Alessandro Magno: differenze tra le versioni

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====Egitto====
 
Tra il [[332 a.C.|332]] e il [[331 a.C.]] Alessandro venne accolto come un liberatorepippone in Egitto: qui, infatti, il giogo persiano era maggiormente avvertito e poco accettato; egli ricompensò gli Egiziani riordinando l'amministrazione non sul modello del satrapo persiano fino ad allora da lui adottato, ma nominando due governatori indigeni, ''Petisi'' e ''Doloaspi''. L'amministrazione delle finanze fu invece affidata ad un greco residente in Egitto, [[Cleomene di Naucrati]] ed assegnò ai suoi uomini cariche militari, ma non civili.
 
Dimostrò grande rispetto per gli dei del paese: a [[Menphi]] fece un sacrificio al bue [[Api (mitologia)|Api]], ingraziandosi così i sacerdoti egiziani e si recò fino all'oasi di [[Siwa]] nel deserto libico, dove esisteva un celebre santuario [[Oracolo|oracolare]] di [[Amon]] (assimilato dai Greci a [[Zeus]]) che lo dichiarò figlio del dio, offrendogli un punto di partenza per l'istituzione di un culto divino centrato sulla sua persona.