Lampada: differenze tra le versioni

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Nel [[Medioevo]] i lampadari vengono costruiti a foggia di [[cerchio]] o di [[corona]], altri a forma di [[croce]] disposta orizzontalmente. Lo [[stile gotico]] invece preferisce [[linee]] più semplici e strutture con fusto rigido e tanti bracci che si dipartono a uno o più ordini. Il materiale preferito per la costruzione dei lampadari in queste epoche è per l'appunto il [[ferro]] e tale predilizione continua fino al [[Rinascimento]], periodo nel quale il lampadario si arricchisce di materiali ornamentali, quali il [[vetro]], la [[porcellana]] o [[pietre]] dure.
 
== Le aplliqueapplique ==
Una variante dei lampadari piuttosto particolare è quella rappresentata dalle cosiddette applique. Queste possono essere definite come lampadari applicati al [[muro]], la cui origine è contemporanea a quella del lampadario centrale sospeso. Le fogge delle applique sono le più diverse, da quelle semplici e lineari rappresentate da una parte fissata al muro che sostiene il piattino che conterrà la [candela]] a quelle con due o più bracci.
La parte che permette di trasformare l'applique in un oggetto d'arredo di un certo valore è quella fissata al muro, poiché presenta una minore o maggiore cura nelle [[decorazioni]], rispecchiando lo stile dell'epoca nella quale è stata forgiata. L'uso di fissare i lampadari alle pareti si diffonde a partire dall'età [[barocca]], anche per il gusto puramente estetico di associare alla fonte principale di illuminazione ovvero al lampadario un elemento che ne riprendesse i motivi più rilevanti stilizzandoli.