I '''ligninsolfonati''' sono sostanze organiche derivanti dalla lavorazione[[lignina]], sottoprodotti della produzione della [[cellulosa]].
La [[lignina]] é uno dei [[polimero|polimeri]] naturali che formano il [[legno]], di cui ne costituisce il 33% in peso. Normalmente è insolubile in [[solvente|solventi]] apolari ed organici, e la sua separazione dall’altro maggior componente, la cellulosa, avviene per mezzo di un processo di solfonazione. Questo consiste nel “cuocere” il legname spezzettato in “chips” con una soluzione di [[bisolfito]] di [[calcio]] in particolari condizioni di [[pressione]] e di [[temperatura]]. Durante questo processo l’unità base del polimero, il fenilpropano, viene solfonata ed alcuni legami tra la lignina ed i [[carboidrato|carboidrati]] vengono distrutti. La lignina viene quindi solubilizzata come [[sale]] di calcio dell’acido ligninsolfonico, costituito da polimeri di peso variabile in base all’[[idrolisi]] ed i cui componenti principali sono il sale calcico della lignina solfonata ed alcuni [[polisaccaride|polisaccaridi]], mentre la cellulosa rimane invariata e, separata, viene impiegata nella produzione di [[carta]] o di altri articoli cellulosici.
Durante la reazione di solfonazione, alcune [[molecola|molecole]] di cellulosa e di lignina si idrolizzano formando gli [[zucchero|zuccheri]] del legno, gli [[acido|acidi]] aldonici ed altre sostanze solubili in [[acqua]]. Anche queste sostanze vengono recuperate nella produzione dei ligninsolfonati.