Gasparo Contarini: differenze tra le versioni
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Nato in una famiglia nobile della [[Repubblica di Venezia]], Contarini studiò a [[Padova]] e, successivamente, lavorò per la Serenissima fino a diventare ambasciatore presso la corte del potente [[Carlo V]] e poi presso il [[Vaticano]]. La sua storia si intreccia con quella del [[Concilio di Trento]]. Ai tempi in cui soggiornava in [[Germania]] capì, come pochi, che la ribellione di [[Lutero]] non poteva essere risolta con bolle papali o reprimende. Lucidamente avvertiva l'esigenza di una seria riforma della curia romana.
Paolo III (Alessandro Farnese) lo
Fu grande amico del cardinale [[Reginald Pole]], legato pontificio in [[Inghilterra]].
A Ratisbona i protestanti e cattolici si bloccarono sul problema della giustificazione. Lutero era convinto che per salvare l'anima era necessaria la fede data da Dio. I cattolici difendevano le preghiere e le opere buone, oltre che la fede, come viatico per la salvezza. Il Contarini cercò di affilare le armi della diplomazia ma, ritornato a Roma si dovette difendere dall'accusa di essere in odore di [[eresia]].
Morì all'età di 58 anni a Bologna, ove si era recato come legato pontificio per la prosecuzione del concilio nella seconda città papale.
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