Cometa: differenze tra le versioni
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Poiché le orbite percorse portano le comete in prossimità dei [[gigante gassoso|giganti gassosi]], esse sono soggette ad ulteriori perturbazioni gravitazionali. Le comete di corto periodo mostrano la tendenza di regolarizzare il proprio afelio e portarlo a coincidere con il raggio orbitale di uno dei pianeti giganti; un chiaro esempio di questo fenomeno è l'esistenza della famiglia cometaria di Giove. È chiaro inoltre che anche le orbite delle comete proveninti dalla nube di Oort possono essere fortemente alterate dall'incontro con un gigante gassoso. Giove è la principale fonte di perturbazioni, possedendo una massa quasi doppia rispetto a tutti gli altri pianeti messi assieme, oltre al fatto che è anche il pianeta gigante che completa la propria orbita più rapidamente. Queste perturbazioni possono trasferire a volte comete di lungo periodo su orbite con periodi orbitali più brevi (la Cometa di Halley ne è un esempio).
È interessante osservare che l'orbita che viene determinata per una cometa è un'[[orbita osculatrice]], che non tiene conto delle perturbazioni gravitazionali e non a cui può essere soggetta la cometa. Un esempio ne è il fatto che le orbite delle comete di corto periodo rivelano piccole variazioni dei [[parametri orbitali]] ad ogni transito. Ancora più significativo è quanto accade per le comete di lungo periodo. Per molte di esse viene calcolata un'orbita parabolica o iperbolica considerando la massa del Sole concentrata nel suo centro; se però l'orbita viene calcolata quando la cometa è oltre l'orbita di Nettuno ed assegnando all'attrattore principale la massa presente nelle regioni più interne del Sistema solare concentrata nel [[centro di massa]] del Sistema solare (prevalentemente del sistema composto dal Sole e da Giove), allora la stessa orbita risulta ellittica.<ref name=Britannica/> La maggior parte della comete paraboliche ed iperboliche appartengono quindi al Sistema solare. Una cometa proveniente dallo spazio interstellare dovrebbe invece essere identificabile da un valore dell'[[
Alcune comete periodiche scoperte nel secolo scorso sono "perdute". Per alcune di esse, le osservazioni non permisero di determinare un'orbita con la precisione necessaria a predirne il ritorno. Di altre, invece, è stata osservata la frantumazione del nucleo. Quello che può essere stato il loro destino sarà descritto in una [[#Morte delle comete|sezione successiva]]. Tuttavia, occasionalemte una "nuova" cometa scoperta presenta parametri orbitali compatibili con una cometa perduta. Esempi ne sono le comete [[11P/Tempel-Swift-LINEAR]], scoperta nel [[1869]], perduta dopo il [[1908]] in seguito ad un incontro ravvicinato con Giove e riscoperta nel [[2001]] nell'ambito del programma automatizzato per la ricerca di asteroidi [[LINEAR]] del Lincoln Laboratory,<ref name="kronk">{{cita web |lingua=en |nome=Gary W. |cognome=Kronk |anno=2001–2005 |titolo=Periodic Comets |editore=Cometography.com |url=http://cometography.com/periodic_comets.html |accesso=2006-03-05}}</ref> e la [[206P/Barnard-Boattini]], scoperta nel [[1892]] grazie all'utilizzo della [[fotografia]], perduta per più di un secolo e riscoperta nel [[2008]] dall'astronomo italiano [[Andrea Boattini]].
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