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Il clero cattolico si rifugiò nelle campagne. Sorsero degli edifici religiosi, eremi e monasteri in regioni discoste. In gran parte la popolazione ispano-romana rimase cristiana, la popolazione urbana diminuisce e le città si chiudono su se stesse.
Ma i visigoti devono fronteggiare epidemie, carestie e incursioni [[Franchi|franche]]. Tutto questo accompagnato da frequenti guerre fratricide per le successioni al trono. Un pretendente al trono di Toledo,Akhila, rifugiato a [[Ceuta]] ([[Marocco]]), ha la sventurata idea di assicurarsila vittoria sul suo nemico [[Roderico]]<ref>Nel [[709]] il barone [[Roderico]] scatena una guerra civile per usurpare il trono al re [[Witiza]], l'anno seguente alla morte del sovrano, i nobili eleggono re Roderico invece di [[Agila II|Agila]] il figlio di Witiza. Questi dopo un tentativo di insurrezione si rifugio nell'Africa del nord, da poco occupata dagli arabi e convertita all'[[Islam]]. Desideroso di vendetta si allea con gli arabi e nella primavera del [[711]] con un piccolo esercito (circa 12000 uomini, di cui 7000 erano berberi) guidato dal generale [[Tariq ibn Ziyad]], occupata dapprima la rocca di [[Gibilterra]], in seguito affronta in varie scaramucce i Visigoti. Il [[19 luglio]] vi fu la battaglia decisiva a [[Battaglia del Guadalete|Guadalete]] con la sconfitta dei Visigoti. Dopo la disfatta dell'esercito goto, con estrema facilità, gli arabi si impossessarono di tutta la penisola iberica.</ref> chiedendo l'aiuto delle truppe del [[Maghreb]] per cui nel [[711]], [[Tariq ibn Ziyad]] attraversa lo stretto che da allora è associato al suo nome<ref>Gibraltar = djebel Tariq, la rupe di Tariq.</ref>.
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