Settimana santa di Bitonto: differenze tra le versioni
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==[[Venerdì Santo]]==
Il venerdì santo come già anticipato è il giorno più atteso.
Segue la "culla" (in dialetto: la nach) del Cristo Morto, realizzata a [[Napoli]] nel [[1880]] da Raffaele Vitolo:<ref>{{cita web|url=http://www.processionemisteritp.it/italia/bitonto/bitontosettimanasanta.htm|titolo=Settimana Santa a Bitonto|accesso=16-09-2008}}</ref> in legno intarsiato rosso adornato di putti e fiori dorati che sorreggono la statua del Cristo morto.
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L'Addolorata è seguita inoltre da una copia della [[Sindone di Torino|Sacra Sindone]] realizzata nel [[1646]] e da due schegge del Sacro Legno della Croce<ref>cfr. {{cita web|url=http://www.ilportaledelsud.org/bitonto.htm|titolo=Il portale del sud/Bitonto|accesso=31-01-2008}}</ref> una delle tre parti (le altre due si troverebbero a Roma e a Gerusalemme) in cui era sata divisa la santa croce: secondo la tradizione infatti, Elena, madre dell'imperatore Costantino, era riuscita a prelevare a Gerusalemme. Queste schegge furono donate dall'arcivescovo di [[Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo|Siponto e Manfredonia]] nel [[1711]] e sono racchiuse da una grande croce d'argento e cristallo, a sua volta inserita in un trofeo floreale che ogni anno cambia tema; rimane sempre quel dettaglio olfattivo che i bitontini conoscono bene: è il forte odore d'incenso che ne precede l'arrivo. A chiudere la solenne processione è il sindaco che, sempre per rispettare la tradizione, è l'ultimo nella lunga folla di partecipanti.
==Note==
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