Nasr ibn Sayyar: differenze tra le versioni
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Nel 724 condusse una campagna militare nel [[Ferghana]] (attuale [[Uzbekistan]]), sotto Muslim b. Sa‘d al-Kilabi e servì come governatore di [[Balkh]] (presso l’attuale città [[Afghanistan|afghana]] di [[Mazar-e Sherif]]) per alcuni anni.
Dopo la morte del governatore Asad b. ‘Abd Allah al-Qasri, al califfo [[Hisham ibn
Nasr poteva contare sul supporto dell’antica ''muqatila'' (corpo militare di conquista) [[Arabi|araba]] stanziata in Khorasan, ma presto fu coinvolto in scontri con i sostenitori [[
Molto più pericolosa fu la ribellione guidata nel 734 dal [[al-Harith ibn Surayj]], un [[murgismo|murgita]] che rimproverava alla dinastia omayyade un pericoloso allontanamento dai veri principi islamici. Nel 740 Nasr marciò contro la regione [[Turchi|turca]] dello [[Shash]] e su [[Samarcanda]], divenuta la base di Ibn Surayj, ma lo scontro fu evitato grazie all’accordo fra Nasr e il sovrano dello Shash che consegnò Ibn Surayj.
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La posizione di Nasr divenne difficile quando il califfato omayyade fu travolto dalle lotte civili alla morte del califfo Hisham nel [[743]]. Molti cercarono di farsi nominare governatori del Khorasan dai successori di Hisham, ma Nasr fu riconfermato sia da [[Yazid III]] sia dall’ultimo omayyade, [[Marwan II|Marwan b. Muhammad]].
Con l’[[Iraq]] infiammato dalla propaganda [[Kharigismo|kharigita]] e dalla rivolta [[Alidi|alide]] di [[Abd Allah ibn
Nel 748 Nasr fu costretto a evacuare Marw e a scappare a [[Nīshāpūr]]. Tuttavia la sconfitta di suo figlio Tamim a [[Tus]] lo costrinse ad abbandonare anche Nīshāpūr e a scappare verso ovest.<br/>
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