Fusione nucleare fredda: differenze tra le versioni

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====Organizzazione del peer-review====
 
Durante la conferenze internazionale sulla fusione fredda (ICCF-10), tenutasi a Boston nell'Agosto del 2003, alcuni ricercatori presentarono risultati positivi<ref>Dalla Intervista del ricercatore ENEA Vittorio Violante, paragrafo ''A che punto siete quindi?'' del documento ENEA "''[http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=78 Che fine ha fatto la fusione fredda]''":<BR>''...A cambiare le carte in tavola è stato l’evento scientifico dell’agosto 2003, la Conferenza internazionale sulla fusione fredda tenutasi a Boston. Io e altri ricercatori di istituti stranieri, tra questi alcuni che avevano utilizzato i materiali messi a punto dall’ENEA, presentammo i risultati positivi, che convinsero alcuni accademici americani a sottoporre nuovamente la questione al DoE...''</ref> che convinsero alcuni accademici americani a proporre di riesaminare la questione da parte del Department of Energy (DoE). A questo punto parti una ampia analisi della letteratura e quindi un ufficio del DoE (Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti), contattò nel 2003 un gruppo di scienziati che operavano nel campo della Fusione Fredda in modo da poter fare una rivisitazione sulla questione della evidenza scientifica delle reazioni nucleari a bassa energia (LERN) ovvero la Fusione Fredda. Agli scienziati contattati fu chiesto di presentare il materiale che ritenevano più interessante, su questo materiale fu redatto un lavoro riassuntivo dal titolo "''New Physical Effects in Metal Deuterides''"<ref>Peter L. Hagelstein, Michael C. H. McKubre, David J. Nagel, Talbot A. Chubb, Randall J. Hekman. "''[http://www.lenr-canr.org/acrobat/Hagelsteinnewphysica.pdf New Physical Effects in Metal Deuterides]''". Department of Energy (DoE), 2004.<BR>Documento che riporta lo stato dell'arte sugli studi della fusione fredda, al 2003, redatto tra alcuni dei più qualificati ricercatori, selezionati dal DoE in funzione di ottenere una chiara valutazione scientifica del fenomeno.</ref>. Tutto il materiale così ottenuto venne poi valutato secondo un complesso protocollo di ''peer review''<ref name=DOEreportofth>U.S. Department of Energy (2004) (PDF), "''[http://web.archive.org/web/20070114122346/http://www.science.doe.gov/Sub/Newsroom/News_Releases/DOE-SC/2004/low_energy/CF_Final_120104.pdf Report of the Review of Low Energy Nuclear Reactions]''". Washington, DC: U.S. Department of Energy, retrieved on 19 July 2008.<BR>Il protocollo prevedeva di far commentare, con un mese di tempo, a 9 ricercatori selezionati dal DoE la documentazione raccolta; seguita da una giornata, il 23 agosto 2004, in cui altri 9 ricercatori avrebbero letto la documentazione anonimamente inviata dagli altri 9 esaminatori e quindi ascoltare 6 presentazioni di un'ora fatte da altrettanti gruppi di ricercatori, in modo da ottenere 18 commenti che avrebbero permesso di redarne il rapporto definitivo.</ref>, al termine, sulla base dei 18 commenti realizzati dagli esperti del DoE<ref>Il DoE non ha mai ufficialmente rilasciato i 18 commenti sui lavori presentati, comunque, anche se in modo ''ufficioso'', sono presenti nel seguente [http://lenr-canr.org/acrobat/DOEusdepartme.pdf documento di 45 pagine].</ref> è stato redatto il rapporto definitivo<ref name=DOEreportofth />.
 
====Conclusioni da parte della commissione====