La signorina Julie: differenze tra le versioni

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[[Immagine:André Antoine actor.jpg|thumb|right|230px|Il regista e attore francese [[André Antoine]], amico e collaboratore di Strindberg.]]
 
Poco dopo che Strindberg completò ''[[Il padre]]'' [[André Antoine]], un impiegato di una ditta di gas [[parigi]]na, diede vita a un teatro sperimentale con base a [[Pigalle]] chiamato [[TéâtreThéâtre Libre]], il tipo di luogo che Strindberg aveva sempre sognato.<ref name=Meyer81></ref> Nella mente di Antoine c'era l'idea che questo [[teatro (architettura)|teatro]] fosse un augurio alla nascita di una nuova generazione di drammaturghi: egli dichiarò ''ci sarà il bisogno di una nuova generazione di [[attore|attori]]... L'attore non ripeterà più le sue battute nel modo classico; le dirà naturalmente [...] L'azione drammatica sarà semplificata con un ritorno alla [[realtà]] e ai gesti naturali. [...] È importante notare che questa apparente "rivoluzione" è solo un ritorno alla grande tradizione [...] Non ha [[Molière]] stesso, in due o tre istanze, detto che c'è la necessità per un attore di "[[recitazione|recitare]] come parla"?''.<ref name=Meyer83>{{cita libro |autore= [[August Strindberg]]|lingua=Inglese| capitolo=Miss Julie| titolo=Plays One| editore=Methuen | anno=1987| altri=Introduzione e traduzione di Michael Meyer|}} pag. 82-83</ref>
 
Le idee di Antoine, ed il successo del suo teatro, esercitarono una grande influenza su Strindberg, come si può notare anche nella prefazione de ''La signorina Julie'', dove si sentono gli "echi" di molti dei pensieri di Antoine stesso. La sua affermazione di voler vedere ''un attore completamente di spalle in una scena importante'' era un chiaro riferimento alla già famosa abitudine di Antoine di girarsi e dare le spalle al pubblico per un largo lasso di tempo: non a caso il [[TéâtreThéâtre Libre]] infatti aveva già il soprannome di ''il didietro di Antoine''.<ref name=Meyer83></ref>
 
Strindberg mandò il testo de ''[[Il padre]]'' ad Antoine, che gli rispose velocemente affermando che lo avrebbe prodotto immediatamente. Ma la storia de ''La signorina Julie'' fu più complessa di quella dello spettacolo precedente<ref>''[[Il padre]]'', appunto</ref>.<ref name=Meyer83></ref> Inizialmente, nell'agosto [[1888]], inviò trionfante il manoscritto al suo [[editore]] di [[Stoccolma]], Bonnier, con la nota:
 
''Mi prendo la libertà, di offrirti qui davanti la prima tragedia naturalistica del teatro svedese, e ti prego di non rifiutarla senza una profonda riflessione, o te ne pentirai più tardi, come dice il tedesco "Ceci datera" = questa opera rimmarràrimarrà nella storia. ... P.S. ''La signorina Julie'' è la prima di tutta una serie di tragedie naturalistiche''.<ref name=Meyer83/>
 
Undici giorni dopo Strindberg ricevette la risposta di Bonnier: ''è troppo "rischiosa", troppo naturalistica per noi, preferiamo non pubblicarla, e penso che sarà molto difficile per te, riuscire ad ottenere una pubblicazione.''<ref name=Meyer85>{{cita libro |autore= [[August Strindberg]]|lingua=Inglese| capitolo=Miss Julie| titolo=Plays One| editore=Methuen | anno=1987| altri=Introduzione e traduzione di Michael Meyer|}} pag. 84-85</ref> Strindberg allora offrì la tragedia a un'altra casa produttrice, di Joseph Seligmann, scrivendogli: ''sono passati dieci anni da quando il primo [[romanzo]] naturalista svedese è apparso sotto la tua stampa, con le conseguenze che sappiamo. Adesso ti offro il primo dramma naturalista svedese, scritto come penso che dovrebbe essere, come ho scritto nelle prime pagine''. Seligmann accettò ''La signorina Julie'', con la condizione che avrebbe potuto fare dei tagli di [[censura]].<ref>Il testo sarebbe sempre stato da lì in poi la versione di Seligmann, solo quando [[Alf Sjoberg]] la prese in mano nel [[1949]] avrebbe usato il testo originale.</ref><ref name=Meyer85></ref>
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Nonostante queste precauzioni, il testo fu enormemente attaccato dalla critica, che lo definiva "immorale". Ma con l'aiuto di [[Hans Riber Hunderup]] (che aveva prodotto e messo in scena ''Il padre'') e altri, Strindberg riuscì ad ottenere i fondi per creare un Teatro Sperimentale Scandinavo.<ref name=Meyer85></ref> Comprarono il piccolo Dagmar Theatre a [[Copenhagen]], con l'idea di aprirlo a gennaio e con ''La signorina Julie'' come spettacolo d'apertura. Ma, anche se le prove arrivarono fino in fondo, il giorno prima la [[polizia]] irruppe a teatro chiudendo lo spettacolo per ordine del censore danese.<ref name=Meyer85></ref>
 
Senza demoralizzarsi, Strindberg decise di portareprodurre lo spettacolo in scena all'unione studentesca di Copenhagen, e riuscirono a portarlo in scena davanti a un'audience di centocinquanta studenti, più un gruppo di critici, il [[14 marzo]] [[1889]].<ref name=Meyer85></ref>
Senza sorpresa alcuna, la rappresentazione non ebbe un grande successo. Tre anni dopo fu rappresentata a [[Berlino]], il [[3 aprile]] [[1892]], fu rappresentata a [[Berlino]] ma, date le proteste pubblicepubbliche, anche il proprietario del teatro [[Otto Brahm]], il proprietario del teatro decise di non continuare ae la soppresse dopo una singola performance.<ref name=Meyer88>{{cita libro |autore= [[August Strindberg]]|lingua=Inglese| capitolo=Miss Julie| titolo=Plays One| editore=Methuen | anno=1987| altri=Introduzione e traduzione di Michael Meyer|}} pag. 87-88</ref>L'anno dopo, comunque, [[André Antoine]] realizzò il sogno di Strindberg, ovvero mettere in scena l'opera nel suo TéâtreThéâtre Libre.<ref>La prima volta che un drammaturgo svedese riuscì a entrare in [[Francia]] dopo la rappresentazione di un dramma di Re Gustavo III era stata portata in scena alla [[Comédie Française]] nel [[1803]].</ref> Alcuni critici furofurono ostili ma Antoine fu decisamente realizzato dal risultato dello spettacolo;:
 
''La signorina Julie ha creato una grande atmosfera, tutto dava un grande impatto al pubblico, il soggetto, il "[[Ambiente|milieu]]"<ref>Ambiente.</ref>, questa concentrazione in un atto di novanta minuti che aveva una [[trama]] da riempire un'intera tragedia lunga. Ci sono state proteste, senza dubbio, ma uno si trovava davanti a qualcosa di veramente nuovo.''<ref name=Meyer88></ref>
 
== Rappresentazioni e adattamenti ==