Angioplastica: differenze tra le versioni
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Si chiama invece PCI facilitata (facilitated PCI) l’angioplastica programmata eseguita a seguito del trattamento di fibrinolisi, così da minimizzare l’impatto dell’eventuale ritardo tra i sintomi e l’inizio della procedura. La PCI facilitata non viene attualmente raccomandata dall’ESC in quanto negli studi clinici randomizzati non è stato dimostrato, almeno fino ad ora, nessun particolare beneficio rispetto all’agioplastica primaria.
La PCI di salvataggio (rescue PCI), infine, è l’angioplastica effettuata, sempre in caso di [[infarto miocardico acuto]], per sopperire al fallimento della fibrinolisi, che non è stata sufficiente a disostruire l’arteria.
Oltre ai diversi trattamenti [[coagulazione del sangue|antipiastrinici]] e [[coagulazione del sangue|antitrombotici]] a sostegno delle procedure effettuate, esistono dei dispositivi collaterali che hanno lo scopo di migliorare la riperfusione (riapertura dei vasi e conseguente passaggio di sangue in tutti i vasi) del muscolo cardiaco in caso di infarto acuto. Tra questi sempre più importanza ricoprono i dispositivi di [[trombo-aspirazione
== Collegamenti ==
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