Gustaf Mauritz Armfelt: differenze tra le versioni

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Quando la nobiltà svedese iniziò a prendere le distanze dal Re, Armfelt non fece mai venir meno la sua fedeltà a Gustavo III. Nel 1792 Gustavo III è vittima di un attentato. Avendo Armfelt sempre dimostrato grandissima fedeltà al sovrano, questi, in punto di morte, dispose nel suo testamento che facesse parte del consiglio provvisorio di reggenza e assumesse la carica di Governatore di Stoccolma.
Data la minore età dell'erede al trono Gustavo Adolfo, assunse la reggenza il fratello di Gustavo III Carlo di Sudermania.I nemici che Armfelt aveva fra la nobiltà antigustaviana fecero pressioni su Carlo perchè Armfelt fosse allontanato dai posti di potere; fu perciò nominato ambasciatore a Napoli. Il 1 settembre 1792 Armfelt partì per Napoli e assunse le sue funzioni presso la corte di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]]. Contrariato dalla situazione politica in Svezia e considerandosi allontanato ingiustamente si mise in corrispondenza con la sua amante Magdalena e alcuni amici fidati. Il contenuto delle lettere era molto compromettente per lui e i suoi confidenti. scrisseScrisse anche a Caterina II di Russia per convincerla dell'opportunità di organizzare azioni militari per provocare un cambiamento del governo a favore dei gustaviani. Questa corrispondenza fu sequestrata e nel 1793 il Reggente incaricò alcune spie di sorvegliare Armfelt in vista di un suo arresto e di trovare prove del suo complotto. Le prove furono trovate e fu inviato un ufficiale col compito di arrestarlo. Ferdinando IV negò l'estradizione e aiutò Armfelt a fuggire in russia dove rimase per tre anni e mezzo. In Svezia Armfelt fu processato in contumacia e fu condannato alla confisca dei beni, alla perdita dei titoli e alla pena di morte come traditore; I suoi confidenti furono condannati a varie pene.
 
Quando Gustavo IV adolfo raggiunse la maggiore età ed assunse le funzioni di regnante, riabilitò Armfelt che tornò in Svezia. Fu nominato ambasciatore a Vienna dal 1802 al 1804. Nel 1805 la Svezia aderisce alla terza coalizione contro [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] e Armfelt, dal 1805 al 1807, fu comandante in capo delle forze svedesi nel Granducato di Pomerania che difese fino all'estremo non riuscendo però ad evitarne la conquista da parte delle armate napoleoniche. Al suo ritorno in Svezia fu nominato comandante in capo sulla frontiera norvegese.