Gustaf Mauritz Armfelt: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 29:
Quando Gustavo IV adolfo raggiunse la maggiore età ed assunse le funzioni di regnante, riabilitò Armfelt che tornò in Svezia. Fu nominato ambasciatore a Vienna nel 1802. nel 1804 fu costretto a lasciare l'incarico a causa dei suoi decisi attacchi al governo austriaco del quale non condivideva l'atteggiamento verso Napoleone. Nel 1805 la Svezia aderisce alla terza coalizione contro [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] e Armfelt, dal 1805 al 1807, fu comandante in capo delle forze svedesi nel Granducato di Pomerania che difese fino all'estremo riuscendo a respingere i francesi nelle prime fasi della guerra, non riuscendo però ad evitarne la conquista da parte delle armate napoleoniche. Al suo ritorno in Svezia i suoi rapporti con Gustavo Adolfo si erano raffreddati.Fu nominato comandante in capo sulla frontiera norvegese in una sfortunata e disorganizzata campagna contro la Norvegia.
Nel 1808 la Russia conquista la regione svedese di Finlandia alla quale lo Zar concesse grande autonomia assumendo il titolo di Granduca di Finlandia. La Svezia perdeva così un terzo delle sue risorse.
Nel 1809 Gustavo Adolfo viene deposto e viene eletto re lo zio Carlo di Sudermania che assume il nome di [[Carlo XIII di Svezia|Carlo XIII]] ma a causa della sua cattiva salute il governo viene esercitato da [[Jean-Baptiste Jules Bernadotte]], maresciallo francese imparentato con Napoleone, che viene proclamato principe ereditario nel 1810. Armfelt, che provava profondo odio per Napoleone, avrebbe voluto ritirarsi in Finlandia, ma, pressato, acconsentì ad assumere incarichi governativi finché i nemici che aveva a corte non ottennero il suo esilio. Armfelt passògiurò alfedeltà servizioallo dello Zarzar Alessandro I chenelle lomani nominòdel presidenterappresentante dellaRusso a Stoccolma e il giorno dopo commissionepartì per gliSan affariPietroburgo. Per questa scelta di Finlandiacampo fu condannato a morte. FuAllo importantezar Armfelt espose le sue vedute circa il suosistema contributodi governo della Finlandia per darela sicurezza della quale auspicava lo stato di pace tra Russia e Svezia. Si adoperò anche perchè la Finlandia ottenesse la più ampia autonomia. Nel 1811 si ritirò a vita privata assieme alla Finlandiamoglie nella sua tenuta finlandese in Halikko, ma presto fu richiamato alla corte dello zar dove ebbe una posizione influente nella cerchia vicina ad Alessandro I. ContribuìFu nelnominato conte e generale dell'esercito russo. Verso la fine dell'anno fu istituito un comitato per gli affari finlandesi e Armfelt ne fu il primo presidente. Nell'agosto 1812 armfelt accompagnò lo zar all'incontro con bernadotte a spostareTurku. Ne scaturì un trattato nel quale la Svezia si impegnava alla neutralità nella guerra russo-francese e rinunciava a qualsiasi pretesa sulla Finlandia. Da parte sua la Russia avrebbe assecondato le mire espansionistiche della Svezia sulla Norvegia. La "Vecchia Finlandia" fu unita al granducato finlandese e la capitale dafu Turkuspostata ad Helsinki essendo considerata Turku troppo vicina alla Svezia sia dal punto di vista culturaleculturalmente che geograficogeograficamente. In Finlandia riebbe la nomina di Cancelliere della ora Accademia Imperiale di Turku, carica che ricoprì dal 1812 al 1814. nel 1812 accompagnò lo Zar all'incontro di Abo (Turku) con Bernadotte. Ebbe il titolo di Conte finlandese-russo. Fu anche brevemente governatore della Finlandia nel 1813. In Svezia, a causa della sua scelta di campo, Armfelt fu condannato a morte come traditore.
Morì a Tsarskoje Selo, non lontano da San Pietroburgo il 19 agosto 1814. E' sepolto nella chiesa di Halikko in Finlandia. Fu il primo finlandese ad entrare a far parte dell'ordine dei Cavalieri di Malta. Uno dei suoi figli, conte Alexander Armfelt (1794-1876) sarà ministro-segretario di stato per la Finlandia dal 1841 al 1876 rappresentando gli interessi finlandesi nella corte imperiale di San Pietroburgo. Armfelt è ricordato in Finlandia come uno dei fondatori della nazione.