Moana Pozzi: differenze tra le versioni

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Divenne assai popolare grazie alla [[televisione]], ai cui programmi cominciò a essere invitata, anche grazie a risorse intellettuali e culturali sino ad allora, per il grande pubblico, insospettabili per un personaggio del [[porno]]. Più che la sua collega [[Cicciolina|Staller]], Moana Pozzi portò alla luce l'esistenza sino ad allora pressoché sotterranea del vasto universo della [[pornografia]] e dei relativi consumatori.
 
Pubblicò unil libro ''La filosofia di Moana'' a proprie spese (20.000 copie per un costo di sessanta milioni), fondando una casa editrice, diretta dal giornalista [[Brunetto Fantauzzi]]: nel libro raccontava di personaggi famosi con cui avrebbe avuto rapporti. Il libro fece scalpore, anche per alcuni commenti e veri e propri voti sulle "prestazioni" degli occasionali partner, fra i quali figurava anche un uomo politico inserito senza nome, sebbene notevoli indizi facessero capire, soprattutto con il senno di poi, che si trattava di [[Bettino Craxi]], non ancora [[Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] e allora segretario del [[Partito Socialista Italiano|PSI]]<ref><small>Lei stessa poi nella sua autobiografia (incompleta e pubblicata solo all'interno di altri libri) rivelò chiaramente il nome di Craxi</small></ref> e che si meritò un bel 7½ sebbene i due non avessero avuto un [[rapporto sessuale]] completo. I personaggi citati erano [[Beppe Grillo]] (7-), [[Roberto Benigni]] (8+), [[Massimo Troisi]] (6), [[Paulo Roberto Falcão]] (5), [[Marco Tardelli]] (8), [[Luciano De Crescenzo]] (7), [[Harvey Keitel]] (S.V.), [[Andrea Roncato]] (7), [[Nicola Pietrangeli]] (6), [[Renzo Arbore]] (6), [[Enrico Montesano]] (6-), [[Francesco Nuti]] (7), [[Renato Pozzetto]] (6+) e [[Massimo Ciavarro]] (6+).
 
Molto nota è anche la sua ''performance'' televisiva nel programma ''L'araba fenice'' ([[1988]]), nel quale faceva la critica di [[costume]] nuda o ''"vestita"'' solamente di un ''cellophan'' trasparente.