Letto 26/...ci siamo ancora noi: differenze tra le versioni

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Dopo l'incisione del primo disco, che riscuote un successo molto scarso, Stefano Rosso pur non avendo più una casa discografica continua a lavorare nel mondo musicale, ed ha varie collaborazioni con artisti come [[Gianni Morandi]], [[Mia Martini]] e [[Claudio Baglioni]]: e proprio quest'ultimo porta il cantautore alla [[RCA Italiana]], che gli propone un contratto per tre album e gli affianca [[Antonio Coggio]] come produttore.
 
Il debutto con la nuova etichetta avviene a giugno del [[1976]], con un 45 giri che racchiude due brani, ''Letto 26'' e ''...ci siamo ancora noi'', entrambi scritti dal cantautore ed edite dalle [[Edizioni musicali RCA Musica|edizioni musicali RCA Musica]]; le registrazioni sono effettuate negli ''Studi RCA'' di [[Roma]], e gli arrangiamenti di entrambi i brani sono curati da [[Piero Pintucci]].
 
''Letto 26'', traendo lo spunto da una sua degenza in ospedale (al letto 26) per una tonsillitectomia racconta la sua vita a [[Trastevere]], in via della Scala (dove all'epoca Stefano Rosso abitava); due anni dopo questa canzone viene reincisa con un nuovo testo ed inclusa nell'album [[...e allora senti cosa fò]].