Valiano: differenze tra le versioni

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Nel marzo del [[1409]], re [[Ladislao di Napoli]] lasciata [[Roma]], dopo la sottomissione di Perugia, con un poderoso esercito di alcune migliaia di armati si diresse in Toscana con l'intento di sconfiggere la lega tra Firenze e Siena che si opponeva al suo disegno di espansione nel territorio italiano. Una parte di quell' esrcito si accampò tra [[Cortona|Terontola]] ed [[Cortona|Ossaia]]; l' altra parte, dopo aver espugnato il castello, stabilì in Valiano una seconda base d' appoggio per le successive operazioni militari. I soldati di Ladislao rimasti per più di un anno nel territorio della Val di Chiana, senza riuscire ad ottenere una conquista significativa si distinsero unicamente per devastare i campi ricchi di messi e pronti per la mietitura. Le popolazioni oppresse per lungo tempo maledissero quell'esercito vandalico e ricordarono Ladislao come: ''Re Guastagrano.''<ref>G. B. Del Corto, ''Storia della Val di Chiana, Arezzo 1898, p.78.''</ref>Negli accampamenti ebbe luogo una trattativa segreta che permise a Ladislao di occupare Cortona e di imprigionare [[Luigi Casali]] ultimo signore di Cortona. La lunga permanenza in territorio nemico comminciò a produrre lo scontento anche nell' esercito di occupazone di Ladislao nel quale non appena giunsero a scadenza le [[condotte]] delle compagnie di ventura cominciarono a verificarsi numerose diserzioni. In data 8 agosto [[1410]] i Fiorentini riuscirono a riconquistare il castello di Valiano.
 
== Note ==