Fusione nucleare fredda: differenze tra le versioni
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===2001-2002, Il rapporto tecnico ENEA RT2002/41 detto anche ''Rapporto 41''===
[[Immagine:DiagrammaRubbiaRapporto41-it.jpg|thumb|300px|right|Diagramma che sintetizza la correlazione tra l'aumento di l'elio 4 (in verde) presente nella cella ed il calore da essa prodotto (in rosso)<ref
Nel aprile del 2002, dopo circa tre anni di ricerca, il gruppo di lavoro capitanato da Antonella De Ninno, termina il proprio lavoro, rilasciando il Rapporto Tecnico ENEA RT2002/41/FUS<ref>A questo rapporto è utile analizzare il metodo di determinazione della quantità di <sup>4</sup>He (elio 4) utilizzato dal gruppo della del Ninno:<BR>A.Frattolillo,A.De Ninno,A.Rizzo. “''[http://www.frascati.enea.it/nhe/He%20technique%20ICCF9.pdf Experimental techniques for detecting small quantities of <sup>4</sup>He gas: problems and solutions]''”. Proc. of 9th International Conference on Cold Fusion, ICCF9 Bejing (China), 19-24 May, 2002</ref> noto come ''Rapporto 41'' che conferma la correlazione tra la produzione <sup>4</sup>He e l'eccesso di calore.
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====Il documentario di Rainews24====
In riferimento a tali avvenimenti, il 19 ottobre 2006 [[Rai_News_24|Rainews24]] a cura del giornalista Angelo Saso, manda in onda un'inchiesta<ref>http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/19102006_rapporto41.asp<br/>Inchiesta sul rapporto dell'[[ENEA]] n.41 realizzata da Angelo Saso per [[Rai_News_24|Rainews24]], mandata in onda il 19 ottobre 2006.</ref> sul documento [[ENEA]] chiamato ''Rapporto 41''<ref name="ENEART200241">Antonella del Ninno, Antonio Frattolillo, Antonietta Rizzo<br/>''[http://www.frascati.enea.it/nhe/ Rapporto Tecnico ENEA RT2002/41/FUS]''<br/>ENEA - Unità Tecnico Scientifica Fusione;Centro Ricerche Frascati, Roma, 2002</ref>. L'inchiesta inizia con la lettura della lettera che l'elettrochimico [[Martin Fleischmann]] il 10 aprile 2002 invia a Carlo Rubbia:
:''Caro professor Rubbia, sono molto lieto che il programma di ricerca intrapreso da Giuliano Preparata abbia conseguito il suo scopo'' ... ''I risultati ottenuti dai ricercatori italiani sono veramente impressionanti, e non esagero''.
L'inchiesta analizza in particolar modo, le difficoltà incontrate dai ricercatori, nell'ottenere la pubblicazione su di una rivista con alto livello di visibilità scientifica.<ref>Sul tema delle difficoltà incontrate, dagli autori del Rapporto 41, per la pubblicazione su alcune principali riviste scientifiche del settore, l'inchiesta si sofferma in un approfondimento:<BR>''...Nell'estate del 2002 il Rapporto 41 fu inviato a diverse riviste scientifiche. Le prime due furono le statunitensi Science e Nature, quelle che "hanno un impact factor più alto", come si dice. Nel senso che una pubblicazione su queste riviste "vale" molto di più per la carriera scientifica di un ricercatore. "Nel giro di qualche giorno - ricorda Antonella De Ninno - a stretto giro di posta elettronica, Science ha risposto che non avevano spazio per pubblicare questo lavoro. Non sono entrati nel merito, non ci hanno neanche consentito l'accesso al processo di "review", che si usa di solito nel mondo scientifico, per cui un lavoro viene mandato ad altri colleghi che ne valutano l'attendibilità ed eventualmente chiedono chiarimenti. In questo caso siamo stati espulsi subito. Ci hanno detto che non c'era spazio, motivi editoriali". "Questa fu la risposta di Science", aggiunge Emilio Del Giudice. "Altri fecero delle osservazioni piuttosto peregrine. Per esempio uno dice: "Come è possibile raggiungere temperature così elevate sott'acqua, nell'acqua della cella elettrolitica?" Evidentemente questo signore non sapeva che esistono i vulcani sottomarini, o che è possibile fare le saldature sott'acqua se c'è una sorgente di energia sufficiente..."''.</ref>.
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