Palagianello: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 167:
====Natura giuridica del terreno====
Dopo la breve e necessaria premessa di carattere storico è opportuno che tutti sappiano che il suolo su cui insisteva e sul quale è sorto il nuovo Santuario non faceva, né è parte, delle terre ex feudali che furono soggette alla divisione in massa.
Quel suolo insiste su terre di demanio civico comunale( ), precisamente su quello denominato Parco del Casale che, dopo la legge abolitiva della feudalità, fu restituito ai cittadini di Palagianello, giusta Sentenza della Commissione Feudale del 20 giugno 1810, ossia in epoca precedente ed al di fuori del procedimento di divisione in massa dei territori ex feudali.
Non è il caso in questa sede di descrivere le vicende e le faccende dei demani civici di Palagianello( ), tuttavia è opportuno evidenziare che già agli inizi del ‘900, in sede di formazione del nuovo catasto terreni il suolo su cui insiste il Santuario, Antico e Nuovo, venne riportato al foglio di mappa n. 4:
 
• .part. 93, sub 1, a nome dell’Amministrazione Fondo Culto-Livellario al Comune di Palagianello, per la parte della “Cappella” che era scavata in grotta;
• la parte costruita venne indicata, sia in catasto sia in pianta, con la lettera “A” per una superficie di 92 mq, sotto il nome di Fabbricato per il Culto;
 
E' opportuno evidenziare una circostanza, ovverosia che tra le annotazioni del catasto è riportata la nota che il possesso della particella 93 veniva contestato all’Amministrazione del Fondo Culto dal sig. Gennaro Trisolini.
Leggendo gli atti delle tre verifiche demaniali effettuate tra il 1911 ed il 1958, anche se non chiaramente riportato, si può affermare che sia il sottosuolo (grotta) ricadente nella particella 93/1 del foglio di mappa n. 4 sia il suolo individuato nella mappa con la lettera “A”, derivato dalla vecchia strada vicinale Precipizio-Serrapizzuta, sono da considerarsi occupazione.