Isma'il Pascià: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|descrizione=informazioni sul militare [[Turchia|turco]]-[[Ottomani|ottomano]] che ispirò il movimento dei [[Giovani Turchi]]|titolo=[[Ismail Pascià]]}}
[[Immagine:Ismail Pacha.JPG|thumb|right|<center>Ismāʿīl Pascià</center>]]
'''Ismāʿīl Pascià''' ([[31 dicembre]] [[1830]] - [[2 marzo]] [[1895]]) ({{arabo|إسماعيل باشا}}) fu viceré e poi [[Khedivè]] d'[[Egitto]] — tra il [[18 gennaio]] [[1863]] e l'[[8 agosto]] [[1879]], quando fu rimosso dal trono dal [[Regno Unito]].
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Nel dicembre 1875, [[Stephen Cave]] fu inviato dal governo britannico per indagare sulle finanze dell'Egitto e nell'aprile 1876 fu pubblicata la sua Relazione in cui si avvertiva che, per ovviare agli sperperi e alle stravaganze egiziane, era necessario per le Potenze straniere intervenire per rimettere in ordine i conti finanziari. Il risultato fu l'istituzione della [[Casse del Debito]]. In ottobre, [[George Joachim Goschen, 1° Visconte Goschen|George Goschen]] e Joubert effettuarono un'ulteriore indagine, che si concluse con l'affermazione di un controllo anglo-francese sulle finanze egiziane e sulla sua azione di governo. Un'altra commissione d'inchiesta, condotta da [[Evelyn Baring, 1° Conte di Cromer|Major Baring]] (in seguito 1° Conte di Cromer) e da altre personalità nel 1878, culminò nella cessione del patrimonio di Ismāʿīl alla nazione egiziana e nella sua accettazione di un regime di sovranità costituzionale, con Nubar come [[Primo Ministro|premier]], [[Charles Rivers Wilson]] come ministro delle Finanze e de Blignières come ministro dei Lavori Pubblici.
==La rivolta di [[Orabi Pascià]] e l'esilio==
Un simile controllo del Paese fu avvertito come inaccettabile da molti [[Egiziani]], che si unirono dietro un ostile Colonnello [[Orabi Pascià|Ahmad ʿUrābī]]. La [[Rivolta di Urabi|rivolta di ʿUrābī]] incendiò l'Egitto. Sperando che la rivolta potesse liberarlo dal controllo europeo, Ismāʿīl fece poco per contrastare ʿUrābī e cedette alle sue richieste di sciogliere il governo. La Gran Bretagna e la Francia presero la vicenda in modo assai serio e insistettero nel maggio 1879 perché fossero nuovamente insediati i ministri britannici e francese. Col Paese ampiamente sotto controllo di ʿUrābī, Ismāʿīl non poté non acconsentire, e aveva in effetti scarso interesse a far ciò. Gli europei effettuarono pressioni sul Sultano ottomano perché revocasse dal suo posto Ismāʿīl, e così avvenne. Ismāʿīl abbandonò la sua carica il [[26 giugno]] [[1879]]. Il più flessibile [[Tawfik Pasha|Tawfik]], figlio di Ismāʿīl, fu il suo successore. Ismāʿīl lasciò inizialmente l'Egitto alla volta di [[Napoli]], ma in seguito gli fu concesso dal [[Sultano ottomano]] di ritirarsi nel suo palazzo di Emirgan, sul [[Bosforo]]. Qui egli rimase, più o meno in condizione di prigionia dorata, fino alla sua morte. <br/>
È sepolto al [[Il Cairo|Cairo]].
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.presidency.gov.eg/html/e_khedive_ismail.html Website presidenziale ufficiale dell'Egitto]
[[Categoria:Storia dell'Egitto]]
[[Categoria:Politici egiziani]]
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