Olivier Messiaen: differenze tra le versioni

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Poco dopo essere rilasciato, nel maggio 1941, assunse la cattedra di professore di Armonia al conservatorio di Parigi, che mantenne fino al pensionamento nel 1978.
 
Tra i primi [[Elenco degli allievi di Olivier Messiaen|studenti di Messiaen]] spiccano i nomi di [[Pierre Boulez]], [[Karel Goeyvaerts]] e la pianista [[Yvonne Loriod]]. Seguono [[Karlheinz Stockhausen]] nel 1952, [[György Kurtág]] nel 1957 e [[George Benjamin]] nella seconda metà degli anni 1970. Il compositore greco [[Iannis Xenakis]] entrò brevemente in contatto col maestro nel 1951: egli lo incoraggiò ed esortò a usare le sue conoscenze di matematica ed architettura nella composizione musicale. Sebbene fosse solo poco più che trentenne, i suoi studenti dell'epoca lo ricordarono come un maestro eccezionale<ref>Pierre Boulez in Hill (1995), pp. 266ff266</ref> che li incoraggiava a trovare una via personale piuttosto che imporre le proprie idee.
 
Approfittando del suo ruolo di didatta, incominciò a riunire attorno a sé con corsi privati di analisi musicale i suoi studenti più promettenti. In tale occasione ebbe modo di approfondire la conoscenza con [[Yvonne Loriod]], allieva dotata di immediata sintonia intellettuale con il maestro, notevole memoria e virtuosismo pianistico: Messiaen cominciò a dedicarle diverse composizioni. È così che nel 1944 compose le ''Visions de l'Amen'' per due pianoforti, seguite poco dopo dal grande ciclo ''[[Vingt regards sur l'enfant-Jésus]]'' per pianoforte solo. Dello stesso anno sono anche le ''Trois petites liturgies de la Présence Divine'' per coro femminile e orchestra, che includono un passaggio virtuosistico per pianoforte, ancora dedicato a Loriod. Si noti come il maestro continuasse a scrivere musica su soggetto liturgico, sebbene tale opere fossero pensate per essere eseguite in sale di concerto.
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Nel 1944 scrive il trattato ''Technique de mon langage musical'', in cui espone il suo linguaggio musicale presentando varie esempi provenienti dalle sue opere, in particolare dal ''quatuor'', mentre nel 1945 compone il ciclo liederistico ''[[Harawi]]'', la prima di tre opere aventi per tema l'amore umano (in contrapposizione a quello divino che aveva cantato fino a quel momento) ispirate dal mito di [[Tristano e Isotta (mito)|Tristano e Isotta]]. La seconda opera è il frutto di una commissione del direttore d'orchestra [[Serge Koussevitzky]] per un brano di cui non si specificava durata, organico e stile. Messiaen presentò la sinfonia per grande orchestra in dieci movimenti ''[[Sinfonia Turangalîla|Turangalîla]]''{{Audio|Joiedusang.ogg}}. L'opera è assolutamente non convenzionale sia per la struttura che per lo stile, e più che una sinfonia si tratta di una lunga meditazione sulla gioia dell'amore umano, sia esso spirituale o fisico. In essa manca il senso di colpa nei confronti del sesso che caratterizza il [[Tristano e Isotta (Wagner)|Tristano e Isotta]] [[Richard Wagner|wagneriano]], poiché nella concezione di Messiaen anche l'amore fisico è un dono divino<ref name="Griffiths (1985), p. 139"/>. La terza opera del ciclo di Tristano è la raccolta ''Cinq rechants'' per dodici cantanti a cappella, che Messiaen disse ispirata alle [[Alba (componimento)|albe]] dei [[Trovatore|trovatori]]<ref>Griffiths (1985), p. 142</ref>.
 
Nel 1947 visita gli [[Stati Uniti]] dove alcune sue composizioni sono eseguite sotto la direzione di Koussevitsky [[Leopold Stokowski|Stokowski]] mentre nel 1949 la [[Boston Symphony Orchestra]] diretta da [[Leonard Bernstein]] diede la prima esecuzione pubblica di Turangalîla. In questo periodo, pur continuando a curare il corso di [[analisi musicale]] al conservatorio di Parigi, insegnò a [[Budapest]] nel 1947, a [[Tanglewood]] nel 1949 e nelle estati del 1949 e 1950 ai [[Corsi estivi di musica moderna di Darmstadt|corsi estivi di musica moderna]] di [[Darmstadt]]. Sebbene non avesse mai utilizzato la [[Dodecafonia|tecnica dodecafonica]] nelle sue composizioni, avendo insegnato per tre anni analisi musicale di opere che ne facevano uso, come quelle di [[Arnold Schoenberg]], cominciò a sperimentare la costruzione di "scale" costruite non più di suoni, ma di durate, espressioni e [[Dinamica (musica)|dinamiche]]. Il risultato di questa ricerca fu il brano ''Mode de valeurs et d'intensité'' poi inserito nei ''Quatre Études de Rhythme'' per pianoforte (1949-1950). Tale opera viene spesso indicata come primo esempio di [[Serialismo|serialismo integrale]]<ref>«Nei suoi ''Quatre Etudes de Rythme'', Olivier Messiaen utilizza la tecnica seriale, non più solamente come era stata messa a punto da Schoenberg, ma estendendola a tutti i parametri del suono. Questo studio utilizza quattro "modi": un modo melodico di 36 suoni, un modo delle durate di 24 valori, un modo degli attacchi di 12 tipi e un modo delle intensità di 7 sfumature. Una regola: nello sviluppo dell'opera ogni suono deve comparire sempre con la stessa durata, la stessa intensità e la stesso attacco. A causa dell'invarianza dei suoni, l'opera lascia all'ascolto una certa impressione di monotonia, ma sono questi tre minuti di musica per pianoforte, svelati nel corso di una memorabile serata delle sessioni estive di Darmstadt, che prese vita tutto il movimento post-[[Anton Webern|weberniano]] del dopoguerra e che avrebbe presto conquistato il mondo intero.» ''Programma del concerto del 3 ottobre 1981 al [[Centro Georges Pompidou|Centre Georges-Pompidou]]</ref> e avrà una grande influenza sui giovani compositori seriali europei quali [[Pierre Boulez]]<ref>Boulez la definisce «"Opera senza sviluppo", dal carattere essenzialmente sperimentale indirizzò tutti i giovani compositori del dopoguerra verso il campo, estremamente fertile all'inizio, della rigorosa quantificazione di tutti i dati dello spazio sonoro.» ''Programma del concerto del 3 ottobre 1981 al Centre Georges-Pompidou</ref>, [[Karel Goeyvaerts]] e [[Karlheinz Stockhausen]], tuttavia bisogna osservare che definire il brano di Messiaen seriale è improprio in quanto non è previsto l'esaurirsi di tutti gli elementi della serie prima della loro ripetizione. Durante lo stesso periodi sperimenta la [[musica concreta]], come in ''Timbres-Durées'' per [[nastro magnetico]] (1952-1953).
 
=== Il ''Canto degli uccelli'' e gli anni 1960 ===