Agatobulo: differenze tra le versioni
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[[Giovanni Reale]], Ilaria Marchetti, ''Il pensiero antico''. Milano : Vita e Pensiero, 2001, cap. quinto, "Reviviscenze del cinismo", pp. 406-410, ISBN 8834307003, ISBN 9788834307007 [http://books.google.it/books?id=Y9nYrAAtVcEC&pg=PA408&dq=Luciano+Agatobulo+cinico#PPA409,M1]</ref><ref>Lucianus, ''Il cinico'', trad. Luigi Settembrini, ''Opere di Luciano'', , Firenze : Le Monnier, 1862, vol. III, p. 201 [http://books.google.it/books?id=ThkVAAAAQAAJ&pg=PA201&dq=luciano+peregrino+proteo&as_brr=3#PPA303,M1]</ref>. [[Luciano di Samosata]], anzi, fornisce una grottesca documentazzione dell'insegnamento impartito da {{quote|Agatobulo a [[Peregrino Proteo]]:
Dopo di questo fece un altro viaggio, ed andò in Egitto da Agatobalo, per addottorarsi in quella mirabile dottrina di portar la zucca mezzo rasa e la faccia lorda di mota, di farsi le seghe innanzi al popolo e dire che l’è una delle cose dette ''indifferenti'', di battersi e farsi battere le natiche con una ferula, e di fare altre pazzie per destare ammirazione. Di là partissi benissimo instrutto in queste cose|[[Luciano di Samosata|Lucianus]], "La morte di Peregrino". in ''Opere di Luciano'', traduzione di [[Luigi Settembrini]], Firenze : Le Monnier, 1862, vol. III, pp. 205.}}
Questo resoconto tuttavia non deve essere preso alla lettera; Luciano di Samosata detestava i [[cinico|filosofi cinici]], e specialmente [[Peregrino Proteo]]. Di Agatobulo non sono rimasti scritti.
==Note==
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