Gian Maria Volonté: differenze tra le versioni

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Considerato da larga parte della critica uno dei più versatili e incisivi attori cinematografici e teatrali italiani, Volonté è ricordato per l'ampia gamma del registro interpretativo. La sua presenza magnetica e la sua recitazione matura ma non priva di accenti aggressivi e istrionici, furono essenziali per dare vita a una stupefacente galleria di personaggi controversi (l'intellettuale distaccato dalla realtà ne ''[[A ciascuno il suo]]'' (1967) di [[Elio Petri]] - per il quale vinse il [[Nastro d'Argento]] - il sadico poliziotto in ''[[Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto]]'' (1970) di Petri (nuovo Nastro d’Argento), il redattore capo di un grande quotidiano in ''[[Sbatti il mostro in prima pagina]]'' (1972) di [[Marco Bellocchio]], l'operaio ultracottimista in ''[[La classe operaia va in paradiso]]'' (1972) sempre di Petri).
 
Eccellenti anche i suoi ritratti di personaggi "illustri", tratti dalla storia e dalla letteratura, o legati all'attualità più o meno recente. Ottenne fama internazionale interpretando il ruolo del "cattivo" nei più noti "[[spaghetti western]]" di [[Sergio Leone]].