Nascita d'Israele. Miti, storia, contraddizioni: differenze tra le versioni

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Gordon riteneva anche che i lavoro dava alla nazione ebraica un diritto alla terra. Egli scriveva: "La terra si acquista vivendoci sopra, con il lavoro e la produttività" e "la terra apparterrà a chi è più capace di soffrire per essa e lavorarla"<ref>pag. 68,69</ref>. Dopo la Prima Guerra mondiale Gordon incluse anche il lavoro storico e la creatività nella sua affermazione. Nel 1921 scriveva:
<blockquote>'Per Eretz Israel, abbiamo un documento che è stato valido fino a oggi e che sarà sempre valido, ed è la Bibbia [... inclusi i Vangeli e il nuovo Testamento ...] Tutto è venuto da noi; fu creato tra noi. [...] E che cosa hanno prodotto gli arabi in tutti gli anni che hanno vissuto nel paese? Tali creazioni, o perfino solo la creazione della Bibbia, ci danno un diritto perpetuo sulla terra in cui noi siamo stati così creativi, specialmente perché la gente che è venuta dopo di noi non ha creato tali opere in questo paese o non ha creato proprio niente del tutto'<ref>pag. 71-2</ref>.</blockquote>. Secondo Sternhell "I fondatori accettarono questo punto di vista. Questo era l'argomento sionista definitivo".
 
==Note==