OpenURL: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
OpenUrl
 
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
'''OpenUrl''' è un protocollo per lo scambio di metadati finalizzato alla gestione di servizi di linking contestualizzato (''context-sensitive''). Lo schema OpenUrl è stato messo a punto tra il 1998 e il 2000 presso l'Università di Ghent (Belgio), con lo scopo di favorire i collegamenti citazionali (''reference linking'') in ambiente informativo accademico su web. Nel frattempo, OpenUrl è diventato lo standard ANSI/NISO Z.39.88-2004 e dalla prima versione 0.1 è arrivato alla versione aggiornata 1.0, che supporta diversi schemi di metadati (tra cui [[XML]] e [[Dublin Core]]) ed è stato allargato alla descrizione di una maggiore varietà di formati.
 
Nato per risolvere lo spinoso problema della 'copia migliore', il sistema OpenUrl consiste - semplificando - nell'invio di [[metadati]] relativi alla risorsa identificata da un collegamento da parte del sistema informativo (ovvero ''information provider'': una banca dati, un ''[[open archive]]'', un aggregatore, un editore, il servizio [[CrossRef]]) che la ospita al ''client'' che ha attivato il collegamento. (moltoMolto spesso sarà il server di una istituzione accademica)., Questoma in linguaggio tecnico si parla in generale di ''clientservice component'', ovvero dell'apparato che deve essereerogare unil servizio informativo all'utente. I server in grado di tipoelaborare particolare,lo chiamatoschema OpenUrl sono chiamati ''resolver'' (o ''link resolver'', ''link server''),: allinterpretano i metadati dell'internoOpenUrl delche qualericevono, sonoli mettono in conservaterelazione tuttecon le informazioni sulla disponibilità del materiale da parte dell'istituzione, nonchéquindi producono i link alle risorse appropriate.
 
In pratica, sulla base dell'identificazione della fonte del collegamento e dei metadati descrittivi associati, il ''link server'' è in grado di accertare quali sono i diversi accessi disponibili per quella risorsa, per poi sottoporli tutti all'utente, che effettuerà la sua scelta in base alle proprie esigenze. Facciamo un esempio. Se da casa mia, consultando un articolo ''on line'' incontro un riferimento bibliografico a un altro articolo di mio interesse, sotto forma di collegamento, cliccando sul link mi ritrovo collegato al sito - poniamo - di un editore ''toll access'' (ovvero a pagamento). Se compio la medesima operazione dalla postazione di una biblioteca alla quale sono iscritto, che fornisce il servizio OpenUrl, mi si apre una scheda che mi propone tutte le alternative di accesso cui la biblioteca è abilitata: