Martin Bormann: differenze tra le versioni

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Bormann colse l'occasione di subentrare ad Hess, quando nel [[1941]] questo volò in [[Inghilterra]] nel tentativo di proporre una pace separata con il governo inglese. Divenne capo del ''Parteinkanzlei'' e gli fu affidato il compito di amministrare il ''Fondo Adolf Hitler dell'industria tedesca'' . Il [[12 aprile]] [[1943]] venne nominato ufficialmente segretario personale di Hitler. Ottenne poteri superiori a quelli del suo predecessore: controllo di tutte le leggi e le direttive emanate dal Gabinetto del Führer e direzione del Consiglio dei Ministri per la Difesa del Reich.
 
Il [[16 luglio]] [[1941]] Bormann partecipò alla conferenza presso il Quartier Generale del Führer insieme a [[Hermann Göring|Göring]], [[Alfred Rosenberg|Rosenberg]], [[Wilhelm Keitel|Keitel]] e [[HeinrichHans Lammers|Lammers]]. Si stabilirono piani per l'annessione di territori russi e di altri Paesi dell'Est. Partecipò a una seconda riunione l'[[8 maggio]] [[1942]] con Hitler, Rosenberg e Lammers sulla soppressione della libertà religiosa. Sostenne politiche sulla condizione dei prigionieri di guerra particolarmente dure e sanguinarie.
Firmò il decreto del [[9 ottobre]] [[1942]] che stabiliva l'eliminazione permanente di tutti gli ebrei nel territori della Germania; quello del [[1 luglio]] [[1943]] che dava controllo assoluto sugli ebrei ad [[Adolf Eichmann|Eichmann]] e un ultimo, del [[30 settembre]] [[1944]], dove la giursdizione di tutti i prigionieri di guerra veniva affidata ad [[Heinrich Himmler|Himmler]] e alle [[SS]].