Corona solare: differenze tra le versioni
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Si estende per centinaia di migliaia di chilometri ed è visibile, assieme alla [[cromosfera]], durante le [[eclisse solare|eclissi solari]] totali, o con l'ausilio di un apposito strumento, il [[coronografo]].<br/>
È formata da gas (soprattutto [[idrogeno]]) e vapori provenienti dagli strati sottostanti dell'atmosfera solare. Essendo estremamente calda (fino a milioni di gradi [[celsius]]), la materia in essa contenuta è sotto forma di [[plasma (fisica)|plasma]]<ref>{{cite web|url=http://www.bo.astro.it/universo/venere/Sole-Pianeti/sun/corona.htm| title=La corona solare| publisher=consultato il 17/03/2009}}</ref>.
Il motivo della sua normale invisibilità è che è estremamente tenue. Il meccanismo che la riscalda non è perfettamente compreso, ma una parte rilevante è sicuramente giocata dal [[campo magnetico]] solare.
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[[Immagine:Solar-CME.gif|thumb|220px|left|CME solare. Fonte [[NASA]]]]
La corona solare è molto più calda (di una fattore 200) della superficie visibile del Sole: la temperatura media della [[fotosfera]] è di 5800 [[Kelvin|K]], mentre la corona ha una temperatura di 3 milioni di [[Kelvin|K]]<ref>{{cite web|url=http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761559829/Corona_solare.html|title=MSN Encarta|publisher=consultato il 17/03/2009}}</ref>. Tuttavia essa è 10<sup>−12</sup> meno densa della fotosfera e produce un milionesimo della luce visibile. La corona è separata dalla fotosfera dalla [[cromosfera]]. Il meccanismo esatto di riscaldamento è un tema di dibattito scientifico, ma le principali ipotesi includono l'induzione del [[campo magnetico]] solare<ref>{{cite web|url=http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Il_calore_della_corona_solare/1287605|title= articolo su Le Scienze|publisher=consultato il 17/03/2009}}</ref> e le onde di pressione sonica (l'ultima possibilità è meno probabile ora che si è scoperta la presenza di corone nelle stelle primordiali). La corona è dispersa dal [[vento solare]] nelle sue estremità.
Essa non è equivalentemente distribuita attorno alla superficie: durante i periodi di quiete è approssimativamente confinata nelle regioni equatoriali, con "buchi" nelle regioni polari, mentre durante i periodi di attività solare essa è distribuita attorno all'equatore e ai poli ed è maggiormente presente nelle aree di attività delle [[Macchia solare|macchie solari]].
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Questa teoria fu sostenuta da [[Eugene Parker]] negli anni ottanta, ma è ancora controversa. In particolare, i telescopi TRACE e SOHO/EIT sono in grado di osservare singoli microflare come piccole luminosità nella luce [[ultravioletto|ultravioletta]], e ne sono stati rilevati troppo pochi per giustificare l'energia della corona. Una porzione di essa potrebbe essere sotto forma di onde, o da un processo di riconnessione magnetico talmente graduale da fornire energia in modo continuativo e non essere rilevato dai telescopi. Attualmente si stanno effettuando delle ricerche su varianti di questa teoria come ipotesi su altre cause di stress del campo magnetico o di produzione di energia.
== Note ==
<references />
{{Sole}}
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