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Gli interludi, per il loro carattere politicizzato e colto, erano indirizzati ad un pubblico ben preciso: sullo stesso stile, ma di argomento comico e leggero, si inserivano le [[farsa (teatro)|farse]], rappresentate nelle piazze per il popolo.<ref>{{en}} [http://www.imagi-nation.com/moonstruck/spectop006.html ''Moralities, Interludes and Farces of the Middle Ages''] di Martha Fletcher Bellinger, originariamente in Martha Fletcher Bellinger, ''A Short History of the Drama'', Henry Holt and Company, New York 1927, pp. 138-44.</ref>
 
Di derivazione medievale fu il [[masque (teatro)|masque]], [[genere teatrale]] nato in principio da un carnascialesco corteo di [[maschera|maschere]] che, accompagnate da musica, allietavano le serate dei nobili e trasformato poi in una vera e propria opera teatrale da [[Ben Jonson]], che vi costruì impianti drammaturgici tali da renderlo celebre autore di tali spettacoli.
 
==Il teatro elisabettiano==
{{Vedi anche|Teatro elisabettiano}}
Il [[teatro elisabettiano]] fu uno dei momenti di maggiore intensità del teatro inglese. Sotto questo nome si suole identificare la produzione teatrale collocata tradizionalmente fra il [[1558]] e il [[1625]], durante i regni dei sovrani britannici [[Elisabetta I d'Inghilterra]] e [[Giacomo I d'Inghilterra]]. Il termine, nella sua accezione di teatro rinascimentale inglese, si estende ai fenomeni teatrali fioriti nel periodo che va dalla [[Scisma anglicano|riforma anglicana]] alla chiusura dei teatri nel [[1642]], a causa del sopraggiungere della [[Rivoluzione inglese|Guerra Civile]], comprendendo quindi anche buona parte del regno di [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]].
La produzione del periodo successivo al [[1603]] (anno della morte della regina) è talvolta definita in modo distinto come il teatro dell'[[età giacobita]] (''jacobean'') e presenta caratteri differenti dal precedente, di cui è l'evoluzione.
 
Il teatro di tutto il periodo viene tradizionalmente associato a due grandi figure: la regina Elisabetta, da cui trae il nome, e il drammaturgo [[William Shakespeare]], massimo esponente di questo periodo e considerato tuttora uno dei maggiori autori teatrali a livello mondiale.
{{Vedi anche|Età elisabettiana}}
 
Sotto il regno di Elisabetta l'[[Inghilterra]] vide, nonostante gli attacchi dei [[puritanesimo|puritani]] che non gradivano l'arte teatrale poiché vi scorgevano i tratti dei attività ludiche che potessero allontanare i fedeli dal credo, una fioritura impressionante delle attività connesse allo spettacolo: l'associazionismo portò alla nascita di numerose [[compagnia teatrale|compagnie]] configurate come un organismo moderno con tanto di autore, attore e [[scenografo|scenografi]], che prendevano sovente il nome del nobile finanziatore ricevendone quindi una protezione più o meno ufficiale. Nacque la figura dell'[[impresario teatrale]], quando il teatro si configurò come una vera e propria attività commerciale: sorsero, nonostante le difficoltà del caso, [[teatro (architettura)|strutture teatrali]] debitrici nella forma e logistica delle vecchie sale dei nobili dove si svolgevano spettacoli di puro intrattenimento. Questi luoghi, chiamati ''playhouses'', erano aperti al [[spettatore|pubblico]] ed erano distanti, per rozzezza, dai raffinati teatri [[Europa|europei]] che stavano sorgendo nel resto del continente, il cui momento di massimo splendore fu rappresentato dalla concezione dello spazio del [[teatro all'italiana]].
 
La produzione teatrale scritta destinata ad un pubblico d'élite prese il nome di ''[[University Wits]]'' (tradotto, ingegni universitari), intendendo con questa una schiera di [[drammaturgo|drammaturghi]] che alzarono il livello medio della [[drammaturgia]] d'epoca, inserendovi riferimenti colti e attingendo alla propria cultura universitaria. Tra questi vanno ricordati [[John Lyly]], [[Thomas Lodge]], [[Christopher Marlowe]], [[Robert Greene]], [[Thomas Nashe]], [[George Peele]].<ref>{{en}} [http://internetshakespeare.uvic.ca/Library/SLT/drama/greene.html University Wits], dal sito dell'Internet Shakespeare Edition dell'Università di Victoria.</ref>
===William Shakespeare===
 
==Note==