ottenere conferme con la tecnica della [[metodo della velocità radiale|velocità radiale]] dei candidati ottenuti dall'analisi delle curve di luce ottenute da COROT. Rilevare una periodica variazione di luminosità infatti non è considerata una prova decisiva per l'esistenza di un pianeta, dato che altri processi fisici (es. macchie) sulla superficie delle stelle possono provocare questo effetto. In più il metodo della velocità radiale permette di ottenere la stima della massa del pianeta, che altrimenti sarebbe sconosciuta.
Il team di Corot ha organizzato un gruppo dedito alle osservazioni da Terra che opera in diversi osservatori sparsi per il mondo. La strategia prevede, laddove sia possibile, di confermare il transito da Terra osservando il calo di luminosità della stella che presenta il transito, e quindi di eseguire misurazioni della velocità radiale basandosi sui transiti registrati nelle curve di luce. Una volta confermata la natura planetaria del transito, si misura ad alta risoluzione lo [[Spettro_atomico|spettro]] della stella per ricavarne i parametri fisici (massa, raggio, temperatura, età e distanza approssimata) necessari per derivare con precisione quelli del pianeta scoperto. Il gruppo ha avuto accesso a diversi telescopi ottici, fra cui Keck ed il MegaCam alle Hawaii, la Euler Camera in Cile, il Wise Observatory in Israele, l'osservatorio di Tautenburg in Germania e l'osservatorio dell'Istituto Astrofisico delle Isole Canarie, ed ai migliori spettrografi ad oggi disponibili, fra cui SOPHIE in Francia, UVES, CORALIE ed HARPS in Cile. Uno dei fattori che più rallentano la conferma degli esopianeti è il fatto che una volta che una regione stellare è stata osservata ed i dati delle sue curve di luce analizzati, questa regione non è più osservabile per altri 6 mesi in quanto per via della rivoluzione della Terra essa viene nascosta dal Sole. In più molte delle stelle che presentano transiti sono fioche - [[Magnitudine_apparente|magnitudine apparente]]>12 - e lontane - in genere molte centinaia di [[Anni_luce|anni luce]] - e richiedono un grande sforzo osservativo per ottenere dati che permettano di stabilire con precisione la natura dei transiti registrati. Stelle con alte velocità di rotazione sono problematiche da studiare con il metodo della velocità radiale. Sono quindi necessari tempi anche molto lunghi per confermare le osservazioni di Corot. In particolare, la conferma dei pianeti più piccoli potrebbe richiedere anni di osservazioni.
Il [[5 maggio]] [[2007]] è stata riportata la scoperta di un ''[[Pianeta gioviano caldo|Giove caldo]]'' in orbita intorno ad una stella di [[Tipo_spettrale|tipo spettrale]] G0V, leggermente meno massiccia del [[Sole]] e situata a 1500 [[anno luce|anni luce]] di distanza. Il pianeta, denominato [[CoRoT-Exo-1 b]], ha un raggio stimato in circa 1,49 volte quello di [[Giove (astronomia)|Giove]], una massa 1,03 volte quella di [[Giove (astronomia)|Giove]], ed un [[periodo orbitale ]] di 1,5 [[giorno|giorni]].<ref>{{en}}http://xxx.lanl.gov/abs/0803.3202</ref> Il pianeta è stato scoperto durante l'osservazione iniziale IRa01. L'analisi della velocità radiale della stella attorno a cui orbita ha rivelato la possibile presenza di un secondo pianeta in questo sistema, ma sono necessarie ulteriori misurazioni per confermarne l'esistenza.
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