La signorina Julie: differenze tra le versioni
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[[Immagine:André Antoine actor.jpg|thumb|right|230px|Il regista e attore francese [[André Antoine]], amico e collaboratore di Strindberg.]]
Poco dopo che Strindberg completò ''[[Il padre]]'' [[André Antoine]], un impiegato di una ditta di gas [[parigi]]na, diede vita a un teatro sperimentale con base a [[Pigalle]] chiamato [[
Le idee di Antoine, ed il successo del suo teatro, esercitarono una grande influenza su Strindberg, come si può notare anche nella prefazione de ''La signorina Julie'', dove si sentono gli "echi" di molti dei pensieri di Antoine stesso. La sua affermazione di voler vedere ''un attore completamente di spalle in una scena importante'' era un chiaro riferimento alla già famosa abitudine di Antoine di girarsi e dare le spalle al pubblico per un largo lasso di tempo: non a caso il [[
Strindberg mandò il testo de ''[[Il padre]]'' ad Antoine, che gli rispose velocemente affermando che lo avrebbe prodotto immediatamente. Ma la storia de ''La signorina Julie'' fu più complessa di quella dello spettacolo precedente<ref>''[[Il padre]]'', appunto</ref>.<ref name=Meyer83></ref> Inizialmente, nell'agosto [[1888]], inviò trionfante il manoscritto al suo [[editore]] di [[Stoccolma]], Bonnier, con la nota:
''Mi prendo la libertà, di offrirti qui davanti la prima tragedia naturalistica del teatro svedese, e ti prego di non rifiutarla senza una profonda riflessione, o te ne pentirai più tardi, come dice il tedesco "Ceci datera" = questa opera
Undici giorni dopo Strindberg ricevette la risposta di Bonnier: ''è troppo "rischiosa", troppo naturalistica per noi, preferiamo non pubblicarla, e penso che sarà molto difficile per te, riuscire ad ottenere una pubblicazione.''<ref name=Meyer85>{{cita libro |autore= [[August Strindberg]]|lingua=Inglese| capitolo=Miss Julie| titolo=Plays One| editore=Methuen | anno=1987| altri=Introduzione e traduzione di Michael Meyer|}} pag. 84-85</ref> Strindberg allora offrì la tragedia a un'altra casa produttrice, di Joseph Seligmann, scrivendogli: ''sono passati dieci anni da quando il primo [[romanzo]] naturalista svedese è apparso sotto la tua stampa, con le conseguenze che sappiamo. Adesso ti offro il primo dramma naturalista svedese, scritto come penso che dovrebbe essere, come ho scritto nelle prime pagine''. Seligmann accettò ''La signorina Julie'', con la condizione che avrebbe potuto fare dei tagli di [[censura]].<ref>Il testo sarebbe sempre stato da lì in poi la versione di Seligmann, solo quando [[Alf Sjoberg]] la prese in mano nel [[1949]] avrebbe usato il testo originale.</ref><ref name=Meyer85></ref>
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Nonostante queste precauzioni, il testo fu enormemente attaccato dalla critica, che lo definiva "immorale". Ma con l'aiuto di [[Hans Riber Hunderup]] (che aveva prodotto e messo in scena ''Il padre'') e altri, Strindberg riuscì ad ottenere i fondi per creare un Teatro Sperimentale Scandinavo.<ref name=Meyer85></ref> Comprarono il piccolo Dagmar Theatre a [[Copenhagen]], con l'idea di aprirlo a gennaio e con ''La signorina Julie'' come spettacolo d'apertura. Ma, anche se le prove arrivarono fino in fondo, il giorno prima la [[polizia]] irruppe a teatro chiudendo lo spettacolo per ordine del censore danese.<ref name=Meyer85></ref>
Senza demoralizzarsi, Strindberg decise di
Senza sorpresa alcuna, la rappresentazione non ebbe un grande successo. Tre anni dopo
''La signorina Julie ha creato una grande atmosfera, tutto dava un grande impatto al pubblico, il soggetto, il "[[Ambiente|milieu]]"<ref>Ambiente.</ref>, questa concentrazione in un atto di novanta minuti che aveva una [[trama]] da riempire un'intera tragedia lunga. Ci sono state proteste, senza dubbio, ma uno si trovava davanti a qualcosa di veramente nuovo.''<ref name=Meyer88></ref>
== Rappresentazioni e adattamenti ==
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