Gustaf Mauritz Armfelt: differenze tra le versioni
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La politica accentratrice di poteri di Gustavo III era fonte di scontento tra la nobiltà svedese che vedendo lese le sue prerogative cominciò a prendere le distanze dal re. Il 13 febbraio 1792 Gustavo III cade vittima di un attentato durante un ballo in maschera morendo 13 giorni dopo. Prima di morire dispose nel suo testamento che Armfelt, che si era sempre mantenuto fedele al re, facesse parte del consiglio provvisorio di reggenza e assumesse la carica di Governatore Generale di Stoccolma. Gli affidò anche la cura del figlio quattordicenne Gustavo Adolfo. Alla morte di Gustavo III, data la minore età dell'erede al trono, assunse la reggenza il fratello di Gustavo III Carlo di Sodermanland. I nemici che Armfelt aveva fra la nobiltà antigustaviana fecero pressioni su Carlo perché Armfelt fosse allontanato dai posti di potere fu perciò nominato ambasciatore a Napoli. Il 1 settembre 1792 Armfelt partì per Napoli e assunse le sue funzioni presso la corte di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]].
Contrariato dalla situazione politica in Svezia e considerandosi ingiustamente perseguitato si mise in corrispondenza con la sua amante Magdalena e alcuni amici fidati. Il contenuto delle lettere era molto compromettente per lui e i suoi confidenti. Scrisse anche a [[Caterina II di Russia|Caterina II di Russia]] per convincerla dell'opportunità di organizzare azioni militari per provocare un cambiamento del governo a favore dei gustaviani. Questa corrispondenza fu sequestrata e nel 1793 il Reggente incaricò alcune spie di sorvegliare Armfelt e di trovare prove del suo complotto. Le prove furono trovate e fu inviato a Napoli un ufficiale col compito di arrestarlo. Ferdinando IV negò l'estradizione e aiutò Armfelt a fuggire in Russia dove Caterina II gli concesse asilo a Kaluga sotto l'identità del "farmacista Brandt", cittadino svizzero. Vi restò tre anni e mezzo assieme alla sua famiglia. In Svezia Armfelt fu processato in contumacia e il 22 luglio 1794 fu condannato alla confisca dei beni, alla perdita dei titoli e alla pena di morte come traditore; I suoi confidenti furono condannati a morte, ma per alcuni la condanna fu commutata e Magdalena Rudenschold scontò due anni di carcere oltre l'umiliazione di essere trascinata in catene sulla piazza principale di Stoccolma additata come l'amante di un traditore.
Nel settembre 1797 Armfelt lasciò Kaluga e soggiornò in vari luoghi con la sua famiglia, specialmente Berlino e Dresda. La sua stretta amicizia con il Duca di Curlandia [[Peter Biron|Peter von Biron]] lo portò a soggiornare in vari castelli fra [[Slesia]] e [[Boemia]] dove ebbe una relazione con la giovane figlia del Duca, principessa Wilhelmine di Sagan, dalla quale ebbe due figlie: Gustava Wilhelmina Charlotta (nata 1798) e Adelaide Gustava Aspasie (nata 1801).
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