Castell'Arquato: differenze tra le versioni

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Castell’Arquato viene retta da un [[podestà]] nominato dal Comune di Piacenza tra i membri più illustri delle famiglie piacentine e restava in carica tre anni. Il podestà aveva funzioni civili e politiche, amministrava la giustizia.
 
La fase podestarile termina nel [[1290]] quando [[Alberto Scotti]], sostenuto dal [[Guelfi|partito guelfo]], dal ceto [[mercanti]]le e dalle [[corporazione|corporazioni]] degli [[artigiani]], diventa signore di Piacenza. Anche Castell’Arquato diventa una [[signoria]] vera e propria. Scotti si lega alla famiglia [[Visconti]] ed estende il proprio dominio al territorio di Piacenza. A Castell’Arquato insedia il podestà Tedesio de’ Spectinis. L’alleanza coi Visconti finisce nel [[1302]]; il figlio di [[Matteo Visconti]], [[Galeazzo Visconti]], sposa [[Beatrice d’Ested'Este]] e sposta il peso delle alleanze, dando il via ad un periodo di scontri che porteranno gli [[Scotti]] a Milano.
 
Sotto il dominio degli [[Scotti]] Castell’Arquato acquista prestigio politico e si arricchisce di molte delle costruzioni che si possono ammirare ancora oggi, tra cui il Palazzo di Giustizia, nucleo di quello che oggi è il Palazzo del Duca e il [[Palazzo del Podestà (Castell'Arquato)|Palazzo del Podestà]].