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Giunto il genere del [[masque (teatro)|masque]] al momento del suo massimo splendore, acquisì fama e importanza nel campo teatrale il nome dello [[scenografo]] ed [[architetto]] [[Inigo Jones]], al quale di accreditano importanti innovazioni in campo scenico quali l'inserimento dell'[[arco di proscenio]], fino ad allora non utilizzato in Inghilterra, o lo studio e l'applicazione delle [[quinta (teatro)|quinte prospettiche]] sul [[palcoscenico]].
 
Dal punto di vista della produzione drammatica, oltre a Shakespeare agirono per le scene numerosi autori, alcuni dei quali di stampo profondamente classicheggiante quali [[Samuel Daniel]], [[William Alexander]], [[Fulke Greville]], [[Lord Brooke]] e [[William Alabaster]], che si rifacevano ai moduli tragici [[Seneca|senechiani]]<ref name= Masolino34>Masolino D'Amico. ''Storia del teatro inglese''. Newton & Compton, Roma 1995, pag. 34.</ref> e le cui opere, di rado rappresentate, erano destinate ad una cerchia elitaria distante dalle rumorose playhouses. Il gusto degli [[spettatore|spettatori]] si spostò pian piano sulla [[tragicommedia]], sebbene [[tragedia|tragedie]] e [[commedia|commedie]] furono ancora rappresentate fino alla chiusura dei teatri nel [[1660]] per volere dei puritani.
 
Di altro stampo erano gli autori di mestiere i quali, ad eccezione di [[Thomas Dekker (scrittore)|Thomas Dekker]], possedevano una buona cultura di base pur senza farne puro esercizio di stile: la loro produzione era quindi finalizzata essenzialmente alla rappresentazione. [[Francis Beaumont]] e [[John Fletcher]] lavorarono in alcuni drammi in coppia e Fletcher in particolare collaborò con Shakespeare nella stesura de ''[[I due nobili congiunti]]''. Sebbene Beaumont fosse più dotato di Fletcher<ref>Masolino D'Amico. ''Storia del teatro inglese''. Newton & Compton, Roma 1995, pag. 37.</ref> fu quest'ultimo ad assicurarsi larga fama presso i contemporanei.
 
Dall'apice del [[teatro elisabettiano]] si giunse poi ad un sostanziale inaridimento della [[drammaturgia]]<ref> Joseph Macleod. ''Storia del teatro britannico''. Sansoni, Firenze 1958, pag. 24.</ref>, sebbene vi siano autori che si siano ampiamente distinti nel loro lavoro. La ricerca di precise fonti sul loro lavoro è però difficile, anche a causa della distruzione di numerosi fonti storiche nell'[[Grande incendio di Londra|incendio di Londra]] del [[1666]].
[[George Chapman]] fu autore di varie commedie e tragedie di stampo ampolloso e stereotipato<ref name= Masolino34/> mentre [[John Marston]] lo fu di tragedie ideate per gruppi di fanciulli.
 
[[George Chapman]] fu autore di varie commedie e tragedie di stampo ampolloso e stereotipato<ref name= Masolino34/> mentre [[John Marston]] lo fu di tragedie ideate per gruppi di fanciulli. Della produzione di [[Thomas Heywood]] ci sono giunti 24 lavori di cui uno, ''A Woman Killed wirh Kindness'', si configura come [[dramma domestico]], mentre autore principalmente di ''city comedies'' fu [[Thomas Middleton]], la cui produzione è di difficile attribuzione per la elevata quantità di collaboratori di cui si serviva per completare le proprie opere.
 
==Note==