Rivoluzione industriale in Inghilterra: differenze tra le versioni
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La storia economica contemporanea ammette che senza una rivoluzione agricola precedente e concomitante, l’Inghilterra non avrebbe vissuto la rivoluzione industriale. Infatti, l’aumento del reddito agricolo dato dall’incremento della produttività nell’agricoltura amplia gli sbocchi del mercato interno per i prodotti industriali. Inoltre, l’incremento produttivo agricolo libera forza lavoro a favore dell’industria e permette allo stesso tempo di fornire cibo ad una popolazione in crescita. Effetti di traino dallo sviluppo agricolo al settore industriale si hanno con l’aumento della domanda di utensili agricoli incrementando la domanda di ferro prodotto dall’industria metallurgica. Viceversa, l’espansione dell’industria tessile favorisce la produzione agricola di cotone e di lana.
La rivoluzione agricola inglese della seconda metà del [[XVIII secolo]] si è manifestata grazie a trasformazioni istituzionali come le recinzioni e innovazioni tecniche.
Fra il [[1700]] e il [[1810]], il Parlamento inglese ha emanato una serie di ''enclosures acts'' (leggi sulle recinzioni) che obbligavano a recintare campi, prati e terre comuni. L’[[Inghilterra]] possedeva innumerevoli piccoli proprietari terrieri (''yeomen'') i cui possedimenti erano piccoli e sparsi impedendo l’iniziativa privata. Infatti, in ogni parrocchia, le terre erano generalmente raggruppate in tre campi dei quali uno rimaneva a riposo. Le leggi sulle recinzioni ebbero come effetto la redistribuzione e l’aggregazione dei terreni ingrandendone l’estensione. I piccoli proprietari terrieri furono le prime vittime di queste leggi, in quanto furono spesso obbligati a vendere le loro terre non possedendo risorse sufficienti per effettuare le recinzioni. Anche i ''cottagers'', categoria di paesani più poveri non proprietari di terre, subirono conseguenze negative in quanto dipendevano principalmente dall’accesso alle terre comuni, destinate ora a scomparire. I ''cottagers'' possedevano solo alcuni animali e lavoravano a domicilio come tessitori. Piccoli proprietari terrieri e ''cottagers'' contribuirono
L’aumento della dimensione del singolo appezzamento di terra e la loro recinzione permisero un incremento della [[produttività]] agricola attraverso l’introduzione di nuove tecniche, generalmente definite con il termine ''[[Sistema di Norfolk]]'', dal nome della contea inglese dove, verso la metà del XVIII e sotto la spinta del pioniere [[Lord Townshend]], vennero applicate alle grandi proprietà terriere le principali innovazioni tecniche: drenaggio del suolo, spargimento di concime animale, [[Rotazione delle colture|rotazione delle terre]] sopprimendo i terreni lasciati a riposo. Altri pionieri furono [[Coke de Holkam]] (perfezionamento dell’aratro), Bakewell (miglioramenti nell’allevamento) e [[Arthur Young]] (diffusione delle nuove tecniche agricole).
La [[produttività]] del lavoro agricolo aumento del 90% fra il [[1700]] e il [[1800]], mentre la [[popolazione attiva]] nell’agricoltura passò dal 70% al 37%.
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