Gustaf Mauritz Armfelt: differenze tra le versioni

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Nel 1809 Gustavo Adolfo viene deposto e viene eletto re lo zio Carlo di Sudermania che assume il nome di Carlo XIII ma a causa della sua cattiva salute il governo viene esercitato da Jean-Baptiste Jules Bernadotte, maresciallo francese imparentato con Napoleone, che viene proclamato principe ereditario nel 1810. Armfelt, che provava profondo odio per Napoleone, avrebbe voluto ritirarsi in finlandia, ma, pressato, acconsentì ad assumere incarichi governativi finchè i nemici che aveva a corte non ottennero il suo esilio. Armfelt passò al servizio dello Zar alessandro I che lo inviò in finlandia con la nomina di Cancelliere dell'Accademia Imperiale di Turku, carica che ricoprì dal 1812 al 1814. nel 1812 accompagnò lo Zar all'incontro di Abo (Turku) con Bernadotte. Ebbe il titolo di Conte finlandese-russo. Fu anche brevemente governatore della Finlandia nel 1813. A causa di questa scelta di campo Armfelt fu condannato a morte come traditore.
Morì a Tsarskoje Selo, non lontano da San Pietroburgo il 19 agosto 1814. Il figlio ebbe incarichi di rilievo nel granducato.
Misconosciuto in Svezia, Armfelt è ricordato in Finlandia come uno dei fondatori della nazione.
 
== Bibliografia ==
*Rossana Caira Lumetti: La cultura dei lumi tra Italia e Svezia. Il ruolo di Francesco Piranesi; Bonacci Editore, Roma 1990.
 
[[de:Gustaf Mauritz Armfelt]]