Emilio Luci: differenze tra le versioni

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Nato a Colle Val d'Elsa, Emilio Luci <ref>Il cognome Luci si trova talvolta scritto Luchi: William J. Connell, Andrea Zorzi, ''Florentine Tuscany. Structures and practices of power''; Cambridge, Cambridge University Press, 2000, p. 280. </ref> studiò all'[[Università di Pisa]] dove si laureò in [[diritto canonico]] e [[diritto civile]]. Amico del concittadino colligiano [[Lorenzo Usimbardi]], come testimoniato dal carteggio epistolare <ref>Danilo Marrara, ''Lo Studio di Siena nelle riforme del Granduca Ferdinando I: (1589 e 1591)''; Milano: A. Giuffrè, 1970, p. 26 </ref>, entrò presto nella segreteria granducale come auditore. Fu segretario di [[Don Pietro de' Medici]] che seguì nelle sempre più frequenti trasferte del rampollo di casa Medici presso la corte di [[Spagna]]. Tornato in Italia, Emilio Luci passò per un periodo al servizio dello [[Stato della Chiesa]] dove fu nominato Governatore del Castel della Pieve (oggi [[Città della Pieve]]) dal 1529 sotto il dominio papale. Nel giro di pochi anni seguirono altri incarichi: Podestà della città di [[Orvieto]], Auditore della Ruota di Perugia e Governatore in Romagna di [[Meldola]].
 
Tornato verso il 15801585 nel [[Granducato di Toscana]], fu nominato Segretario del granduca [[Francesco I de' Medici]], e nel 1590 venne scelto dal granduca [[Ferdinando I de' Medici]] come Auditore Generale per il governo della Città e Stato di Siena sotto il governatorato del marchese [[Tommaso Malaspina]] (1591-1603) <ref> G. Gigli, ''op. cit.'' p. 771</ref>. Lo stato senese, infatti, nonostante la fine della [[Repubblica di Siena]] e il passaggio nel 15551557 sotto l'orbita fiorentina mantenne sempre una autonomia governativa e amministrativa rispetto al resto del [[Granducato di Toscana]]. Emilio Luci rimase in carica come Auditore Generale di Siena fino al 1596, quando accettò di diventare auditore della Ruota criminale di [[Genova]] e auditore della Ruota di [[Bologna]].
 
Emilio Luci ebbe un fratello, Francesco Luci (nato a Colle Val d'Elsa nel 1548), importante [[prelato]] stimato per la grande cultura teologica e giuridica <ref>Ubaldo Cagliaritano, ''Mamma Siena: Dizionario biografico-aneddotico dei senesi'', Siena: Fonte Gaia, 1971, V. 1-2, p. 267</ref> che ricoprì alti incarichì nello [[Stato Pontificio]]. Mentre il figlio primogenito Giovanni Luci (nato a Colle Val d'Elsa nel 1570), fu Capitano di Giustizia della città e dello Stato di Siena e giudice assessore del tribunale fiorentino degli Otto di Guardia e Balia.
 
==Note==
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[[Categoria:Personalità legate a Colle di Val d'Elsa|Luci, Emilio]]
[[Categoria:Personalità legate a Siena|Luci, Emilio]]