Francesco Baracca: differenze tra le versioni

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Il [[Vittorio Emanuele III di Savoia|re]] aveva mandato ai suoi genitori un telegramma che auspicava una risoluzione positiva, speranza che si infranse solo di fronte al ritrovamento del cadavere e dell'aereo caduto. La bara fu trasferita ad [[Istrana]], paese vicino all'Aeroporto di S.Cristina di Quinto da cui partì (all'ingresso della strada dove si trovava l'aeroporto si trova ancora l'ala del suo aereo). Al suo passaggio parteciparono le autorità civili e militari, oltre che la gente del paesino. Poi la salma venne trasportata a [[Lugo di Romagna]], dove si svolsero i funerali ufficiali.
 
L'insegna personale di Baracca, che l'asso faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli, era il famoso cavallino rampante, sul cui colore esatto esiste un piccolo mistero. SembraDiversi indizi sembrano infatti accertatoindicare che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2° Reggimento "[[Piemonte Reale Cavalleria]]" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca.
 
[[immagine:Francesco Baracca Lapide sul luogo della sua caduta.jpg|thumb|300px|left|Lapide all'interno del tempietto eretto sul luogo dove è precipitato]] Sul luogo dell'abbattimento esiste tuttora un monumento (vicino a [[Nervesa della Battaglia]]), con una dedica di [[Gabriele D'Annunzio]].