Rodolfo III di Borgogna: differenze tra le versioni
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Nel [[1025]], il nuovo re di Germania [[Corrado II|Corrado il Salico]], marito di sua nipote Gisella<ref>Gisella era la figlia di sua sorella Gerberga</ref>, occupò [[Basilea]] per forzarlo a confermargli la successione; Rodolfo si sottomise e, nel [[1027]], come un vassallo, si recò a [[Roma]] e assistette all'incoronazione imperiale di [[Corrado II]]<ref> All'incoronazione di [[Corrado II|Corrado il Salico]] era presente anche il re di [[Danimarca]] e [[Inghilterra]], [[Canuto I di Danimarca|Canuto]]</ref>. Corrado, dato che il conte di Borgogna, Ottone Guglielmo, era morto l'anno prima, non aveva che da attendere la morte di Rodolfo e poi prendere possesso del regno di Arles<ref>In quello stesso anno ([[1027]]), a [[Muttenz]], Corrado aveva ricevuto le insegne reali, la corona e la lancia di san Maurizio, ed era stato riconosciuto ufficialmente erede.</ref>.
L'arcivescovo di Lione, Burcardo II, fratellastro di Rodolfo, contrario alla successione di Corrado, nel giugno del [[1032]] innescò una rivolta, che in settembre, morto Rodolfo, il 6 settembre, senza eredi legittimi, con l'appoggio del conte di Ginevra, dell'arcivescovo di Vienne ed altri nobili, si ampliò. La nobiltà si schierò a favore del pretendente più diretto alla successione, il conte [[Oddone II di Blois]]. Oddone II, approfittando che Corrado era impegnato in una guerra in [[Polonia]], invase la Borgogna, si impadronì di numerose fortezze e, quando, nel gennaio del [[1033]], il cugino Corrado II giunse a [[Basilea]], gli tenne testa per oltre un anno,
==Ascendenza==
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