Maxiprocesso di Palermo: differenze tra le versioni

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== Il processo ==
 
Dopo diversi anni di pianificazione, il processo iniziò il [[10 febbraio]] [[1986]]. La corte era presieduta da [[Alfonso Giordano]], affiancato da due altri giudici che erano i suoi "sostituti", in modo tale da assicurare la continuità del procedimento nel caso in cui a Giordano fosse accaduto qualcosa di irreparabile prima della fine dello stesso. Le accuse ascritte agli imputati includevano 120 [[omicidio|omicidi]], [[traffico di droga]], [[estorsione]], e, ovviamente, il nuovo reato di associazione mafiosa.
 
Il giudice Giordano si guadagnò grande fama per essere rimasto paziente e corretto durante un processo con così tanti imputati. Alcuni di essi si comportarono in maniera distruttiva e abbastanza pericolosa: uno si chiuse la bocca con delle graffette per segnalare il suo rifiuto di parlare, un altro mostrava segni di pazzia, urlava di continuo e ingaggiava lotte con le guardie anche quando indossava la [[camicia di forza]], un altro ancora minacciava di tagliarsi la gola se una sua dichiarazione non fosse stata letta alla corte.