Bortigali: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 49:
=== Gli architravi ===
[[Immagine:Architrave.JPEG|250px|thumb|right|Un architrave aragonese del ‘600]]
Sono classificabili come finestre e portali tardo-gotici o “catalano-aragonesi”. Quelli censiti sono oltre ottanta, e si sa per certo che molti sono andati perduti negli anni. Gli studiosi definiscono spesso “aragonesi” questi portali e finestre, non per attribuirgli uno stile architettonico, ma per riferirsi alla loro origine storica. Gli Aragonesi, infatti, nel processo di consolidamento del loro potere in Sardegna, promossero una campagna di “colonizzazione” che includeva tutti i campi, da quello religioso a quello politico, da quello artistico a quello architettonico. Risulta che già subito dopo un anno dal loro sbarco in Sardegna (1323) essi chiamassero maestranze dalla Catalogna a dirigere i lavori di chiese e monumenti. Al loro seguito si riscontrò una notevole immigrazione di “picapedres”, che costituirono una vera e propria scuola di scalpellini-costruttori. Furono quasi sicuramente gli eredi sardi di questa scuola a continuare la tradizione della lavorazione della pietra nei periodi successivi, compreso quello in cui possono essere collocati gli architravi scolpiti a Bortigali, e cioè ‘500 – ‘600
Non è semplice assegnare uno stile unico a questi elementi architettonici. Molto spesso infatti compaiono assieme stili di epoche diverse: i “picapedras” locali continuano ad utilizzare ancora e soprattutto elementi del repertorio tardo-gotico introdotto dagli scalpellini catalani, ma li fondono con elementi rinascimentali, barocchi e di altri stili.
|