Valiano: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
cat, img |
||
Riga 5:
I castelli di Montalera-Montegualandro-Valiano- in posizione dominante, mediante un ingegnoso sistema di torri comunicanti, permettevano segnalazioni diurne a mezzo di specchi riflettenti e fumate; di notte, con l'accensione di fuochi e torce.<ref> N. D. Vinciarelli,''Atti del Conv. Acc. Masoliniana'', Perugia 1998, p.58 </ref> In questo modo consentivano la difesa preventiva del territorio perugino con visibilità estensibile dal lago [[Trasimeno]] e dalla Val di Chiana, fino alla pendici del [[Cetona]] e del [[Monte Amiata]].
Così i castelli di Montalera-Montegualando.Valiano, ultimi baluardi del sistema difensivo perugino erano in grado di comunicare informazioni ai castelli di [[Agello]] e [[Monteruffiano]] situati a poche miglia dalla città di Perugia.
===Margherita e Raniero ===
[[File:G. Traversi - Margherita da Cortona.JPG|thumb|[[Gaspare Traversi]], ''Santa Margherita da Cortona'']]
Nel [[1263]], a pochi anni di distanza della vendita del terziere di Valiano, si manifestò l' evento che attirò l' attenzione della religiosità popolare, la vicenda di [[Margherita]] da [[ Castiglione del Lago |Laviano]], evento capace d'incidere grandemente nella cultura e nell' arte di vaste aree regionali dell'[[Umbria]] e della [[Toscana]]: [[Santa Margherita da Cortona]], canonizzata il 16 maggio [[1728]], sotto il pontificato di [[Benedetto XIII]]. Nella vicenda margheritiana rimase sempre vivo l' interesse intorno all' identità del seduttore e sulle circostanze della sua tragica uccisione. Non essendovi certezze storiche, l' identità del seduttore può essere soltanto supposta e la descrizione della vicenda resta affidata all' indagine degli studiosi sulla base della ''Leggenda'', scritta a posteriori dal confessore di Margherita, frate [[Giunta Bevignati]],<ref> G. Bevignati, ''Leggenda della vita e dei miracoli di Santa Margherita '' Trad. Eliodoro Mariani, Vicenza 1978.</ref> che per la riservatezza del ruolo, evita di fare nomi e di riferire circostanze. La storiografia margheritiana passata e soprattutto recente, sembra ormai concorde nell'individuazione dell' amante di Margherita nella persona di [[Raniero Del Pecora]]. Nella campagna di Laviano, piccolo borgo al confine del territorio perugino, dopo aver incontrato Raniero, Margherita, sedicenne di umili origini, fugge di notte dal borgo nativo rischiando la vita attraverso le acque agitate del lago di [[Montepulciano]] per andare a convivere con l'amante. In Montepulciano la bella Margherita, "ragazza madre medioevale", inizia una nuova vita nel lusso e nei privilegi di una famiglia ricca e potente come lascia intuire la ''Leggenda'' nello struggente colloquio di Margherita con il [[Crocefisso]].<ref>Ibidem, pp. 2-6.</ref> L' uccisione di Raniero avvenuta nel [[1272]] in una battuta di caccia durante il soggiorno estivo nelle sue proprietà tra Valiano e la casa [[Giorgi]] di [[Castiglione del Lago|Petrignano]], segnò un profondo cambiamento di vita di Margherita che, penitente sulla via di Cortona con il figlio Jacopo, tenuto permano, percorse un nuovo ''Itinerarium'' spirituale nella ricerca della santità e della pace interiore.
Riga 14 ⟶ 16:
<references/>
[[
[[Categoria:Storia di Siena]]
[[Categoria:Storia di Firenze]]
|