Moritz Cantor: differenze tra le versioni

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[[Image:Moritz_Benedikt_Cantor.jpg|thumb|Moritz Benedikt Cantor.]]
'''Moritz Benedikt Cantor''' ([[Mannheim]], Germania, 23 agosto 1829 - [[Heidelberg]], Germania, 10 aprile 1920), fu il primo professore di [[storia della matematica ]] della [[Germania]]. E'Ha inoltre il merito statodi fondatore, nel XIX secolo, di molte riviste a carattere scientifico.
 
== Vita ==
Nato in una famiglia di emigranti portoghesi che si era stabilita in Olanda, Moritz Cantor era così fragile di salute che non era in grado di frequentare la scuola e i suoi genitori decisero di provvedere in casa alla sua formazione.
In ogni caso riuscì a raggiungere un livello di istruzione tale da essere ammesso alla Scuola Superiore di Mannheim con un anno di anticipo. Nel 1848 iniziò a frequentare l'[[Università di Heidelberg]] per passare poi all'[[Università di Gottinga]], dove seguì i corsi di [[Gauss]] e [[Wilhelm Eduard Weber]]. Nella stessa università, [[Moritz Abraham Stern]] (1807-1894) risvegliò in lui un grande interesse per la ricerca storica.
 
Dopo la sua tesi di dottorato presso l'Università di Heidelberg (1851), per ascoltare le conferenze di [[Johann Peter Gustav Lejeune Dirichlet|Lejeune-Dirichlet]], si trasferì a Berlino, dove seguì anche i corsi di [[Jakob Steiner]]. Nel 1853 tornò ad Heidelberg dove ottenne il titolo di "privatdozent" con una tesi di abilitazione dal titolo "Principi di base di aritmetica (" Grundzüge einer arithmetik-elementare"). Nel 1860 iniziò a insegnare storia della matematica e nel 1863, divenne un professore associato.
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== Opere ==
 
Moritz Cantor è stato uno dei fondatori della rivista "Kritische Zeitschrift für Chemie, Physik und Mathematik". Nel 1859 divenne insieme ad [[Oskar Schlömilch]] editore di "Zeitschrift für Mathematik und Physik". La sua passione per la storia della scienza fu tale che nel 1877, venne pubblicato un supplemento alla rivista con il titolo di "Abhandlungen zur Geschichte der Mathematik" ( "Contributi alla Storia della Matematica").
 
La sua prima pubblicazione , "Über ein Weniger Gebräuchliches Coordinaten-System," (1851), non aveva dato nessun segnale del fatto che la storia delle scienze esatte sarebbe stata cosi presto arricchita da un capolavoro di scrittura come quello che poi lui stesso fece.