Necesse est multos timeat quem multi timent: differenze tra le versioni
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La frase, riportata da [[Ambrogio Teodosio Macrobio|Macrobio]] e attribuita a Laberio, cavaliere romano ed autore di satire, si ritiene fosse diretta a [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], che in quel periodo stava assumendo a [[Roma]] poteri dittatoriali: “[[Porro, quirites, libertatem perdimus]]... Necesse est multos timeat quem multi timent” (''Ormai, o quiriti, perdiamo la libertà! Però chi da molti è temuto deve per forza temere molti''). Laberio visse abbastanza per vedere confermata, con l'uccisione di Cesare da parte dei congiurati ([[Idi di marzo]] [[44 a.C.]]) la sua profezia!
== Voci correlate ==
*[[Locuzioni latine]]
{{Portale|lingua latina}}
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