Max Havelaar: differenze tra le versioni

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Nell'ultimo capitolo l'autore annuncia che tradurrà il libro "nelle lingue che conosco e nelle molte lingue che posso imparare". Infatti, ''Max Havelaar'' è stato tradotto in trentaquattro lingue. Fu tradotto prima in inglese nel 1868. In Indonesia il romanzo fu citato come fonte d'ispirazione da [[Sukarno]] e altri leader nazionalisti, tra i quali il discendente euroasiatico dell'autore, [[Ernest Douwes Dekker]], che aveva letto il romanzo in versione originale. Il libro fu tradotto in [[lingua indonesiana|indonesiano]] nel 1972.<ref name="feenberg1997">Feenberg, Anne-Marie (1997). "''Max Havelaar'': an anti-imperialist novel". ''MLN'' 112(5):817-835.</ref>
 
 
Nel romanzo, la storia di Max Havelaar, un amministratore coloniale olandese, è raccontata da due personaggi diametralmente opposti: l'ipocrita commerciante di caffè Droogstoppel, che intende usare i manoscritti di Havelaar per scrivere del commercio di caffè, e il romantico apprendista inglese Stern, che subentra quando Droogstoppel perde interesse alla storia. Il capitolo che apre il libro introduce il tono satirico che caratterizza il romanzo, con Droogstoppel che articola la sua pomposa e mercenaria visione del mondo. Alla fine del romanzo è Multatuli stesso a prendere la penna: il libro culmina in una denuncia aperta delle politiche coloniali olandesi e un appello al re d'Olanda di quel periodo perché intervenga e aiuti i suoi sudditi indonesiani.
==Struttura del romanzo==
Il romanzo è composto da 4 parti (A, B, C e D).
 
Nella parte '''A''', la storia di Max Havelaar, un amministratore coloniale olandese, è raccontata da Batavus Doorstoppel, il prototipo di un gretto, avido uomo senza fantasia e pieno di sé. Droogstoppel incontra dopo molti anni un ex compagno di scuola, Sjaalman (un [[alter ego]] di Multatuli), che gli chiede di pubblicare un manoscritto. Doorstoppel affida il compito al praticante tedesco Ernest Stern.
 
 
Nel romanzo, la storia di Max Havelaar, un amministratore coloniale olandese, è raccontata da due personaggi diametralmente opposti: l'ipocrita commerciante di caffè Droogstoppel, che intende usare i manoscritti di Havelaar per scrivere del commercio di caffè, e il romantico apprendista inglese Stern, che subentra quando Droogstoppel perde interesse alla storia. Il capitolo che apre il libro introduce il tono satirico che caratterizza il romanzo, con Droogstoppel che articola la sua pomposa e mercenaria visione del mondo. Alla fine del romanzo è Multatuli stesso a prendere la penna: il libro culmina in una denuncia aperta delle politiche coloniali olandesi e un appello al re d'Olanda di quel periodo perché intervenga e aiuti i suoi sudditi indonesiani.
 
Dal romanzo è stato tratto un film (1976) del regista olandese Fons Rademakers, una coproduzione olandese-indonesiana. Il film è uscito in Indonesia solo nel 1987.