Pet Sounds: differenze tra le versioni
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{{quote|Non avevo mai sentito delle note così magiche, e così magnificamente registrate. È un album bellissimo e senza tempo, pieno di incredibile bellezza e genio.|[[Elton John]], parlando di ''Pet Sounds''}}
{{Album
|Titolo = Pet Sounds
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|Copertina =
|Data = [[16 maggio]] [[:Categoria:Album del 1966|1966]]
|Etichetta = [[Capitol Records]]
|Produttore = [[Brian Wilson]]
|Durata = 36 [[minuto|min]]: 25 [[secondo|sec]]
|Genere Musicale = [[
|Registrato = <small>[[12 luglio]] [[1965]], [[1 novembre]] [[1965]]-[[13 aprile]] [[1966]]</small>
|Numero di Dischi = 1
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|album successivo = [[Best of The Beach Boys]] <br/>([[:Categoria:Album del 1966|1966]])
}}
'''''Pet Sounds'''''
L'album è considerato essenzialmente un lavoro solista di [[Brian Wilson]], e fu creato nel periodo in cui Wilson smise di andare in tour con il gruppo per focalizzare la sua attenzione sulla scrittura e la registrazione dei brani. In ''Pet Sounds'' Wilson arriva ad una musica molto più matura e lontanissima dal sound originario, grazie anche alla sperimentazione di strumenti insoliti come campanelli di biciclette, [[clavicembalo|clavicembali]], [[flauto|flauti]], il [[Theremin]] e l'abbaiare dei cani (tra cui Banana, quello di Wilson). Anche la complessità delle già intricate armonie vocali riceve un'ulteriore spinta in avanti.
Nel [[2004]], ''Pet Sounds'' è stato scelto dalla [[Biblioteca del Congresso]] tra i cinquanta album da preservare nel ''National Recording Registry''.
==Il disco==
''Sloop John B'' fu registrata alcuni mesi prima delle altre canzoni di ''Pet Sounds'', ma si rivelò poi un punto cruciale per lo sviluppo dell'album. Era una canzone popolare [[Caraibi|caraibica]] che [[Al Jardine]] aveva suggerito a Brian Wilson. Wilson registrò la base il [[12 luglio]] [[1965]], ma dopo aver frettolosamente inciso una rozza parte vocale, mise la canzone da parte per dedicarsi a quello che sarebbe poi diventato ''[[Beach Boys' Party!]]''.
Paradossalmente, la vera spinta per la realizzazione di ''Pet Sounds'' venne da oltreoceano, e precisamente dai [[Beatles]], che nel dicembre [[1965]] avevano lanciato la versione americana del loro ''[[Rubber Soul]]''. Wilson ricordò poi le sue prime impressioni all'ascolto di quell'album:
{{quote|Non ero preparato per quell'unità. Sembrava che tutto stesse bene insieme. ''Rubber Soul'' era un insieme di canzoni... che in qualche modo andavano insieme come in nessun album mai prodotto, e io ero molto sorpreso. Dissi: "Ecco. Ora sono davvero stato spinto a fare un grande album."}}
All'inizio del gennaio [[1966]] chiamò Tony Asher, un giovane paroliere che Wilson aveva conosciuto alcuni mesi prima. In meno di dieci giorni, stavano scrivendo insieme. Wilson gli diede le cassette con la musica di alcuni brani che aveva registrato, tra cui una con il titolo provvisorio di ''In My Childhood''. Aveva già le parole, ma Wilson si rifiutò di darle ad Asher, e chiese al paroliere di scriverne di nuove. Il risultato fu reintitolato ''You Still Believe in Me'', e, visto il successo che ottenne, fu la prova che Wilson cercava per una collaborazione definitiva con Asher.
"La scelta del tono delle parole era quasi sempra sua" disse Asher successivamente, "mentre le parole vere e proprie erano solitamente mie. Ero solo il suo interprete."
===Composizione===
La maggior parte delle canzoni furono scritte tra il dicembre [[1965]] e il gennaio [[1966]] da Wilson e Asher, anche se ''I Know There's an Answer'' fu co-scritta con un nuovo collaboratore, Terry Sachen.
[[Mike Love]] è creditato sia sul celeberrimo pezzo d'apertuta, ''Wouldn't It Be Nice'', che su ''I Know There's an Answer'' e ''I'm Waiting for the Day''. In realtà si ritiene che il vero contributo di Love in ''Wouldn't It Be Nice'' sia stato minimo, e secondo Tony Asher, chiamato in causa sotto giuramento in tribunale, consistette solo nei versi ''Good night, my baby/Sleep tight, my baby''. ''I'm Waiting for the Day'' fu addirittura inizialmente attribuita al solo Wilson.
Love, insieme a [[Carl Wilson|Carl]] e [[Dennis Wilson]], furono convocati per le loro parti vocali quando tornato dal loro viaggio in [[Estremo Oriente]]. Specialmente Love era contrariato dal fatto che Brian avesse completamente abbandonato le canzoni riguardo alle automobili veloci, alle belle ragazze e alle spiaggie assolate, che erano state un caposaldo della loro vendutissima produzione fino ad allora.
L'influenza di Love in ''I Know There's an Answer'', invece, è ritenuta limitarsi alla strenua insistenza con cui il cantante si oppose al suo titolo originale (''Hang On to Your Ego'') e alla sua richiesta che fosse parzialmente riscritta. Il testo originale creò parecchie controversie con il resto del gruppo. Mike Love spiegò:
{{quote|Sapevo che Brian stava cominciando a sperimentare l'[[LSD]] e altri psichedelici. Nelle credenze più popolari legate alla droga si credeva che l'LSD distruggeva l'ego, come se fosse stata una cosa positiva... Io non ero interessato a prendere acido e a sbarazzarmi del mio ego.}}
Jardine invece sostenne che la decisione finale di cambiare il testo fu di Brian: dato che era soprattutto interessato a cosa ne pensassero gli altri, finì con cambiare le parole a causa delle controversie. Il nuovo testo fu co-scritto da Terry Sachen, che nel [[1966]] era il road manager del gruppo.
L'album include anche due complessi pezzi strumentali, la fischiettante ''Let's Go Away for Awhile'' e la surfistica ''Pet Sounds'' (precedentemente intitolata ''Run James, Run'', titolo che presupponeva l'eventualità di essere proposta come colonna sonora dei film di [[James Bond]]). Entrambi i pezzi erano stati registrati solo come basi, ma poi Wilson decise che gli [[arrangiamenti]] erano migliori senza voce, e le inserì nell'album. Esisteva anche un terzo strumentale, ''Trombone Dixie'', che però fu inserito solo nell'edizione in [[compact disc]] del [[1990]].
===Registrazione===
Mentre scriveva canzoni, Wilson registrò anche sei basi per il nuovo materiale tra il gennaio e il febbraio [[1966]]. Quando gli altri [[Beach Boys]] tornarono dal loro tour di tre settimane in [[Giappone]] e alle [[Hawaii]], si trovarono davanti alcuni pezzi di un nuovo album che era, sotto molti punti di vista, un distacco radicale dal loro precedente lavoro. Sia Wilson che Asher ricordano che ci fu resistenza da parte degli altri membri del gruppo, ma che alla fine l'entusiasmo di Wilson li convinse a realizzare il progetto.
Tutte le basi per ''Pet Sounds'' furono realizzate in un periodo di quattro mesi in alcuni grandi studi di [[Los Angeles]], usando una piccola [[orchestra]] formata da session-men molto apprezzati, come il [[chitarrista]] [[jazz]] [[Barney Kessel]] e il [[batterista]] Hal Blaine. Tutte le canzoni furono [[produzione|prodotte]] e [[arrangiamenti|arrangiate]] da Brian Wilson. Co-scrisse anche tutte le canzoni con l'eccezione di ''Sloop John B'', che, essendo un brano tradizionale, aveva solo bisogno di essere arrangiato.
La tecnica di registrazione di Wilson si era sviluppata negli anni e probabilmente raggiunse il suo culmine tra il dicembre [[1965]] e l'inizio del [[1966]], proprio con le registrazioni di ''Pet Sounds''. Consisteva principalmente in una rielaborazione del famoso ''Wall of Sound'' creato dal rivale [[Phil Spector]], tramite i nuovi registratori [[Ampex]] a otto tracce.
Il metodo tipico che Wilson usò per registrare ''Pet Sounds'' fu quello di creare prima le basi con l'intera orchestra che suonava dal vivo, per poi aggiungere le parti vocali. Come Spector, Wilson fu un pioniere dell'uso dello studio come strumento: esplorava le nuove combinazioni di suoni che emergevano dall'uso simultaneo di diversi strumenti elettronici e le univa alle voci con [[eco]] e [[riverbero]]. Spesso raddoppiava le parti di [[chitarra basso|basso]], [[chitarra]] e [[tastiere (strumento)|tastiere]], accorpandole con suoni di strumenti insoliti per inventare nuovi sound. L'apparente semplicità delle canzoni di Wilson è spesso confrontata con i suoi arrangiamenti molto più complessi e avventurosi di quanto ci si aspetti dalla [[musica pop]].
Wilson successivamente metteva la base come una delle tracce di un registratore a otto tracce, e dedicava altre sei tracce alle parti vocali di ognuno dei sei membri del gruppo ([[Bruce Johnston]] sarebbe diventato membro effettivo poco più tardi), mentre l'ultima traccia veniva solitamente lasciata per gli eventuali abbellimenti.
A dispetto del lungo lavoro realizzato fino ad allora, Wilson poneva poi il brano completo in un'altra traccia singola, come faceva Phil Spector. Questo perché, secondo Wilson, la qualità mono era preferibile in quanto più compatta alle orecchie dell'ascoltatore, e anche perché la maggior parte degli apparecchi di riproduzione domestici ai quei tempi erano monofonici.
Il [[15 febbraio]] [[1966]] i Beach Boys si recarono allo [[zoo]] di [[San Diego]] per scattare le foto di copertina dell'album, che era già stato intitolato ''Pet Sounds''. Il nome dell'album e della canzone omonima derivano da una battuta piena di disprezzo che [[Mike Love]] fece non appena Brian gli suonò i brani su cui stava lavorando. Mike disse: "Chi ascolterà questa roba? Un cane?"
Due giorni dopo, Wilson si recò di nuovo in studio con una nuova canzone, ''[[Good Vibrations]]''. Circa il [[23 febbraio]], Wilson diede ai manager della [[Capitol Records]] una lista provvisoria delle canzoni del nuovo album, che includeva anche ''Good Vibrations''. Wilson continuò ad affinare le canzoni in studio per il resto di febbraio e per marzo; inoltre, con la sorpresa del gruppo, decise che ''Good Vibrations'' fosse eliminata dalla scaletta di ''Pet Sounds'', sostenendo che aveva ancora bisogno di tempo per lavorarci. Al Jardine ricorda:
{{quote|A quel punto, pensavamo tutti che ''Good Vibrations'' sarebbe sicuramente finita sull'album, ma Brian scelse di lasciarla fuori. Era una decisione che spettava a lui: noi eravamo contrari, ma lasciammo che fosse lui a scegliere. }}
Tutto marzo e l'inizio di aprile furono dedicati alla delicata registrazione delle parti vocali mancanti. Si rivelò un processo lungo ma molto preciso. Mike Love più tardi disse:
{{quote|Facevamo e rifacevamo le armonie e, se c'era anche il più piccolo accenno di un [[diesis]] o di un [[bemolle]], non potevamo andare avanti. [Brian] cercava ogni minuscolo difetto a cui si potesse umanamente pensare. Tutte le voci dovevano essere giuste, tutte le voci con la loro risonanza e [[tonalità]] dovevano essere giuste. Il [[tempo (musica)|tempo]] doveva essere giusto. Il [[timbro (musica)|timbro]] delle voci doveva essere giusto, a seconda di come lui si sentiva. E poi magari, il giorno dopo, poteva gettare completamente al vento e pretendere che si rifacesse tutto da capo.}}
===Pubblicazione===
A metà di aprile ''Pet Sounds'' era completo ed era stato presentato alla [[Capitol Records|Capitol]], che in realtà prese seriamente in considerazione l'idea di non pubblicare il disco. ''Caroline, No'' fu rilasciata come primo singolo, stranamente a nome del solo [[Brian Wilson]]. La canzone raggiunse la 34° posizione nelle classifiche [[statunitensi]].
''Sloop John B'' ebbe un successo eccezionale, arrivando al 3° posto negli [[Stati Uniti]] e al 2° nel [[Regno Unito]]. ''Wouldn't It Be Nice'' si classificò all'8° posizione delle scalette americane. Il suo lato B, ''God Only Knows'', fu un altro numero 2 in [[Gran Bretagna]], ma arrivò solo al 39° posto in patria. L'album arrivò anche al 10° posto nella [[Billboard 200]], mentre in [[Australia]] fu pubblicato sotto il nome di ''The Fabolous Beach Boys''.
Il grande successo di ''Pet Sounds'' si ebbe nel [[Regno Unito]], dove l'album raggiunse il 2° posto delle classifiche. Parte di questo successo è dovuto anche all'industra discografica inglese, che accolse l'album senza rivalità. [[Paul McCartney]] parlò spesso dell'influenza di ''Pet Sounds'' sul lavoro dei [[Beatles]].
In ogni modo, come ''[[Beach Boys' Party!]]'', ''Pet Sounds'' non riuscì ad ottenere il [[disco d'oro]] quando venne pubblicato, cosa che deluse profondamente Wilson, e che è in parte da attribuire alla [[Capitol Records]] che non pubblicizzò l'album così intensamente come aveva fatto con i precedenti. ''Pet Sounds'' raggiunse comunque l'oro e il platino nel [[2000]].
==Risposta==
Anche se ''Pet Sounds'' non vendette mai come i primi album dei [[Beach Boys]], è stato un album influente fin dal giorno in cui fu pubblicato. Non appena arrivato in [[Gran Bretagna]], fu lodato sia dai critici che da moltissimi artisti pop contemporanei. I [[Beatles]], per esempio, dissero che ''Pet Sounds'' era stato una delle maggiori influenze per la realizzazione di ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'', e [[Paul McCartney]] lo ha ripetutamente menzionato come uno dei suoi album preferiti (con ''God Only Knows'' come sua canzone preferita), completando un cerchio che iniziò con l'importanza dei [[Beatles]] per Brian Wilson. McCartney disse:
{{quote|Fu ''Pet Sounds'' che mi fece rimettere i piedi per terra. Adoro quell'album. Ne ho appena comprato uno ciascuno per i miei figli per la loro istruzione... Credo che nessuno sia musicalmente istruito finché non ha ascoltato quell'album. Adoro l'orchestra, gli arrangiamenti... potrebbe essere esagerato dire che è il classico del secolo... ma, per me, è di sicuro un classico che è insuperabile sotto tanti punti... Ho spesso ascoltato ''Pet Sounds'' e poi pianto. Lo feci ascoltare così tante volte a [[John Lennon|John]] [Lennon] che gli sarebbe stato difficile scappare dall'influenza... Era l'album del suo tempo. La cosa che mi fece davvero mettere a sedere e prendere appunti furono le linee di basso... e anche, quel dare una melodia alle linee di basso. Credo sia quella la grossa influenza che mi diede quando registrammo ''Pepper''. [...] ''God Only Knows'' è una delle mie preferita... molto passionale, mi ha sempre lasciato senza parole. E in ''You Still Believe in Me'', adoro quella melodia, davvero... è la mia preferita, credo... è così bella verso la fine... ondeggia in queste armonie dalle molte variazioni... mi da i brividi.}}
Il manager dei Beatles [[George Martin]] disse che senza ''Pet Sounds'', ''Sgt. Pepper's'' non sarebbe mai stato realizzato: ''Pepper'' era un tentativo di eguagliare ''Pet Sounds''.
Altri artisti, come [[Eric Clapton]], [[Bob Dylan]] e [[Elton John]] sostennero di considerare l'album una enorme svolta nella storia della musica, e di aver cambiato il modo di comporre canzoni o registrare dopo averlo ascoltato.
==Tracce==
===Lato A===
#''Wouldn't It Be Nice'' <small>(Wilson, Asher,
#''You Still Believe In Me'' <small> (Wilson, Asher)</small> - 2:30
#''That's Not Me'' <small> (Wilson, Asher) </small> - 2:27
#''Don't Talk (Put Your Head On My Shoulder)'' <small> (Wilson, Asher) </small> - 2:51
#''I'm Waiting for the Day'' <small>(Wilson, Love)</small> - 3:03
#''Let's Go Away for Awhile'' <small>(Wilson
#''Sloop John B'' <small>(trad.
===Lato B===
#''God Only Knows'' <small> (Wilson, Asher) </small> - 2:49
#''I Know There's an Answer'' <small>(Wilson,
#''Here Today'' <small> (Wilson, Asher) </small> - 2:52
#''I Just Wasn't Made for These Times'' <small> (Wilson, Asher) </small> - 3:11
#''Pet Sounds'' <small> (Wilson) </small> - 2:20
#''Caroline, No'' <small> (Wilson, Asher) </small> - 2:52
==Formazione==
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===Altri musicisti===
*
*
* Hal Blaine - [[batteria (musica)|batteria]], [[percussioni]]
* Norman Botnick - [[viola (strumento musicale)|viola]]
* Kyle Burkett - [[chitarra]]
* Glen Campbell - chitarra
* Frank Capp - percussioni
* Al Casey - chitarra
* Ray Caton - [[tromba]]
* Jerry Cole - chitarra
* Gary Coleman - percussioni
* Mike Deasy - chitarra
* Al de Lory - [[pianoforte]], [[clavicembalo]], [[organo (strumento musicale)|organo]]
* Joseph DiFiore - viola
* Justin DiTullio - [[violoncello]]
* Steve Douglas - [[sassofono]], [[clarinetto]], [[flauti]], percussioni
* Jesse Erlich - violoncello
*
* Ritchie Frost - batteria, percussioni
* James Getzoff - violino
* Jim Gordon - batteria, percussioni
* Bill Green -
* Leonard Hartman - [[corno inglese]], clarinetto
* Jim Horn - sassofono, flauti
* Paul Horn - sassofono
* Harry Hyams - viola
* Jules Jacob - flauti
* Plas Johnson - sassofono, percussioni
* Carol Kaye - [[chitarra basso|basso]]
* [[Barney Kessel]] - chitarra, [[mandolino]]
*
* Larry Knetchel - organo
* William Kurasch - violino
* Leonard Malarsky - violino
* Frank Marocco - fisarmonica
* Gail Martin - [[trombone]]
* Nick Martinis - batteria
* Andrew Maxson - basso
* Terry Melcher - [[tamburello]]
* Mike Melvoin - clavicembalo
* Jay Migliori - sassofono, clarinetto, flauti
* Tommy Morgan - [[armonica]]
* Jack Nimitz - sassofono
* Bill Pitman - chitarra
* Ray Pohlman - mandolino, chitarra, basso
* Don Randi - pianoforte
* Jerome Reisler - violino
* Lyle Ritz - contrabbasso, [[ukulele]]
*
* Joseph Saxon - violoncello
* Ralph Schaffer - violino
* Sid Sharp - violino
* Billy Strange - chitarra
* Ron Swallow - tamburello
* Ernie Tack - trombone
* Paul Tanner - [[Theremin]]
* Darrel Terwilliger - viola
* Tommy Tedesco - chitarra
* Julius Wetcher - percussioni
* Jerry Williams - percussioni
* Tibor Zelig - violino
===Altri membri===
* Ralph Balantin - ingegnere del suono
* Bruce Botnick - ingegnere del suono
* Chuck Britz - ingegnere del suono
* H. Bowen David - ingegnere del suono
* Larry Levine - ingegnere del suono
==Bibliografia==
* ''Pet Sounds'' CD booklet notes, David Leaf, [[1990]] e [[2001]].
* ''The Pet Sounds Sessions'' box set notes, David Leaf, [[1997]].
* ''The Nearest Faraway Place'', Timothy White, [[1994]].
* ''Wouldn't It Be Nice'', [[Brian Wilson]] e Todd Gold, [[1991]].
{{Portale|musica}}
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