Discussione:Sbattezzo: differenze tra le versioni
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Quindi che assuma la responsabilità personale di tale affermazione anche chi collabora a questa enciclopedia ed è parte di tale imposizione sugli uomini liberi, invece di fare in modo di nascondere i fatti.---<b>—/</b><u><tt>[[Utente:Aryadeva|AryadevA]]</tt></u><b>\—|</b><tt>[[Discussioni_utente:Aryadeva|幻]]</tt><b>|</b> 19:58, 8 dic 2008 (CET)
== Potere economico e politico derivante dal battesimo ==
Risale al 1931 l'ultimo censimento ISTAT del numero di cattolici in Italia.
Da allora, questo dato, è stato considerato il numero dei battezzati.
Infatti, il pedobattesimo, non è solo un rito religioso, ma una vera e propria iscrizione (anche se la legge italiana vieta di iscrivere neonati a qualsiasi associazione)alla confessione religiosa denominata "Chiesa cattolica apostolica romana".
Stando al Catechismo della Chiesa cattolica (n. 1213), il battesimo è il mezzo «mediante il quale ci si libera dal peccato e, rigenerati come figli di Dio, si diventa membra di Cristo, ci si incorpora alla Chiesa e resi partecipi della sua missione». Come un bambino di pochi giorni possa essere reso partecipe della missione della Chiesa resta, ovviamente, un mistero della fede.
Il battesimo è un rito largamente estraneo alla narrazione evangelica: gli unici passi espliciti (Mt. 28,19, Mc 16,15) sono spesso considerati dagli studiosi come un’aggiunta posteriore; i passi di Gv. 3,22-26 sono contraddetti da Gv. 4,1. Gesù, pur battezzato da Giovanni, stando al Nuovo Testamento personalmente non battezzò mai nessuno, né tanto meno risulta siano mai stati battezzati gli apostoli.
La Chiesa cattolica, nel corso della sua storia, ha spesso abusato del battesimo per ottenere “conversioni forzate”, soprattutto nei confronti degli ebrei. Ancora oggi il Codice di diritto canonico, al canone 868, stabilisce questa assurda norma: «il bambino di genitori cattolici e persino di non cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro la volontà dei genitori»! Qualora si verificasse, i genitori dello sfortunato bambino potrebbero denunciare il battezzante per violazione dell’art. 30 della Costituzione.
Tale articolo stabilisce che «è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i propri figli». Attenzione, però: “istruire” non significa affatto “imporre”. Insegnare ai proprî figli la verità della religione cattolica non deve quindi avere come automatica conseguenza l’adesione vita natural durante alla Chiesa cattolica, così come insegnare ai proprî figli il gioco degli scacchi non deve comportare l’iscrizione vita natural durante al club degli scacchi. Questo infatti comporta il battesimo: il canone 96 del Codice di diritto canonico stabilisce infatti che «mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i diritti che ai cristiani, tenuta presente la loro condizione, sono propri, in quanto sono nella comunione ecclesiastica e purché non si frapponga una sanzione legittimamente inflitta». E questa condizione assume valore anche per la legge italiana…
I politici di ispirazione cattolica sono forti (di credere) di rappresentare la maggioranza della popolazione su un dato falso.
I finanziamenti alla chiesa da parte dello stato italiano sono calcolati su una bugia.
Per non parlare del fatto che la chiesa non ha più nulla di religioso da tempo immemorabile...
L'unico modo per dissociarsi da questo stato estero, che ingoia miliardi e discrimina chi ha voluto forzatamente nel proprio "gregge", è, appunto, lo sbattezzo, che elimina le conseguenze "civili" di questa iscrizione.
Basta una raccomandata AR:[http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf]
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