Radioamatore: differenze tra le versioni

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Per poter trasmettere sulle frequenze radioamatoriali, è necessario un apparato radio adeguato.
La radio è collegata ad un'[[antenna]] di dimensioni inversamente proporzionali alla frequenza utilizzata.
 
Un particolare tipo di antenna è,per esempio,il Dipolo.
Oppure Yagi,o ancora la Loop.
 
Le antenne innanzitutto si devono distinguere in Direttive o Omnidirezionali.
Le prime permettono di amplificare il segnale di diverse unita',nel gergo radiamatoriale è chiamato GUADAGNO espresso in Decibel.
Un esempio di queste prime sono le antenne che abbiamo sul tetto per ricevere la tv. Sono puntate verso una SOLA direzione e amplificano un segnale molto debole.
 
Le Omnidirezionali,invece,hanno il vantaggioi di ricevere piu segnali (provenienti da piu parti) ottenendo un guadagno comunque sufficiente.Un esempio di queste ultime è dato dall'antennina dei cellulari.
 
La frequenza su cui si trasmette determina la lunghezza d'onda. In fisica è la Lambda. E'calcolabile facendo tale divisione:
300'000 (km/s = velocita'della luce) diviso la frequenza sulla quale si vuole trasmettere : 900'000 hz (mettiamo i 900 mhz,la frequenza che molti gestori di cellulari usano).
 
Si avra' il risultato sara' di 0,3. Ovvero quanto è lunga 1 antennina di cellulare: appena 3 cm!
 
==La comunicazione tra i radioamatori==