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{{TOChidden}}
==Hotel California==
{{Canzone
|titolo= Hotel California
|autore= [[Don Felder]], [[Glenn Frey]] e [[Don Henley]]
|anno= [[1977]]
|genere= [[Rock]]
|stile=
|incisione= [[Hotel California (album)|Hotel California]]
|tempo=
|durata= 6 [[minuto|min]]: 08 [[secondo|sec]]
|esecuzioni= [[Bob Marley]], [[Marc Anthony]], [[NOFX]]
|pubblicazione= 22 febbraio 1976
}}
'''Hotel California''' è il titolo della canzone contenuta nell'omonimo album degli [[Eagles]], pubblicata come singolo agli inizi del 1977.
Scritta da [[Don Felder]], [[Don Henley]] e [[Glenn Frey]], é una delle canzoni più famose dell'era degli [[album oriented rock]].
Fu in cima alla classifica [[Billboard Hot 100]] per una settimana nel maggio del 1977.
==Storia e riconoscimenti==
"Hotel California" vinse il Grammy Award per il Singolo dell'Anno nel 1978.
La canzone é ben piazzata in molte classifiche di musica rock. La rivista [[Rolling Stone]], per esempio, l'ha descritta come la quarantanovesima canzone più bella di tutti i tempi. <ref>{{cite news
| title = The RS 500 Greatest Songs of All Time
| language = Inglese
| publisher = Rolling Stone
| url = http://www.rollingstone.com/news/coverstory/500songs}}</ref>
É anche una delle "500 canzoni della [[Rock and Roll Hall of Fame]] che hanno influenzato il Rock and Roll" (The Rock and Roll Hall of Fame's 500 Songs that Shaped Rock and Roll).
L'assolo di chitarra della canzone è classificato ottavo dalla rivista "Top 100 Guitar Solos".
Essendo una delle canzoni più conosciute del gruppo, "Hotel California" é diventata fin da subito il suo cavallo di battaglia.
Le esecuzioni del brano dal vivo sono state incise nel loro album "Eagles Live" del 1980 e in "Hell Freezes Over" del 1994, nel quale viene eseguita in versione acustica.
La canzone è stata inserita anche nel gioco in uscita prossimamente Guitar Hero World Tour {{Fact|Date=Maggio 2008}}.
==Interpretazioni==
Il testo della canzone descrive l'Hotel California come una struttura di gran lusso dove "you can check out any time you like but you can never leave", vale a dire "puoi guardare fuori quando vuoi ma non puoi mai andare via".
Apparentemente la canzone narra la storia di un viaggiatore stanco che rimane intrappolato in un albergo terrificante, che all'inizio sembrava invitante e accogliente.
La canzone generalmente è interpretata come un'[[allegoria]] dell'edonismo e dell'auto-distruzione dell'industria musicale della California del sud nella fine degli anni settanta; Don Helley l'ha definita "la nostra interpretazione della bella vita a Los Angeles" <ref>{{cite news
| title = Hotel California
| language = Inglese
| publisher = Rolling Stone
| url = http://www.rollingstone.com/news/story/6595894/hotel_california}}</ref> e in seguito ha replicato "é essenzialmente una canzone sull'oscura vulnerabilità del sogno americano, che é qualcosa che conosciamo bene". <ref>{{cite news
| title = The Long Run
| language = Inglese
| url = http://sixtyminutes.ninemsn.com.au/article.aspx?id=578854}}</ref>
La natura astratta della canzone ha spinto gli ascoltatori a fare su di essa delle proprie interpretazioni, che includono affermazioni, diffuse da voci in Internet, sui suoi aspetti satanici. Altre teorie dicevano che l'Hotel California fosse un manicomio, un vero Hotel gestito da cannibali o una [[metafora]] del cancro.
Tutte queste teorie sono state smentite dal gruppo.
Il termine "colitas", presente nella prima strofa della canzone, é un fiore che cresce nel deserto. Sia Don Henley che Don Felder hanno più volte dichiarato pubblicamente che le "colitas" sono "inebrianti fiori del deserto" {{fact|date=july 2008}}.
Altre voci presenti in Internet affermano che "Colitas" è un termine spagnolo che significa "piccole code", in riferimento ai germogli della [[Cannabis]].
La parola "steely", cioè "d'acciaio", nel testo (riferita ai coltelli), è uno scherzoso cenno al gruppo [[Steely Dan]], nella quale canzone ''Everything You Did'' è incluso il verso "Turn up the Eagles, the neighbors are listening", cioè "metti gli Eagles, i vicini stanno ascoltando".
==Riferimenti==
<references/>
</br>
----
</br>
== Is There Anybody Out There? ==
{{Canzone
|titolo= Is there anybody out there?
|autore= Pink Floyd
|anno= 1979
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|incisione= The Wall
|durata= 2:44
|traccia precedente = [[Hey You]]
|traccia successiva = [[Nobody Home]]
}}
“<b>Is there anybody out there?</b>” è una canzone perlopiù strumentale contenuta nell’album dei [[Pink Floyd]], [[The Wall]].
La prima metà della canzone trasmette lo stesso messaggio di [[Hey You]], cioè un segnale d’aiuto da Pink, mentre la seconda parte è del tutto strumentale.</br>
La parte interessante della canzone è proprio la seconda metà, un assolo di chitarra classica, che non fu David Gilmour ad eseguire.</br>
Infatti, egli ha dichiarato in alcune interviste di aver tentato di eseguirla molte volte, ma di non essere mai stato soddisfatto del risultato finale (“Sono riuscito a suonarla con un plettro di cuoio, ma non sono riuscita a suonarla correttamente con le dita”<ref> "Careful With That Axe", intervista con David Gilmour da Matt Resnicoff, rivista <i>Musician</i>, Agosto 1992</ref>).
Difatti fu il [[turnista]] di musica classica Ron di Blasi a suonare la chitarra classica.</br>
Il suono stridulo simile a quello di una sirena usato durante la canzone, è stato usato anche per un altro lavoro dei [[Pink Floyd]], [[Echoes]].
==Trama==
In questo punto della storia il protagonista dell’album, Pink, sta tentando di raggiungere qualcuno al di là del muro che ha costruito durante l’album.</br>
La domanda ripetuta più volte “Is there anybody out there?” (“C’è qualcuno lì fuori?”) fa pensare che non riceva alcuna risposta.
==Estratti televisivi==
Nella canzone sono presenti in sottofondo due estratti dai programmi televisivi <i>[[Gunsmoke]]</i> (dall’episodio intitolato “Fandango”, 1967) e <i>[[Gomer Pyle, U.S.M.C.]]</i> (dall’episodio intitolato “Gomer dice “hey” al presidente”, 1967).
==Esecutori==
*[[David Gilmour]] - voce di accompagnamento
*[[Roger Waters]] - Basso
*[[Richard Wright]] – sintetizzatore prophet-5
*[[Bob Ezrin]] - sintetizzatore
*[[Ron di Blasi]] – chitarra classica
==Note==
<div class="references-small">
<references/>
</div>
{{Pink Floyd}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Rock}}
----
==Hey You==
{{Canzone
|titolo= Hey You
|autore= Pink Floyd
|anno= 1979
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|incisione= The Wall
|durata= 4:41
|traccia precedente = [[Goodbye Cruel World]]
|traccia successiva = [[Is There Anybody Out There?]]
}}
'''Hey You''' è una canzone della band inglese [[Pink Floyd]] pubblicata nel [[1979]].
Fa parte del doppio album [[The Wall]] ed è la canzone che apre il secondo disco.
Non fu inserita nel film [[Pink Floyd The Wall]] per ragioni di spazio, ma una versione abbozzata del video è inclusa negli extra del [[DVD]] pubblicato in occasione del 25° anniversario dall’uscita dell’album.
Benché non sia nel film è una delle più famose canzoni della band.
==Composizione==
Hey You è una delle più note tra le canzoni in cui è usata una chitarra acustica accordata con la tecnica dell’hi-string (cioè la sesta corda, il mi grave, viene portato due ottave sopra, il la, il re ed il sol un’ottava sopra, mentre il si ed il mi cantino rimangono invariati).</br>
La canzone inizia con un assolo di chitarra acustica, arpeggiato, dopo poco entrano il basso, il [[sintetizzatore]], il canto e la batteria. Nel mezzo del brano viene eseguito un assolo di chitarra elettrica che esegue lo stesso tema di “[[Another Brick in the Wall]]”.
La seconda parte ha la stessa struttura della prima. Verso la metà del terzo minuto nella canzone viene introdotto un rumore metallico, simile a quello di un [[sonar]] presente anche in [[Echoes]].</br>
La canzone è ispirata al concetto per cui <i>The Wall</i> è stato concepito: esprimere la disperazione e la solitudine che un proprio pari può patire (che sia Pink, l’ascoltatore o entrambi)<ref>[http://www.songfacts.com/detail.php?id=5535 Hey You by Pink Floyd Songfacts], in Inglese</ref>.</br>
Inizialmente era intenzione degli autori inserire la canzone tra [[Comfortably Numb]] e [[The Show Must Go On]], e, infatti, nella [[demo]] dell’album è così.
==Trama==
Come nelle altre canzoni dell'album il punto di vista espresso nella canzone è quello del protagonista, Pink.</br>
Egli capisce di aver sbagliato a chiudersi in se stesso e tenta di recuperare qualche contatto con il mondo esterno.
Per quanto tenti, però, il muro impedisce che le sue richieste di aiuto vengano recepite, e più chiama, più il suo tono si carica di disperazione.</br>
La canzone rappresenta il punto di passaggio dall'isolamento dalla realtà del protagonista al momento in cui abbraccia il movimento fascista "The Warms" (in italiano "I Vermi") e ciò è confermato dal verso "...and the warms ate into his brain" ("...e i vermi gli avevano distrutto il cervello").</br>
Il significato della canzone (come quello di tutto l'album) potrebbe essere collegato alla vita di [[Syd Barrett]] uno dei membri fondatori della band, il quale, avendo abusato pesantemente di [[droghe]] nel corso della sua vita, aveva rischiato di perdere la salute mentale.
===Versione video===
Tra gli extra del DVD del film ''[[Pink Floyd The Wall]]'' pubblicato per il 25° anniversario dall'uscita dell'album, è stato inserito anche il video di Hey You. </br>
Il filmato inizia con Pink ([[Bob Geldof]]) che tenta disperatamente di uscire dal muro che ha appena finito di costruire; subito dopo la scena cambia, inquadrando i fan di Pink al suo concerto, che hanno facce pallide e smorte. Queste sono le persone che "stanno nel passaggio con i piedi stanchi ed un sorriso che si spegne" ("standing in the aisles with itchy feet and fading smiles") che Pink sta cercando di raggiungere al di là del muro.</br>
Nell'inquadratura successiva si vedono dei letti d'ospedale e, in quella seguente, due sedie vuote in una stanza bianca. Un Pink inerte appare sulla sedia di sinistra, mentre la moglie appare dopo poco, nuda, sulla sedia di destra. Dopo aver girato la testa per cercare lo sguardo del marito, che però rimane immobile, la donna scompare.
La scena cambia nel momento in cui inizia l'assolo di chitarra elettrica, mostrando sequenze che si alternano rapidamente.</br>
Si vedono persone che rovesciano e distruggono automobili e ragazzi che lanciano pietre, bastoni e [[molotov]] a volanti della polizia. Finito l'assolo la scena cambia. Di nuovo un frenetico susseguirsi di sequenze: una mano che tenta di rompere una finestra, una massa di vermi, un uomo su un letto di ospedale che viene sottoposto ad [[elettroshock]], una donna che urla, uno scontro tra i fan di Pink e la polizia.</br>
Il filmato finisce con la scena che lo ha aperto, Pink che tenta di uscire dal muro, ma che alla fine, stremato, si arrende.
==Esecutori==
*[[Roger Waters]] - voce;
*[[David Gilmour]] - chitarra acustica a 6 e a 12 corde, chitarra elettrica, voce, basso [[fretless]];
*[[Nick Mason]] - batteria;
*[[Richard Wright]] - tastiera, organo, sintetizzatore;
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Pink|Flyd|Hey|You|rare|nome=Filmato di Hey You}}
{{mvideo|The|proper|way|play|Hey|You|nome=Esempio di accordatura hi-string}}
{{Pink Floyd}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Rock}}
----
==In The Flesh?==
{{Canzone
|titolo= In the flesh?
|autore= Pink Floyd
|anno= 1979
|genere= [[Progressive Rock]]/[[Hard Rock]]
|incisione= The Wall
|durata= 3:19
|traccia successiva = [[The thin ice]]
}}
'''In The Flesh?''' è una canzone della band inglese Pink Floyd, pubblicata nel 1979. É la prima canzone del doppio album ''[[The Wall]]''.</br>
Il titolo, che in italiano significa "di persona?", è riferito al tour ''In the flesh'' che la [[band]] fece nel 1977, durante il quale [[Roger Waters]], in un attacco d'ira, sputò ad un fan che cercava di scavalcare le transenne che separavano il pubblico dal palco (in alcune interviste Waters ha dichiarato che fu proprio quell'episodio ad ispirare la creazione dell'album [[The Wall]])<ref>[http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/article680932.ece?token=null&offset=5&page=1 Intervista del Time a Roger Waters], in Inglese.</ref>
==Composizione==
Il brano è aperto da un fievole coro di voci bianche che intona la melodia ripresa in Outside the Wall, brano che di fatto chiude l'album e che si riallaccia ad ''In the Flesh?''. Durante il primo secondo della canzone si sente la voce di Waters che recita: "...we came in?", chiudendo la frase iniziata alla fine dell'ultima traccia dell'album con "Isn't This Where...", componendo la frase "Non è qui che abbiamo cominciato?" e rendendo, di fatto, l'album privo di un vero inizio o di una vera fine.<br />
La melodia che apre la canzone viene improvvisamente eclissata dal violento ingresso di una chitarra elettrica, un organo [[distorto]] e una batteria. Ad 1 minuto e 36 secondi circa dall'inizio della canzone entra la voce di [[Roger Waters|Waters]]. Dopo la parte cantata, che dura 38 secondi, la canzone riprende il forte tono con cui è cominciata e si sentono alcune indicazioni sulla regia dello spettacolo. Poco prima della fine del brano si sente il rumore di una [[Bombardamento in picchiata|picchiata]] di uno [[Junkers Ju 87 Stuka|Stuka]]. Il suono che chiude la canzone (e che apre la seguente) è un bambino che piange.
==Trama==
Come le altre canzoni nell'album, ''In the flesh?'' narra una parte della storia di Pink, il protagonista. La canzone rappresenta l'inizio dello show e le indicazioni che si sentono alla fine del brano indicano che ''Pink'' sta per cominciare a raccontare la storia della costruzione del "muro". Nel testo di questo brano afferma che malgrado il suo aspetto esteriore, per capire veramente chi è bisogna "farsi strada con le unghie" attraverso la sua maschera ("claw your way trough this disguise"). Il suono della [[Bombardamento in picchiata|picchiata]] di uno [[Junkers Ju 87 Stuka|Stuka]], inoltre, informa l'ascoltatore (anche se non in modo esplicito) della morte del padre di Pink.<br />
Il suono del bambino che piange alla fine della canzone indica, molto probabilmente, la nascita di Pink.
==Esecuzioni dal vivo==
Durante il primo tour per pubblicizzare ''The Wall'' la canzone veniva eseguite da alcuni musicisti che indossavano maschere che li facevano sembrare i veri membri dei Pink Floyd. Ciò si riferisce sia al titolo della canzone ("Di persona?") sia ai versi <i>Ditemi c'è qualcosa che delude voi raggi di sole</i> (riferito al pubblico) <i>non è questo che aspettavate di vedere?</i> ("Tell me, is something eluding you sunshine? Is this not what you expected to see?").
==Versione video==
L'inizio del filmato mostra Pink seduto in una camera d'albergo, con lo sguardo assorto, mentre una persona cerca di aprire la porta, che, però, è chiusa con la catenella. Questo fatto fa tornare alla mente del protagonista una scena di una gran quantità di ragazzi che, per vedere il suo spettacolo, sfonda i cancelli che portano all'arena dove si deve esibire. Le immagini dei ragazzi che corrono, calpestando chi cade, vengono alternate ad immagini di soldati in fuga durante un bombardamento.<br />
Alla fine di queste sequenze, che durano circa 1 minuto e 40 secondi, la scena cambia: Pink sale sul palco e comincia a cantare.<br />
La scena che conclude il filmato è la [[Bombardamento in picchiata|picchiata]] di uno [[Junkers Ju 87 Stuka]] su un accampamento militare inglese, che sta a significare la morte del padre di Pink in guerra.
==Indicazioni finali==
Come scritto [[In the Flesh?#Composizione|sopra]] nei secondi finali della canzone si sente la voce di Waters che indica le seguenti indicazioni sulla regia dello spettacolo:<br/>
<br/>
<i>Luci!<br/>
Via agli effetti sonori!<br/>
Azione!<br/>
Ghiaccio secco!<br/>
Scaricaglielo addosso!<br/>
Scaricaglielo addosso!</i><br/>
</br>
Nell'album dal vivo [[Is There Anybody Out There?: The Wall Live 1980-1981]] le indicazioni sono leggermente differenti:
<br/>
<i>Luci!<br/>
Via agli effetti sonori!<br/>
Scaricaglielo addosso!<br/>
Scaricaglielo addosso!<br/></i>
==Esecutori==
*[[David Gilmour]] - chitarre <ref name="history">Comfortably Numb - A Hostory of "The Wall", di Vernon Flitch e Richard Mahon, 2006, p. 71</ref>
*[[Nick Mason]] - batteria<ref name="history"/>
*[[Roger Waters]] - voce<ref name="history"/>, basso<ref name="history"/>, [[VCS3]]<ref name="history"/>
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - sintetizzatore<ref name="history"/>
*[[Freddie Mandell]] - organo hammond<ref name="history"/>
*[[Joe Chemay]] - corista<ref name="history"/>
*[[Stan Farber]] - corista<ref name="history"/>
*[[Jim Haas]] - corista<ref name="history"/>
*[[Bruce Johnston]] - corista<ref name="history"/>
*[[John Joyce (musicista)|John Joyce]] - corista<ref name="history"/>
*[[Toni Tennille]] - corista<ref name="history"/>
==Riferimenti==
* Vernon Flitch. The Pink Floyd Encyclopedia (3^ edizione), 2005. ISBN 1-894959-24-8
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Floyd|In|The|Flesh|?|nome=Esecuzione dal vivo di "In The Flesh?"}}
{{Pink Floyd}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Rock}}
[[de:In the Flesh?]]
[[en:In the Flesh?]]
[[fr:In the Flesh?]]
[[nn:In the Flesh?]]
[[pl:In the Flesh?]]
[[sr:In the Flesh?]]
----
{{Canzone
|titolo= The Thin Ice
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|incisione= [[The Wall]]
|durata= 2:31
|traccia precedente = [[In the Flesh?]]
|traccia successiva = [[Another Brick in the Wall Parte I]]
}}
'''''The Thin Ice''''' è una canzone della band inglese [[Pink Floyd]], pubblicata nel [[1979]].
==Composizione==
La canzone dura circa 2 minuti e 31 secondi. Il primo suono che si sente è quello di un bambino che piange (iniziato al termine della canzone [[In the Flesh?]]), che dura circa sei secondi. Dopo poco entra la voce di
[[David Gilmour]], che ha un tono dolce e gentile.<br/>
Dopo circa 56 secondi la parte cantata da [[David Gilmour|Gilmour]] termina ed entra la voce di [[Roger Waters]], che ha un tono aspro e cinico. La parte cantata da [[Roger Waters|Waters]] dura circa 49 secondi, dopodiché comincia un lungo e sonoro assolo di chitarra.
==Trama==
Come le altre canzoni nell'album, ''The thin ice'' narra una parte della storia di Pink, il protagonista. In questo brano si narrano i primi anni di vita di Pink, quando non era ancora abbastanza grande per capire cosa era successo al padre. Il "ghiaccio sottile" ("thin ice") rappresenta il breve e delicato periodo d'innocenza che tutte le persone hanno nella vita, prima che comincino a capire ciò che succede nel mondo che li circonda.
In particolare il testo del terzo e del quarto verso {{quote|''Trascinandoti dietro il silenzioso rimprovero <nowiki>|</nowiki> di un milione di occhi bagnati di lacrime''}} è una metafora veramente toccante che indica come le azioni che vengono fatte nel presente (nel caso di Pink la guerra) influiscano psicologicamente e/o spiritualmente anche sulle generazioni future.
==Versione video==
Il video si apre con delle scene di militari in un accampamento che trasportano nell'ospedale del campo alcuni soldati morti o feriti gravemente; nella scena successiva si vedono dei militari in marcia.<br/>
Lo scenario cambia non appena entra la voce di [[Roger Waters|Waters]]: viene inquadrata la camera d'albergo in cui alloggia Pink, vuota, e il protagonista che galleggia in una piscina. All'inizio dell'assolo di chitarra Pink comincia a dimenarsi nell'acqua, che lui vede come se fosse sangue. Nell'immagine che chiude il video si vede Pink immobile in una piscina di sangue.
==Esecutori==
*[[David Gilmour]] - voce, chitarre, sintetizzatore Prophet-5<ref name="history">Fitch, Vernon and Mahon, Richard, Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981, 2006, p.72</ref>;</br>
*[[Roger Waters]] - voce, basso<ref name="history"/>;</br>
*[[Nick Mason]] - batteria<ref name="history"/>;</br>
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - organo, pianoforte<ref name="history"/>.
==Riferimenti==
*Fitch, Vernon. The Pink Floyd Encyclopedia (3rd edition), 2005. ISBN 1-894959-24-8
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Floyd|The|Thin|Ice|nome=Fimato di "The thin ice"}}
== Another Brick in The Wall ==
{{Canzone
|titolo= Another Brick in the Wall (parti I, II, III)
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|incisione= [[The Wall]]
|editore= [[Harvest Records]] (UK), [[Columbia Records]](US), [[Capitol Records]](US), [[Bob Ezrin]], [[David Gilmour]] e [[Roger Waters]]
|traccia precedente = "[[The Thin Ice]]"<br /><small>(2 del disco 1)</small><br /><small>----</small><br />"[[The Happiest Days of Our Lives]]"<br /><small>(4 del disco 1)</small><br /><small>----</small><br />"[[Don't Leave Me Now (Pink Floyd)|Don't Leave Me Now]]"<br /><small>(11 del disco 1)</small>
|traccia successiva = "[[The Happiest Days of Our Lives]]"<br /><small>(4 del disco 1)</small><br /><small>----</small><br />"[[Mother (Pink Floyd)|Mother]]"<br /><small>(6 del disco 1)</small><br /><small>----</small><br />"[[Goodbye Cruel World (Pink Floyd)|Goodbye Cruel World]]"<br /><small>(13 del discoo 1)</small>
}}
"'''Another Brick in the Wall'''" è il titolo della canzone, suddivisa in '''parte I''', '''parte II''' e '''parte III''', contenuta nell'album ''[[The Wall]]'', pubblicato nel [[1979]] dai [[Pink Floyd]]. Tutte le parti della canzone furono scritte dal bassista e voce del gruppo [[Roger Waters]].<br/>
Tutte e tre le parti hanno simile, se non uguale, tema musicale e struttura lirica ed ognuna ha toni più forti e rabbiosi di quella che la precede, dalla tristezza della prima parte, al messaggio di protesta della seconda, fino alla rabbia ed alla disperazione della terza.
== Parte I ==
===Composizione===
La canzone ha un tono tranquillo e pacato, eccetto un breve, ma chiaro, aumento del tono della voce verso la fine della parte cantata del brano, al termine della quale inizia un lungo e sottomesso assolo di chitarra elettrica.
===Trama===
Seguendo ciò che viene raccontato nella canzone [[The Thin Ice]], Pink, il protagonista, cresce e capisce che il padre è morto in guerra. Questo lo distrugge moralmente e fa sì che cominci a costruire "The Wall", vale a dire "Il Muro".
===Versione video===
Nella scena che apre il filmato si vede la madre di Pink che prega in una chiesa, mentre il figlio, ancora ignaro di ciò che è accaduto al padre, gioca con un areoplano giocattolo. Dopodiché Pink viene portato dalla madre in un parco giochi, dove lo lascia per andare a fare compere. Nel parco giochi Pink incontra un uomo che pensa essere suo padre. L'uomo lo aiuta a salire su una giostra, ma, quando si allontana con il figlio, Pink lo segue e tenta di prenderlo per mano. Viene respinto più volte e, alla fine, si siede su un'altalena.
==Parte II==
La parte II di "Another brick in The Wall" è una canzone di protesta contro la rigida istruzione in generale,<ref>[http://www.statenews.com/article.phtml?pk=17292 The State News: 'Wall' a perfect mix of rock, film, in Inglese]</ref> e in particolare contro i [[collegio scolastico|collegi scolastici]], cosa che ha portato alla censura del brano in Sud Africa <ref name=censura>[http://digilander.libero.it/mrpinky/the_wall_aus.htm Censura su "Another Brick in the Wall parte II], in Italiano; [http://www.dprp.net/proghistory/index.php?i=1979_012 Censura su "Another Brick in the Wall parte II], in Inglese</ref>.<br/>
Il brano fu rilasciato anche come singolo nel [[1979]] e conquistò la cima delle classifiche in [[Gran Bretagna]], negli [[Stati Uniti]],nella [[Germania ovest|Germania dell'Ovest]] e in molti altri paesi.<br/>
Per questo brano, inoltre, i [[Pink Floyd]] ricevettero una candidatura al [[Grammy]] per la Migliore Esecuzione di un Duo o un Gruppo Rock, ma persero contro "Against the Wind" di [[Bob Seger]]. Inoltre il brano è classificato al 375 posto nella [[Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone]]<ref>[[Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone]], in Italiano</ref>.<br/>
Nel 1980 la canzone fu adottata come inno dagli studenti neri durante la rivolta di ''Elsie's River'', in [[Sud Africa]], per protestare contro la propaganda raziale. Il 2 maggio dello stesso anno la canzone fu censurata in quello stato<ref name=censura></ref>.
===Composizione===
Nell'album ''[[The Wall]]'', "Another brick in the Wall, parte II" forma un tuttuno con la traccia precedente "[[The Happiest Days of Our Lives]]", collegata ad essa con un urlo di [[Roger Waters|Waters]] (molto simile a quello presente nel brano "[[Careful with That Axe, Eugene]]"). <br/>
Nella canzone la batteria ed il basso sono in primo piano e, in sottofondo, si sente la chitarra elettrica di [[David Gilmour|Gilmour]], che termina la canzone con un lungo assolo.<br/>
Nella canzone è presente anche un coro di studenti che cantano la seconda strofa.<br/>
Alla fine della canzone si sentono i tipici suoni di un cortile di una scuola e degli insegnanti che riprendono alcuni ragazzi. Il brano termina con lo squillo di un telefono e un profondo sospiro.
===Coro degli studenti===
Per "Another brick in the Wall, parte II" i [[Pink Floyd]] ingaggiarono un coro di ragazzi composto dagli studenti di musica del professor Alun Renshaw dell'''Islington Green School''<ref>[http://www.pinkfloydsound.it/1978_1985.htm I ragazzi che cantano nel coro di "Another brick in the Wall, parte II" erano della Islington High School], in Italiano</ref>.<br/>
Benchè la scuola ricevette una somma forfetaria di 1000[[£]] (circa 1200[[€]]), non ci fu nessun accordo con i componenti del coro riguardo i diritti d'autore sulle copie del brano vendute e, con la legge inglese sul copyright del [[1996]], essi acquisirono il diritto di guadagnare la quota che gli spettava e la rivendicarono <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/dicembre/12/Cantammo_con_Pink_Floyd_paghino_co_9_041212106.shtml Corriere della Sera: «Cantammo con i Pink Floyd, ci paghino»], in Italiano</ref>.<br/>
La quota che spetta ad ogni membro del coro è stata stimata intorno alle 500£.
===Trama===
Dopo essere stato sgridato dal suo maestro, Pink sogna il giorno in cui i ragazzi avrebbero cominciato a protestare contro gli insegnanti troppo severi.
===Versione video===
Dopo essere stato rimproverato e preso in giro dal suo insegnante ("[[The Happiest Days of Our Lives]]") Pink inizia a fantasticare durante la lezione. Immagina un'immensa fila di studenti che marciano al ritmo della canzone lungo un sentiero che li porta verso un enorme tritacarne, dal quale escono privi di volto. Quando inizia l'assolo di chitarra di [[David Gilmour|Gilmour]] gli studenti in marcia si ribellano e distruggono l'edificio scolastico usando dei martelli e, infine, lo incendiano. Il filmato si conclude con Pink che si accarezza la mano che il professore ha colpito con un righello.<br/>
===Versioni alternative===
*Nel singolo una chitarra esegue una breve introduzione.
*Negli album dal vivo ''[[Delicate Sound Of Thunder]]'' e ''[[P*U*L*S*E]]'' l'assolo di [[David Gilmour]] è seguito da un [[riff]] di chitarra suonato da [[Tim Renwick]] con la tecnica del [[tapping]].
*La versione di ''[[Is There Anybody Out There? The Wall Live 1980-81]]'' contiene un assolo di chitarra di [[Snowy White]] e un assolo d'organo di [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]].
*Nel 1990, precedentemente al concerto [[The Wall Live in Berlin]], fu distribuito alle stazioni radio un [[CD]] che includeva ''[[When the Tigers Broke Free]]'' e una nuova versione di "Another Brick in the Wall Parte II", registrata da [[Roger Waters]] e la [[Bleeding Heart Band]].
*Durante il concerto [[The Wall Live in Berlin]] fu [[Cyndi Lauper]] a cantare il brano. L'assolo di chitarra fu eseguito da Rick Di Fonzo, un secondo assolo fu eseguito da [[Snowy White]], un assolo d'organo fu suonato da [[Peter Wood]] e un assolo di sintetizzatore da [[Thomas Dolby]].
*Una versione del brano leggermente modificata fu inclusa nella raccolta del [[1981]] [[ A Collection of Great Dance Songs]].
*Il brano è incluso nella raccolta [[Echoes: The Best of Pink Floyd]].
==Parte III==
===Composizione===
La parte III è la parte più corta di ''Another Brick in the Walll''. É quasi del tutto simile alla prima parte, ma ha toni più forti. Lo strumento che prevale è il basso e nel brano non viene eseguito alcun assolo di chitarra.
===Trama===
Pink decide di finire il muro a causa della rabbia scaturita in lui dopo il tradimento della moglie, giudicando di non aver bisogno di nulla e riducendo tutti i suoi conoscenti a semplici mattoni nel muro.
===Versione video===
Il filmato inizia con Pink che distrugge il suo televisore con una chitarra elettrica.
Il brano, poi, è accompagnato da una serie di sequenze che mostrano gli eventi che hanno contribuito alla costruzione del muro. Molte delle immagini sono state tratte dal filmato, non incluso nel film, del brano ''[[Hey You]]''.
==Cover==
*Nel 1983, la cantante [[Jorge Ferreira]] pubblicò l'album ''[[Viva Fall River]]'' dove è inclusa una versione portoghese del brano, intitolata "Não Quero Ir À Escola".
*Nel 1995, [[Jaz Coleman]] pubblicò l'album ''[[Us and Them: Symphonic Pink Floyd]]'', che include arrangiamenti sinfonici di alcune canzoni dei [[Pink Floyd]], tra cui "Another Brick in the Wall."
*Nel 1998, per il film ''[[The Faculty]]'', la "Parte II" fu eseguita dal gruppo ''Class of '99'', composto da [[Layne Staley]], [[Tom Morello]], [[Stephen Perkins]], [[Martyn LeNoble]] e [[Matt Serletic]].
*Nel 1999, [[Alice Cooper]] eseguì la canzone dal vivo alla [[Royal Albert Hall]].
*Nel 2003, Big Lee rilasciò una versione [[hip hop]] della canzone nella [[compilation]] ''[[A Fair Forgery of Pink Floyd]]''.
*Nel 2004, i [[Korn]] pubblicarono la loro versione della canzone nella compilation [[Greatest Hits, Volume 1]], che conteneva le tre parti di "Another Brick in the Wall" e "[[Goodbye Cruel World (Pink Floyd)|Goodbye Cruel World]]".
*Nel 2005, il gruppo rock [[Parason]] fece una cover della "Parte II" intitolata ''Vaša škoła'' (Ваша школа), cioè ''La tua scuola'' in [[Lingua bielorussa|Bielorusso]].
*Nel 2005, [[Keller Williams]] rilasciò una versione [[bluegrass]] della canzone nell'album [[Grass (album)|Grass]].
* Nel 2006 il gruppo [[Richard Cheese and Lounge Against the Machine]] inserì una cover della "Parte II" nel loro album ''[[The Sunny Side of the Moon: The Best of Richard Cheese]]''.
==Esecutori==
*[[Roger Waters]] - voce, basso, chitarra (nella "Parte III".<br/>
*[[David Gilmour]] - chitarre, voce.<br/>
*[[Nick Mason]] - batteria ("Parte II" e "Parte III")<br/>
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - [[organo Hammond]].<br/>
*Coro dell'''Islington Green School'' - coro nella "Parte II".<br/>
==Vendite del singolo==
{|class="wikitable"
! Paese
! Certificazione
! Vendite
! Data ultima certificazione
! Commento
|-
| [[Francia]]
| Oro <ref>[http://www.chartsinfrance.net/certifications/artiste-132.htm Charts in France, retrieved 29 June 2008]</ref>
| 500,000
| 1980
|
|-
| [[Gran Bretagna]]
| Platino <ref>[http://ukcharts.20m.com/bestsell.html UKcharts - best selling singles]</ref>
| 995,000
| Gennaio 1980
|
|-
| [[USA]]
| Platino <ref>[http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?table=SEARCH_RESULTS Riaa single sales Riaa]</ref>
| 1,000,000
| 09/25/2001
|
|-
| [[USA]]
| Oro <ref>[http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?table=SEARCH_RESULTS Riaa Digital Download]</ref>
| 500,000
| 05/08/2008
| Download Digitale
|-
| [[Germania]]
| Oro <ref>[http://www.musikindustrie.de/gold_platin_datenbank.html Musikindustrie Pink Floyd sales]</ref>
| 150,000
| 1993
|
|-
|}
==Riferimenti==
* Fitch, Vernon. ''The Pink Floyd Encyclopedia (3rd edition)'', 2005. ISBN 1-894959-24-8
* Fitch, Vernon e Mahon, Richard, ''Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981'', 2006
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Floyd|Another|Brick|Wall|I|nome=Filmato della I parte di "Another Brick in the Wall"}}
{{mvideo|Floyd|Another|Brick|Wall|II|nome=Filmato della II parte di "Another Brick in the Wall"}}
{{mvideo|Floyd|Another|Brick|Wall|III|nome=Filmato della III parte di "Another Brick in the Wall"}}
{{Pink Floyd}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Rock}}
----
==The Happiest Days of Our Lives==
{{Canzone
|titolo= The Happiest Days Of Our Lives
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|incisione= [[The Wall]]
|editore= [[Harvest Records]] (UK), [[Columbia Records]](US), [[Capitol Records]](US), [[Bob Ezrin]], [[David Gilmour]] e [[Roger Waters]]
|durata= 1:46
|traccia precedente = [[Another Brick in the Wall (Pink Floyd)|Another Brick in the Wall]] (Parte I)
|traccia successiva = [[Another Brick in the Wall (Pink Floyd)|Another Brick in the Wall]] (Parte II)
}}
'''The Happiest Days Of Our Lives''' è un brano dei [[Pink Floyd]] pubblicato nell'album ''[[The Wall]]'' nel [[1979]].
== Composizione ==
Il brano dura circa 1 minuto e 46 secondi e si apre con il suono di un [[elicottero]] che dura 24 secondi e la voce di un maestro di scuola che richiama un ragazzo<ref>Le esatte parole sono: "You, yes you, stand still laddie", vale a dire "Tu, sì tu, resta fermo ragazzo".</ref>.</br>
Il suono dell'elicottero si interrompe bruscamente e una batteria e una chitarra introducono la parte cantata, nella quale lo strumento che prevale nell'accompagnamento è il basso. Alla fine della parte cantata viene introdotto direttamente il brano [[Another Brick in the Wall (Pink Floyd)|Another Brick in the Wall Parte II]]. Un coro accompagnato da una batteria e, negli ultimi due secondi del brano, un forte ed acuto urlo di [[Roger Waters]] creano il collegamento fra le due canzoni e le fanno sembrare un tutt'uno.</br>
Nel film [[Pink Floyd The Wall]] il suono dell'elicottero che apre il brano fu sostituito con il suono di un [[treno]].
== Trama ==
Come le altre canzoni dell'album ''[[The Wall]]'', "The Happiest Days Of Our Lives" narra una parte della storia di Pink, il protagonista.</br>
Cresciuto, Pink viene mandato in una scuola diretta da insegnanti severi e molto spesso violenti, che non perdono occasione di deridere i loro studenti.
== Versione video ==
Pink e due suoi amici vanno in un campo dove passa una ferrovia. Pink entra nel tunnel dove passano le rotaie per lasciare dei proiettili e vederli esplodere al passaggio del treno. Quando questo arriva, però, Pink si trova ancora nel tunnel e vede, in preda ad un allucinazione, ragazzi senza volto nei vagoni del treno, mentre alla fine del tunnel un insegnante gli ordina di rimanere immobile.</br>
La scena successiva è ambientata nella scuola di Pink, che durante una lezione viene scoperto dal suo maestro mentre scrive una poesia; l'insegnante lo colpisce su una mano con un righello e lo deride, leggendo ciò che aveva scritto a tutti i suoi compagni. La poesia contiene alcune parole tratte dalla canzone [[Money]]. La scena cambia e mostra lo stesso insegnante a casa sua mentre cena con la moglie, che lo costringe a mangiare un pezzo di carne che aveva lasciato nel piatto. Il filmato si conclude con l'immagine dell'uomo che picchia un suo alunno per sfogare la rabbia repressa.</br>
Nel film [[Pink Floyd The Wall]], secondo [[Gerald Scarfe]], ci sarebbe dovuto essere un pupazzo dell'insegnante al termine del tunnel, che [[Alan Parker]] disegnò. L'idea però non funzionò, quindi la parte dell'insegnante fu interpretata da [[Alex McAvoy]].
== Esecutori ==
*[[Roger Waters]]: basso, voce <ref name=esecutori>Vernon Flitch e Mahon Richard, ''Comfortably Numb A History of The Wall 1978 - 1981'' (2006)</ref>.
*[[David Gilmour]]: chitarra <ref name=esecutori></ref>.
*[[Nick Mason]]: batteria e percussioni <ref name=esecutori></ref>.
*[[James Guthrie]]: percussioni <ref name=esecutori></ref>.
==Riferimenti==
* Vernon Fitch. The Pink Floyd Encyclopedia (3rd edition), 2005. ISBN 1-894959-24-8
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Happiest|Days|Our|Lives|nome=filmato di "The Happiest Days of Our Lives"}}
{{Pink Floyd}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Rock}}
== Mother ==
{{Canzone
|titolo= Mother
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|editore= [[EMI]]
|incisione= [[The Wall]]
|durata= 5:32
|traccia precedente = [[Another Brick in the Wall (Pink Floyd)|Another Brick in the Wall]] Parte II<br/>(5 del disco 1)
|traccia successiva = [[Goodbye Blue Sky (Pink Floyd)|Goodbye Blue Sky]]<br/>(7 del disco 1)
}}
'''Mother''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] contenuta nell’album ‘’[[The Wall]]’’, pubblicato nel [[1979]].
==Composizione==
La canzone è introdotta da un sospiro, dopo il quale entra immediatamente la voce di [[Roger Waters]], accompagnata solamente da una chitarra acustica.
Il brano passa dal tono calmo con cui si aperta ad un tono molto più forte non appena inizia il ritornello cantato da [[David Gilmour]] , accompagnato, insieme alla chitarra acustica, da un [[organo]] , un [[pianoforte]] e una [[batteria]], alla fine del quale viene eseguito un breve assolo di [[chitarra elettrica]]. Gli stessi strumenti rimangono fino al termine della canzone.
La struttura della seconda parte del brano è identica a quella della prima; cambiano solamente le parole del ritornello. </br>
Il brano si conclude con la voce di [[Roger Waters|Waters]] che esclama: “Mother did it need to be so high?”, vale a dire “Mamma doveva essere così alto?”, riferendosi al muro.
==Trama==
Come le altri canzoni dell’album ‘’[[The Wall]]’’, “Mother” narra una parte della storia di Pink, il protagonista dell’album.</br>
La canzone narra una conversazione tra l’ancora giovane Pink ([[Roger Waters]]) e sua madre ([[David Gilmour]]), che è una donna iperprotettiva nei confronti del figlio e lo sta aiutando a costruire “il muro” per tentare di proteggerlo dalla crudeltà e dal cinismo della società. Ciò è confermato dal verso “Of course mama’s gonna help you to build the wall”, cioè “È chiaro che mamma ti aiuterà a costruire il muro”. Dal testo della canzone si capisce anche che alla donna non piace l’idea che Pink stia crescendo e stia acquisendo consapevolezza su ciò che accade nel mondo che lo circonda.
==Versione Video==
Nel film la chitarra acustica fu sostituita con una [[celesta]], che fa sembrare la canzone una ninna nanna.<br/>
Nella scena che apre il filmato viene mostrata un'[[istantanea]], posata sulla scrivania di una camera d'albergo, di Pink con la moglie, mentre lui, steso sul letto, tenta inutilmente di chiamare qualcuno. Non appena posa il ricevitore la scena cambia per pochi secondi, mostrando Pink che si bacia con la moglie, il che suggerisce che stesse chiamando proprio lei.
Dato che è inutile telefonare, perchè nessuno gli risponde, Pink stacca il filo del telefono, abbraccia un cuscino e ricorda quando da bambino dormiva con la testa appoggiata sul petto della madre. Da questo punto in poi inizia un lungo [[flashback]] del protagonista: le scene, che cambiano ogni pochi secondi, mostrano vari momenti della sua infanzia alternati a scene di lui con la moglie.
In una sequenza in particolare viene evidenziata la differenza tra il Pink bambino ed il Pink adulto. In questa sequenza vengono mostrati due distinti momenti della vita di Pink: viene mostrato, ancora giovane, che, mentre svolge i suoi compiti, comincia a spiare una sua vicina di casa mentre si spoglia e poi, nella scena seguente, da adulto, mentre evita la moglie per guardare una partita di [[calcio]]. La causa di questo cambiamento sono, molto probabilmente, tutti i "mattoni" che in particolare la madre ha inserito nel muro psicologico di Pink.<br/>
Nella scena successiva si vede il giovane Pink steso su un letto, gravemente malato, mentre viene visitato da un dottore. In questa scena il verso ''"Is it just a waste of time?"'', cioè "É solo uno spreco di tempo?", fu sostituito con ''"Mother am I really dying?"'', "Mamma, sto morendo veramente?". Chiuso in camera sua, malato e con la luce spenta, Pink viene spaventano dalle ombre proiettate sul soffitto e corre nella camera della madre, stendendosi insieme a lei.
Le scene che seguono evidenziano ancor di più il distacco fra Pink e la moglie, che, alla fine, lo tradisce con un attivista di un gruppo di pacifisti di cui lei fa parte.<br/>
Al termine della canzone Pink tenta un'ultima volta, con un telefono pubblico, di chiamare la moglie, ma, appena gli risponde l'uomo, lascia cadere la cornetta e scivola contro il muro alle sue spalle.
==Cover==
*Una cover di questa canzone è presente nell’album tributo ai [[Pink Floyd]], ‘’[[A Fair Forgery of Pink Floyd]]’’.
*[[Slash]], il chitarrista dei Guns N’Roses, spesso esegue “Mother” come introduzione della canzone [[Paradise City]] durante i concerti dal vivo.
*Nel tour del 2006 ‘’Fuck the Back Row’’, [[Amanda Palmer]], del gruppo [[the Dresden Dolls]] cantò “Mother” in alcuni concerti, accompagnata dalle percussioni di [[Brian Viglione]].
*Il gruppo [[Punk Rock]] "Yer Mom" incluse una cover di questa canzone nel suo primo album "Full New Deal".
*[[Sinead O'Connor]] cantò questo brano durante il concerto ''[[The Wall Live in Berlin]]'' insieme a [[Roger Waters]].
*Il chitarrista del gruppo [[Dream Theater]], [[John Petrucci]], eseguì l'assolo del brano come parte di un'estesa sezione strumentale della canzone [[Sorrounded (canzone)|Sorrounded]], durante il tour [[2007]]/[[2008]] della band.
*[[Adam Sandler]] eseguì una parte dell'assolo del brano durante la sua performance di "[[Nobody But Me]]", agli [[MTV Movie Awards 2008]].
== Esecutori==
*[[David Gilmour]]<ref name=esecutori>Fitch, Vernon e Mahon, Richard, Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981, 2006, p.78</ref> - voce, chitarra acustica ed elettrica, basso.
*[[Roger Waters]]<ref name=esecutori></ref> - voce, chitarra acustica.
*[[Bob Ezrin]]<ref name=esecutori></ref> - organo, pianoforte.
*[[Jeff Porcaro]]<ref name=esecutori></ref> - batteria.
== Riferimenti ==
*Fitch, Vernon. The Pink Floyd Encyclopedia (3^ edizione), 2005. ISBN 1-894959-24-8
== Note ==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|The|Wall|Floyd|Mother|nome=filmato di "Mother"}}
{{mvideo|O'Connor|Wall|Mother|nome="Mother" cantata da Sinead O'Connor durante il concerto "The Wall Live in Berlin"}}
{{Pink Floyd}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Rock}}
== Goodbye Blue Sky ==
{{Canzone
|titolo= Goodbye Blue Sky
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|editore= [[Harvest Records]] (GB)<br>[[Columbia Records]] (USA)/[[Capitol Records]] (USA)
|incisione= [[The Wall]]
|durata= 2:45
|traccia precedente = [[Mother (Pink Floyd)|Mother]]
|traccia successiva = [[Empty Spaces]]
}}
'''Goodbye Blue Sky''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] contenuta nell'album ''[[The Wall]]'', pubblicato nel [[1979]].
==Composizione==
Il brano dura circa 2 minuti e 45 secondi. É introdotto dal suono di alcuni uccelli che cinguettano e dalla frase "Look mummy, there's an aeroplane up in the sky!", pronunciata da una bambina. Durante tutta la canzone una chitarra acustica e, in alcune sezioni, un coro accompagnano la voce di [[David Gilmour]]. La canzone inizia con un tono tranquillo e sereno, ma, man mano che va avanti, assume un tono sempre più aspro e sinistro. Durante gli ultimi secondi del brano si sentono distintamente rumori di un [[aeroporto]].</br>
Il brano presenta alcune somiglianze con la canzone [[Grantchester Meadows (Canzone)|Grantchester Meadows]] contenuta nell'album della band ''[[Ummagumma]]''.
== Trama ==
Come le altre canzoni nell'album ''[[The Wall]]'', "Goodbye Blue Sky" narra una parte della storia di Pink, il protagonista.</br>
La canzone spiega la [[depressione]] di Pink come il risultato di un'infanzia vissuta nel periodo del [[dopoguerra]] sotto le sole attenzioni di una madre iperprotettiva, dopo che il padre era morto in guerra, prima che lui nascesse. Si capisce anche il trauma che le conseguenze della guerra gli hanno causato.<br/>
I rumori di un [[aeroporto]] che si sentono in sottofondo alla fine del brano suggeriscono che Pink stia andando negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], per cercare di diventare una rock star e dimenticare il passato.
== Versione video ==
Nel film [[Pink Floyd The Wall]] il filmato consiste in una serie di animazioni create da [[Gerald Scarfe]]. Solo la prima scena è filmata nella realtà.</br>
Il filmato inizia con l'immagine di un colomba in un giardino di una casa che, inseguita da un gatto, vola via. Da questo punto in poi il filmato è interamente composto da animazioni. La colomba esplode violentemente nel cielo e viene rimpiazzata dall'aquila simbolo del [[terzo reich]] (''Reichsadler''). Questo uccello che viene rappresentato molto simile ad un [[aereo]] sorvola il territorio inglese<ref name=london>Durante molte scene del filmato si vede chiaramente sullo sfondo il [[London Bridge]].</ref> e strappa letteralmente un pezzo di una città dal suolo, dal quale esce del sangue. Nella scena seguente appare un gigantesco ''worm'', ossia un gigantesco verme<ref>Simbolo della dittatura e del pensiero nazista in tutto il film.</ref>, dal terreno, che si trasforma in una sorta di gigantesco [[robot]] dal quale escono aerei da guerra che bombardano Londra<ref name=london></ref>. Probabilmente la scena si riferisce al [[Il Blitz|Blitz]], la guerra lampo che i tedeschi combatterono sul suolo inglese dal [[7 settembre]] [[1940]] al [[10 maggio]] [[1941]]. La scena cambia inquadrando persone nude che indossano una [[maschera antigas]] (''the frightened ones'' cioè ''gli spaventati'') e che cercano di rifugiarsi dove possono.</br>
Nelle scene successive viene sottolineata la distruzione che la guerra ha portato al [[Regno Unito]]: la [[bandiera britannica]] e gli aerei militari si trasformano in [[croce cattolica|croci]] e l'aquila nazista ride guardando le rovine della città. Il filmato termina con la colomba che lo ha aperto, che vola tra scheletri in divisa, simbolo degli aviatori inglesi caduti, il cui sangue rifluisce in una fogna.
== Cover ==
*La band [[The Future Sound of London]] ha fatto una cover della canzone dal titolo "Goodbye Sky".
*La cantante della band [[Heart]], [[Ann Wilson]], ha inciso una cover del brano per il suo singolo del 2007 ''Hope & Glory'' con sua sorella [[Nancy Wilson]].
*Una cover del brano eseguita da Tim Myer è inclusa nell'album tributo ai [[Pink Floyd]] ''[[A Fair Forgery of Pink Floyd]]''.
*La band [[System of Down]] spesso esegue una cover del brano durante i suoi concerti dal vivo.
== Esecutori ==
*[[Roger Waters]] - [[VCS3]], basso <ref name="Fitch">Fitch, Vernon e Mahon, Richard, Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981, 2006, p.81</ref>.
*[[David Gilmour]] - voce, chitarra acustica, sintetizzatore<ref name="Fitch" />.
* [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - sintetizzatore<ref name="Fitch" />.
* [[Harry Waters]] - voce della bambina<ref name="Fitch" />.
==Riferimenti==
* Fitch, Vernon. The Pink Floyd Encyclopedia (3rd edition), 2005. ISBN 1-894959-24-8
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{Mvideo|Goodbye|Blue|Sky|Wall|Movie|nome=filmato di "Goodbye Blue Sky"}}
{{Rock}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Pink Floyd}}
== Empty Spaces ==
{{Canzone
|titolo= Empty Spaces
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|editore= [[Harvest Records]] (GB), [[Bob Ezrin]], [[David Gilmour]] e [[Roger Waters]]
|incisione= [[The Wall]]
|durata= 2:08
|traccia precedente = [[Goodbye Blue Sky (Pink Floyd)|Goodbye Blue Sky]]
|traccia successiva = [[Young Lust (Pink Floyd)|Young Lust]]
}}
'''Empty Spaces''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] contenuta nell'album ''[[The Wall]]'', pubblicato nel 1979.
Nel film ''[[Pink Floyd The Wall]]'' non fu inserita, ma fu sostituita con la canzone "What Shall We Do Now?" che ha lo stesso tema musicale di "Empty Spaces", ma ha diverse parole e diversa durata.
==Composizione==
La canzone dura 2 minuti e 8 secondi. Presenta una lunga introduzione, che dopo circa 48 secondi cambia tono, aumentando gradualmente di intensità. Dopo altri 26 secondi si sentono delle parole incomprensibili pronunciate da [[Roger Waters]], in realtà nella canzone fu inserito un [[Empty Spaces#Messaggio segreto|messaggio segreto]]. Subito dopo inizia la parte cantata. La canzone termina in modo brusco, introducendo la canzone [[Young Lust (Pink Floyd)|Young Lust]]. Per questa ragione spesso le canzoni vengono trasmesse insieme alla radio e spesso sono impropriamente chiamate solo "Empty Spaces" o "Young Lust".
==Messaggio segreto==
Subito prima dell'inizio della parte cantata è nascosto un messaggio segreto<ref>{{cita web|http://www.pinkfloydsound.it/thewall|PinkFloydSound.it|30-12-2008}}.</ref>. É isolato sul canale sinistro del brano ed è registrato al contrario, quindi, ascoltandolo normalmente, le parole che si sentono sono incomprensibili. Se si riproduce il brano al contrario e si rallenta la velocità si possono chiaramente distinguere le parole:
:-''Hello, Luka... Congratulations. You have just discovered the secret message. Please send your answer to Old Pink, care of the Funny Farm, Chalfont...''
:-''Roger! Carolyne's on the phone!''
:-''Okay.''
In [[lingua italiana|italiano]]:
:-''Ciao, Luka... Congratulazioni. Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per piacere, invia la tua risposta al Vecchio Pink, presso la Funny Farm, Chalfont..."
:-''Roger! Carolyne al telefono!''
:-''Okay.''
Molto probabilmente il messaggio è un riferimento al chitarrista fondatore della band [[Syd Barret]]. [[Roger Waters]] si congratula con una ragazza di nome Luka, dicendole di inviare la sua risposta al "Vecchio Pink" ([[Syd Barret|Barret]]), che vive nella "Funny Farm" (termine che indica un [[ospedale psichiatrico]]). Prima di poter dire dove si trova esattamente il posto, però, viene interrotto da [[James Guthrie]] che lo chiama perchè lo sta cercando la moglie (Carolyne) al telefono.
==Trama==
Come le altre canzoni dell'album ''[[The Wall]]'', "Empty Spaces" narra una porzione della storia di Pink, il protagonista dell'album. Pink, ormai adulto, si è sposato, ma ha problemi con la moglie causati dal muro, ormai quasi completo, che lo separa dalla società. Pink, quindi, pensa come possa completare il muro.
==Adattamenti e altre versioni==
Sia nel [[Pink Floyd The Wall|film]] che nel concerto dal vivo ''[[Is There Anybody Out There?: The Wall Live 1980-1981]]'' fu usata una versione adattata del brano, chiamata "[[What Shall We Do Now? (Pink Floyd)|What Shall We Do Now?]]"
==Cover==
*Una cover del brano fu registrata dai [[Mushroomhead]] per la [[Universal Records]].
==Esecutori==
*[[David Gilmour]]<ref name=esecutori>Fitch, Vernon e Mahon, Richard, Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981, 2006, p.82</ref> - chitarre, sintetizzatori Prophet-5 e ARP Quadra.
*[[Roger Waters]]<ref name=esecutori></ref> - voce, basso, [[VCS3]].
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]]<ref name=esecutori></ref> - piano.
*[[James Guthrie]]<ref name=esecutori></ref> - sintetizzatore ARP Quadra.
==Riferimenti==
* Fitch, Vernon. The Pink Floyd Encyclopedia (3rd edition), 2005. ISBN 1-894959-24-8.
==Note==
<references/>
[[en:Empty Spaces]]
[[fr:Empty Spaces]]
[[nn:Empty Spaces]]
[[pl:Empty Spaces]]
[[pt:Empty Spaces]]
{{Pink Floyd}}{{Portale|Rock progressivo}}{{Rock}}
== What Shall We Do Now? ==
{{Canzone
|titolo= What Shall We Do Now?
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1980]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Hard Rock]]
|incisione= [[Is There Anybody Out There? The Wall Live 1980-81]]
|durata= 3:51
|traccia precedente = [[Empty Spaces (Pink Floyd)|Empty Spaces]]
|traccia successiva = [[Young Lust (Pink Floyd)|Young Lust]]
}}
"'''What Shall We Do Now?'''" è un brano dei [[Pink Floyd]] scritto interamente da [[Roger Waters]].<br/>
Il brano sarebbe dovuto essere incluso nell'album ''[[The Wall]]'', pubblicato nel [[1979]], ed è presente nelle [[versione demo|demo]] dell'album, ma fu scartato per una decisione dell'ultimo momento del gruppo. Al suo posto fu inserito "[[Empty Spaces (Pink Floyd)|Empty Spaces]]".<br/>
"What Shall We Do Now?" veniva eseguito nei concerti dal vivo di ''[[The Wall]]'', infatti è incluso nell'album registrato dal vivo ''[[Is There Anybody Out There? The Wall Live 1980-81]]''. Fu anche eseguito nel concerto di Waters ''[[The Wall Live in Berlin]]'', nel 1990.<br/>
Curiosamente i membri dei [[Pink Floyd]] hanno spesso chiamato, erroneamente, questo brano [[Empty Spaces (Pink Floyd)|Empty Spaces]], confondendo ancor di più le idee riguardo le tracce.
== Composizione ==
La durata della canzone è di 3 minuti e 51 secondi. L'introduzione della canzone consiste in una lenta e sinistra progressione, molto simile a quella di "[[Empty Spaces (Pink Floyd)|Empty Spaces]]" che, però, ha durata e testo diversi. Infatti, dove "[[Empty Spaces (Pink Floyd)|Empty Spaces]]" finisce e introduce "[[Young Lust (Pink Floyd)|Young Lust]]", "What Shall We Do Now?" esplode in un energico [[rock]].<br/>
Nella versione inserita nel film ''[[Pink Floyd The Wall]]'' il brano termina improvvisamente, con il suono di un vetro rotto, mentre nella versione [[dal vivo]] si conclude con un brevissima sezione strumentale.
== Versione Video ==
Nel film [[Pink Floyd The Wall]] il filmato consiste in una serie di animazioni create da [[Gerald Scarfe]]. Il filmato inizia con l'immagine di due fiori che si sfiorano. Seguendo le variazioni della canzone i due fiori danzano, riproducendo alternativamente i movimenti classici dell'[[accoppiamento]] e della [[lotta]] (un fiore assume le sembiamze di un [[pene]], mentre l'altro quelle di una [[vulva]]). La scena si conclude con il fiore "[[femmina]]" che distrugge il "[[maschio]]" e si trasforma in una creatura alata, molto simile ad uno [[pterodattilo]]. Questa specia di [[uccello]] vola verso l'[[orizzonte]] mentre sotto di lui cresce un muro (''The Wall''). Nel momento in cui si sentono le parole "''Shall we buy a new guitar?/Shall we drive a more powerful car?...''" le animazioni diventano più [[astrattismo|astratte]] e [[psichedelico|psichedeliche]]: il muro, in cui tutte le persone che vi sono state rinchiuse dentro impazziscono, muoiono o vengono uccisi, viene riempito da[[automobile|automobili]], [[chitarra|chitarre]] e altri oggetti vari. Il muro, che diventa sempre più lungo, distrugge una [[chiesa]] (simbolo della [[religione]]) e entra dentro un [[casinò]] simile ad un tempio, che produce ancora più mattoni. L'immagine del volto di un uomo senza pelle viene sostituita da una serie di rapide sequenze che mostrano un gelato, una donna nuda, una [[siringa]], un [[basso elettrico]], un [[MP40]] e, infine, un martello che viene prima raffigurato nell'animazione e poi nella realtà, impugnato da una persona che lo usa per rompere un vetro.
== One Of My Turns ==
{{Canzone
|titolo = One Of My Turns
|autore = [[Pink Floyd]]
|anno = [[1979]]
|genere = [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|incisione = [[The Wall]]
|durata = 3:38
|editore = [[Harvest Records]] (UK), [[Columbia Records]](US), [[Capitol Records]](US), [[EMI]] (IT)
|traccia precedente = [[Young Lust (Pink Floyd)|Young Lust]]
|traccia successiva = [[Don't Leave Me Now (Pink Floyd)|Don't Leave Me Now]]
}}
'''One Of My Turns''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] rilasciata nel [[1979]] all'interno dell'album ''[[The Wall]]''. Fu incluso nella parte b del singolo [[Another Brick in the Wall#Parte II|Another Brick in the Wall (Parte 2)]].
==Composizione==
Il brano dura circa 3 minuti e 38 secondi. È diviso in tre parti distinte: un breve dialogo, una parte cantata dai toni piuttosto bassi e tristi, ed un'altra, invece, che ha un tono più forte.
==Trama==
Come le altre canzoni nell'album ''[[The Wall]]'', "One Of My Turns" racconta una porzione della storia di Pink. Dopo aver saputo del tradimento della moglie, Pink invita una [[groupie]] nel suo appartamento. Quest'ultima tenta in tutti i modi di catturare l'attenzione di Pink, che però non le presta ascolto, mentre pensa alla fine del rapporto con sua moglie; dato che la ragazza continua a cercare la sua attenzione, lui, in preda ad un attacco d'[[ira]], distrugge l'appartamento e la fa fuggire, parlandole persino della sua "ascia preferita"<ref>In inglese "favourite axe".</ref>.
Alla fine, quando ormai la ragazza è scappata, Pink esclama "perchè corri via?" con un tono [[malinconia|malinconico]].
==Versione video==
Pink invita una groupie, impersonata da [[Jenny Wright]], ad entrare nel suo appartamento, ma poi si siede sulla poltrona a guardare la televisione, ignorandola completamente. La ragazza tenta di sedurlo, ma lui, in preda ad un attacco d'ira, comincia a distruggere l'intero appartamento. Poi Pink comincia ad inseguire la spaventatissima ragazza per tutta la stanza, tirandole svariati oggetti. Infine getta la [[televisione]] fuori dalla finestra tagliandosi la mano.
==Esecutori==
*[[David Gilmour]] - chitarra<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>
*[[Nick Mason]] - percussioni<ref name="Fitch and Mahon, p. 86">{{cita libro| cognome= Fitch | nome= Vernon | coautori= Mahon, Richard| titolo= Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |editore= PFA Publishing |anno=2006 |id = ISBN 978-0977736607}}</ref>
*[[Roger Waters]] - voce<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>, basso<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - pianoforte<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>
*[[Bob Ezrin]] - organo<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>, sintetizzatore prophet-5<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>
*[[Lee Ritenour]] - [[chitarra ritmica]]<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>
*[[Trudy Young]] - voce della groupie<ref name="Fitch and Mahon, p. 86"/>
==Riferimenti==
*{{cita libro| cognome= Fitch | nome= Vernon | coautori= Mahon, Richard| titolo= Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |editore= PFA Publishing |anno=2006 |id = ISBN 978-0977736607}}
*{{cita libro | cognome=Fitch | nome=Vernon | titolo=The Pink Floyd Encyclopedia (terza edizione)|editore=Collector's Guide Publishing | anno=2005 | id = ISBN 1-894959-24-8}}
== Note ==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|One|of|my|turns|floyd|movie|nome=filmato di "One of my turns"}}
{{Pink Floyd}}{{Portale|Rock progressivo}}{{Rock}}
== Don't Leave Me Now ==
{{Canzone
|titolo= Don't Leave Me Now
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|editore= [[Harvest Records]] (GB), [[EMI]] (IT)
|incisione= [[The Wall]]
|durata= 4:16
|traccia precedente = [[One of My Turns]]
|traccia successiva = [[Another Brick in the Wall]] parte III
}}
'''Don't leave me now''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] rilasciata nel [[1979]] all'interno dell'album ''[[The Wall]].
==Composizione==
La canzone dura circa 4 minuti e 16 secondi. È divisa in due parti distinte: la prima è dai toni calmi e ha una musica [[Consonanza e dissonanza|dissonante]]. Ha un ritmo molto lento e gli strumenti che prevalgono in questa sezione sono un [[pianoforte]] ed un [[sintetizzatore]] con un forte effetto di riverbero. Le parole hanno un suono piuttosto cinico (come in "[[The Thin Ice]]") e sono pronunciate in maniera non molto chiara, come se il cantante stesse piangendo. La seconda parte ha toni più forti e consiste in un assolo di chitarra elettrica di [[David Gilmour]]. La canzone termina con il suono di Pink che cambia più canale al suo [[televisore]]. All'inizio del brano si sente, in sottofondo, il respiro calmo di qualcuno.
==Trama==
Come le altre canzoni nell'album ''[[The Wall]]'', "Don't Leave Me Now" narra una parte della storia di Pink, il protagonista.<br/>
Dopo la rottura del rapporto con la moglie, Pink cade in una profonda depressione. La implora di non lasciarlo, di tornare, perchè vuole buttarla, ovviamente in senso metaforico, in un [[Distruggi documenti|tritadocumenti]] e picchiarla in pubblico.
[[Roger Waters|Waters]], in un intervista del 1980 con Jim Ladd, descrive la canzone come il racconto di "due persone che si sono comportate veramente male l'uno con l'altra"<ref>{{Cita web|url=http://www.pink-floyd.org/artint/119.htm|titolo=Intervista di Jim Ladd a Roger Waters|04-01-2009}}</ref> ma che sono comunque terrorizzate all'idea della fine della loro relazione.
==Versione video==
Nella scena che apre il filmato si vedono i resti distrutti della camera d'albergo di Pink, poi l'inquadratura passa sulla mano destra sanguinante di Pink, che si trova nella piscina dell'hotel. Le scene che seguono consistono in un misto di animazione e realtà: mentre Pink sta guardando il film "The Dam Busters" l'ombra di sua moglie che cammina appare sul muro. L'ombra si trasforma in una figura simile ad una [[mantide religiosa]] che a tratti riprende le sembianze del fiore rappresentato nel video di [[What Shall We Do Now?]]. Pink, spaventato, si rifugia in un angolo, accovacciato; il tutto si alterna a delle scene di sua moglie ripresa mentre ha un [[rapporto sessuale]] con il suo amante. Il video termina con l'immagine di Pink che siede terrorizzato in un angolo della sua camera.
==Esecutori==
*[[Roger Waters]] - chitarra,<ref name="dictionary">Fitch, Vernon e Mahon, Richard, ''Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981'', 2006, p. 87</ref> [[VCS3]],<ref name="dictionary"/> voce<ref name="dictionary"/>
*[[Nick Mason]] - batteria<ref name="dictionary"/>
*[[David Gilmour]] - basso,<ref name="dictionary"/> chitarre,<ref name="dictionary"/> coro<ref name="dictionary"/>
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - basso a pedali,<ref name="dictionary"/> organo,<ref name="dictionary"/> pianoforte,<ref name="dictionary"/> sintetizzatore<ref name="dictionary"/>
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Leave|Me|Now|Floyd|movie|nome=filmato di "Don't leave me now"}}
{{Pink Floyd}}{{Portale|Rock progressivo}}{{Rock}}
== Goodbye Cruel World ==
{{Canzone
|titolo= Goodbye Cruel World
|autore= Pink Floyd
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|editore= [[Harvest Records]] (GB), [[EMI]] (IT)
|incisione= [[The Wall]]
|durata= 1:17
|traccia precedente = [[Another Brick in the Wall]] parte III
|traccia successiva = [[Hey You]]
}}
'''Goodbye Cruel World''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] pubblicata all'interno dell'album ''[[The Wall]]'', nel [[1979]].
==Composizione==
La canzone ha toni piuttosto calmi, accompagnato esclusivamente da un basso e da un sintetizzatore Prophet-5. L'introduzione è breve e consiste nella stessa nota, il [[re (nota)|re]]<ref>{{cita libro|cognome=Waters |nome=Roger |wkautore=Roger Waters |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Pink Floyd: The Wall |dataoriginale= |annooriginale=1989 |editore=Pink Floyd Music Publishers Ltd. |città=Londra |lingua=inglese |id=ISBN 0711910316 }}</ref>, suonata ritmicamente e ad ottave differenti, molto simile alla parte di basso dei brani "[[Careful with That Axe, Eugene]]" e "[[See Emily Play]]"<ref>{{cita libro |titolo=Pink Floyd: Anthology|annooriginale=1980 |città=Secaucus |editore=Warner Bros. Publications Inc. }}</ref>. La canzone finisce con la parola "Goodbye"<ref>In italiano "addio", "arrivederci".</ref> pronunciata dopo la fine della musica, perché, in questo modo, l'addio sembri realmente disperato.
==Trama==
Come le altre canzoni dell'album ''[[The Wall]]'', "Goodbye Cruel World" narra una parte della storia di Pink, il protagonista.<br/>
Il brano descrive la reazione disperata di Pink che assiste al completamento del suo "muro psicologico" che lo divide dalla società e gli impedisce una vita serena; si capisce, inoltre, che lui è consapevole del suo isolamento e, disperato, non può fare altro che dire "addio" al mondo intero.
==Versione video==
Il filmato inizia con l'immagine di Pink, immobile su una poltrona, che tiene una sigaretta in mano, con un espressione di depressione sul volto. La scena successiva consiste in un'inquadratura del "muro" tra Pink e il mondo esterno, al termine della quale viene inquadrato l'occhio dell'uomo. La scena cambia e si vede Pink da ragazzo che corre in un campo da [[rugby]] e dopo un po', stanco per la corsa, si ferma. Il filmato finisce con Pink che si getta contro il muro ormai completo.
==Esecutori==
* [[Roger Waters]] - basso<ref name="Fitch e Mason">{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |anoooriginale=2006 |pagine=89}}</ref>, voce<ref name="Fitch e Mason"/>
* [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - sintetizzatore Prophet-5<ref name="Fitch e Mason"/>
==Riferimenti==
*{{cita libro|cognome=Waters |nome=Roger |wkautore=Roger Waters |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Pink Floyd: The Wall |dataoriginale= |annooriginale=1989 |editore=Pink Floyd Music Publishers Ltd. |città=Londra |lingua=inglese |id=ISBN 0711910316 }}
*{{cita libro |titolo=Pink Floyd: Anthology|annooriginale=1980 |città=Secaucus |editore=Warner Bros. Publications Inc. }}
*{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |anoooriginale=2006 |pagina=89}}
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Goodbye|Cruel|World|Floyd|movie|nome=filmato di "Goodbye Cruel World"}}
== Nobody Home ==
{{Canzone
|titolo= Nobody Home
|autore= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Art Rock]]/[[Progressive Rock]]
|editore= [[Harvest Records]] (GB), [[EMI]] (IT), [[Bob Ezrin]], [[David Gilmour]], [[Roger Waters]]
|incisione= [[The Wall]]
|durata= 3:26
|traccia precedente= [[Is There Anybody Out There?]]
|traccia successiva= [[Vera (canzone)|Vera]]
}}
'''Nobody Home''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] contenuta nell'[[album]] ''[[The Wall]]'', publicato nel [[1979]].<br/>
Gran parte della canzone descrive lo stato mentale di [[Syd Barrett]] nel [[1967]] e, nell'intervista "Behind The Wall", [[David Gilmour]] ha detto che il brano descrive ciò che la maggior parte delle [[rockstar]] vivono durante i loro tour. In particolare i versi {{quote|I got nicotine stains on my fingers. I got a silver spoon on a chain. Got a grand piano to prop up my mortal remains}} si riferiscono a [[Richard Wright]], che, in quegli anni, assumeva [[cocaina]] e ne stava diventando dipendente<ref>{{cita libro|cognome=Schaffner |nome=Nicholas |titolo=Saucerful of Secrets: The Pink Floyd Odyssey |editore=Harmony |ed=1 |annooriginale=1991 |id=ISBN 0-517-57608-2}}</ref>.
==Composizione==
Il brano dura 3 minuti e 26 secondi. All'inizio della canzone si sentono delle voci provenienti da una televisione, sovrastate dalla voce di Pink che, ubriaco, dice qualcosa ad una ragazza in fuga da lui. Subito dopo entra la voce di [[Roger Waters]] accompagnata solo da un [[pianoforte]]. Man mano che la canzone va avanti si aggiungono archi, fiati, un basso elettrico e un sintetizzatore. Il testo è piuttosto malinconico e così anche la voce di [[Roger Waters|Waters]].<br/>
Il brano finisce improvvisamente, con un accordo del pianoforte che viene mantenuto per poco tempo, seguito nuovamente da alcune voci provenienti da una televisione.
==Trama==
Come le altre canzoni dell'[[album]] ''[[The Wall]]'', "Nobody Home" narra una parte della storia di Pink, il protagonista. Pink, dietro la solitudine del suo muro psicologico, descrive la sua vita solitaria. Infatti, anche se ha tutto, sa che quando tenterà di stabilire un contatto con l'esterno fallirà. La qualità di registrazione del brano, soprattutto del pianoforte iniziale, suggerisce che Pink si trovi in un locale.
==Versione video==
Il filmato inizia mostrando Pink ([[Bob Geldof]]) seduto sulla poltrona della sua stanza d'[[albergo]] che guarda la [[televisione]]. In corrispondenza del verso ''«I got electric light»'', l'uomo comincia a cambiare rabbiosamente i canali; a questa scena si alternano alcuni [[flashback]], in cui Pink cerca di telefonare, sensa successo, alla moglie. Nella scena successiva Pink si ritrova seduto sulla sua poltrona a guardare la televisione non nella sua camera d'albergo, bensì in un luogo che sembra uno dei terreni inglesi bombardati durante la [[seconda guerra mondiale]] e in cui si trovano, sparse, molte coppie di martelli incrociati, simbolo storico del film. Lì, in un nuovo [[flashback]], il Pink bambino prende posto dell'adulto e, spinto dalla curiosità, si incammina in quella landa, passando accanto a cadaveri putrefatti ed arrivando vicino ad una trincea, nella quale entra.
==Esecutori==
*[[Roger Waters]] - voce<ref name="Fitch and Mahon, p. 94">{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |annooriginale=2006 |pagine=94}}</ref>, [[VCS3]]<ref name="Fitch and Mahon, p. 94"/>
*[[David Gilmour]] - basso<ref name="Fitch and Mahon, p. 94"/>
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - sintetizzatore Prophet-5<ref name="Fitch and Mahon, p. 94"/>
*[[Bob Ezrin]] - pianoforte<ref name="Fitch and Mahon, p. 94"/>
*New York Orchestra - archi e ottoni<ref name="Fitch and Mahon, p. 94"/>
==Riferimenti==
*{{cita libro|cognome=Schaffner |nome=Nicholas |titolo=Saucerful of Secrets: The Pink Floyd Odyssey |editore=Harmony |ed=1 |annooriginale=1991 |id=ISBN 0-517-57608-2}}
*{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |annooriginale=2006}}
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Nobody|Home|Pink|Floyd|Wall|nome=filmato di "Nobody Home"}}
{{mvideo|Behind|The|Wall|Floyd|interview|nome=documentario Behind The Wall}}
{{Pink Floyd}}{{Portale|Rock progressivo}}{{Rock}}
== Vera ==
{{Canzone
|titolo = Vera
|autore = [[Pink Floyd]]
|incisione = [[The Wall]]
|anno = [[1979]]
|genere = [[Art rock]]/[[Progressive rock]]
|durata = 1:35
|editore = [[Harvest Records]] (UK), [[EMI]] (IT), [[Bob Ezrin]], [[David Gilmour]] e [[Roger Waters]].
|traccia precedente = "[[Nobody Home]]"
|traccia successiva = "[[Bring the Boys Back Home]]"
}}
'''Vera''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] pubblicata nel [[1979]] all'interno dell'album ''[[The Wall]]''. La canzone è un riferimento alla cantante [[Vera Lynn]], già in attività durante la [[seconda guerra mondiale]], ed alla sua canzone ''We'll Meet Again''. Ciò conduce alla storia di [[Roger Waters]] che, come lo stesso Pink nell'album, non ha mai conosciuto il padre, che viene identificato in Vera.
==Composizione==
Il brano è piuttosto breve, appena 1 minuto e 35 secondi. Si apre con la frase "Well the hell are you, Simon?"<ref>In [[lingua italiana|italiano]] "Dove diavolo sei, Simon?"</ref> e con alcuni effetti sonori, tutto estratto dal film del [[1969]] ''[[I lunghi giorni delle aquile]]''. Subito dopo entra la voce di [[Roger Waters|Waters]], inizialmente accompagnata da un [[basso]], che ha un tono decisamente triste. Dopo le prime parole entrano anche una [[chitarra acustica]], degli [[archi]] e un [[sintetizzatore]]. La canzone termina con il suono di alcuni [[rullante|rullanti]], che introduce la canzone successiva.
==Trama==
Pink, depresso, ripensa a suo padre, che non ha mai conosciuto perché è morto in battaglia durante la [[seconda guerra mondiale]].
==Versione video==
Il filmato è composto da un'unica scena. Pink si trova in una [[stazione ferroviaria]] dove, tra le urla di gioia di tutta la gente che lo circonda, stanno tornando i treni che portano i soldati sopravvissuti in guerra. Pink cerca suo padre, ma, tristemente, non lo trova.
==Esecutori==
*[[Roger Waters]] - voce<ref name="Fitch and Mahon, p. 96">{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |editore=PFA Pub |ed=1 |annooriginale=2006 |pagine=96 |id=ISBN 0-977-73660-1}}</ref>
*[[David Gilmour]] - basso<ref name="Fitch and Mahon, p. 96" />, chitarra acustica<ref name="Fitch and Mahon, p. 96"/>
*[[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] - sintetizzatore Prophet-5<ref name="Fitch and Mahon, p. 96"/>
*New York Orchestra - archi<ref name="Fitch and Mahon, p. 96"/>
==Riferimenti==
*{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |editore=PFA Pub |ed=1 |annooriginale=2006 |id=ISBN 0-977-73660-1}}
*{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=The Pink Floyd Encyclopedia |ed=3 |editore=Collector's Guide Publishing Inc |annooriginale=2005 |id=ISBN 1-894959-24-8}}
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Vera|Pink|Floyd|Wall|film|nome=filmato di "Vera"}}
{{Pink Floyd}}{{Portale|Rock progressivo}}{{Rock}}
[[en:Vera (song)]]
[[fr:Vera (chanson)]]
[[he:Vera]]
[[nn:Vera av Pink Floyd]]
[[pl:Vera]]
== Bring the Boys Back Home ==
{{Canzone
|titolo= Bring the Boys Back Home
|autori= [[Pink Floyd]]
|anno= [[1979]]
|genere= [[Progressive Rock]]/[[Art Rock]]
|incisione=[[The Wall]]
|durata= 1:21 su ''[[The Wall]]''<br/>1:20 su ''[[Is There Anybody Out There?: The Wall Live 1980-1981]]''<br/>2:40 su [[The Wall-Live in Berlin]]
|traccia precedente=[[Vera (canzone)|Vera]]
|traccia successiva=[[Comfortably Numb]]
}}
'''Bring the Boys Back Home''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] pubblicata nel [[1979]] all'interno dell'album ''[[The Wall]]''. Secondo [[Roger Waters]], bassista e cantante dei [[Pink Floyd]].
La canzone fu inserita anche all'interno del singolo ''[[When the Tigers Broke Free]]''. Secondo [[Roger Waters]] è la canzone che unifica l'album. Infatti ha detto<ref>Intervista di Tommy Vance a Roger Waters, "Interview With Roger Waters", 30 Novembre 1979, BBC Radio One.</ref>:
{{quote|" . . . in parte dice di non lasciare le persone andare e morire nelle guerre, ma in particolare dice di non permettere che fare [[rock and roll]], o fabbricare automobili, o vendere sapone, o impegnarsi in una ricerca scientifica, o qualsiasi altra cosa che le persone possono fare . . . non permettere che ''quello'' diventi tanto importante da lasciarci trascurare i nostri amici, nostra moglie, i nostri figli o altre persone.}}
==Composizione==
{{quote|Bring the boys back home/Bring the boys back home/Don't leave the children on their own/Bring the boys back home}}
La canzone inizia sulle ultime note di Vera, quando un rullare di tamburi rompe l'atmosfera ovattata che si era creata. Dopo otto squilli di tromba inizia la parte cantata di [[Roger Waters]], accompagnato dall'orchestra e dal coro. Al termine dell'ultimo verso, si sentono di nuovo i tamburi, un telefono e alcune voci (già sentite nei brani precedenti) che dicono ''Wrong! Do it again!'',''Time to go!'', ''Are you feeling OK?'', ''There's a man answering but he keeps hanging up''. Il brano viene chiuso bruscamente dalla frase ''Is there anybody out there?'', tratta dalla [[Is There Anybody Out There?|canzone omonima]].
Nella versione del film il brano viene cantato da un grande coro, senza la voce di [[Roger Waters]].
==Trama==
Come le altre canzoni dell'[[album]] ''[[The Wall]]'', "Bring the Boys Back Home" narra una parte della storia di Pink, il protagonista.<br/>Pink ricorda, con molto dolore, la sua delusione e la sua tristezza alla notizia che il padre non sarebbe mai più tornato dalla guerra.
==Versione video==
Il filmato è il seguito di quello di ''[[Vera]]''. Pink, triste e deluso dal fatto che suo padre non è ritornato dalla guerra, gira tra la folla che, all'improvviso, comincia a cantare esultante i versi di "Bring the Boys Back Home". Ad accompagnare il coro si vede una banda, che camminando tra il fumo prodotto dal treno, si trasforma in un [[plotone]] in marcia. Il filmato finisce con alcune immagini che mostrano dei soldati in marcia ed altri in una [[trincea]].
==Versioni dal vivo==
Nel live [[Is There Anybody Out There?: The Wall Live 1980-1981]] il brano viene eseguito nella versione originale, seppur manchi la presenza effettiva di coro e orchestra. In [[The Wall-Live in Berlin]], invece, la [[East Berlin Radio Orchestra]] e l'[[East Berlin Radio Choir]] accompagnano [[Roger Waters|Waters]]. In questa occasione il brano risulta più lungo per via della ripetizione del testo una seconda volta. La scenografia è imponente: sul palco, oltre a Waters, è presente sul palco la Military Orchestra of the Soviet Army. Sul muro prima appaiono centinaia di nomi, probabilmente caduti nella [[Seconda Guerra Mondiale]]. In seguito compare la scritta ''Bring the Boys Back Home'' a caratteri cubitali, per lasciare spazio all'immagine di un cimitero. A Berlino la canzone non viene chiusa dalla frase ''Is There Anybody Out There?'', ma dalla sirena di un'ambulanza realmente presente sul palco da cui scende il bassista, pronto ad eseguire [[Comfortably Numb]].
==Esecutori==
*[[Roger Waters]] - voce<ref name="Fitch e Mahon">{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |anoooriginale=2006 |pagine=97}}</ref>
*[[Joe Porcaro]] - [[rullante]]<ref name="Fitch e Mahon"/>
*35 batteristi di New York tra cui Blue Ocean - [[rullante|rullanti]]<ref name="Fitch e Mahon"/>
*New York Opera - coro<ref name="Fitch e Mahon"/>
*New York Orchestra - archi<ref name="Fitch e Mahon"/>
==Formazione (a Berlino)==
*[[Roger Waters]] - voce principale
*The East Berlin Radio Orchestra - accompagnamento
*The East Berlin Radio Choir - cori
*The Military Orchestra of the Soviet Army - Percussioni (anche se si limita soprattutto alla presenza scenica, ad esempio con fiaccole che illuminano i soldati)
==Riferimenti==
*{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=The Pink Floyd Encyclopedia |ed=3 |editore=Collector's Guide Publishing Inc |annooriginale=2005 |id=ISBN 1-894959-24-8}}
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
{{mvideo|Bring|Boys|Home|Floyd|Film|nome=filmato di "Bring the Boys Back Home"}}
{{Pink Floyd}}{{Portale|Rock progressivo}}{{Rock}}
==Comfortably Numb==
{{Album
|Titolo = Comfortably Numb
|Nome Artista =[[Pink Floyd]]
|Tipo album = Singolo
|Data =[[30 novembre]] [[1979]]
|Etichetta =[[EMI Records]]
|Durata =6:26
|Formati =7"
|Genere Musicale =[[Progressive rock]]
|Album di provenienza = [[The Wall]]
|Registrato = Aprile - Novembre [[1979]]
|precedente =[[Another Brick in the Wall|Another Brick in the Wall (Part 2)]]<br><small>(1979)</small>
|successivo =[[Run Like Hell]]<br><small>(1980)</small>
}}
'''Comfortably Numb''' è una canzone dei [[Pink Floyd]] pubblicata nel 1979 all'interno dell'album ''[[The Wall]]'' e, nello stesso anno, come [[singolo (album)|singolo]], in combinazione con [[Hey You (Pink Floyd)|Hey You]]. È una delle tre canzoni dell'album i cui diritti d'autore sono divisi tra [[Roger Waters]] e [[David Gilmour]], in quanto la melodia e gran parte della musica sono state scritte da Gilmour e il testo da Waters.
''Comfortably Numb'' è una delle canzoni più famose dei Pink Floyd, specialmente per l'assolo di chitarra che Gilmour esegue alla fine del brano.
Nel [[1989]] la rivista amatoriale degli appassionati dei Pink Floyd "The Amazing Pudding" vota il brano come la più bella canzone della band.
Nel [[2004]] la canzone viene inserita alla posizione numero 314 nella lista "Le 500 canzoni più belle di tutti i tempi" dalla rivista [[Rolling Stone]]. Il commediografo [[Tom Stoppard]] ha detto che ha scritto la maggior parte della trilogia [[The Coast of Utopia]] ascoltando ripetutamente questo brano<ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.broadway.tv/broadway-features-reviews/Stoppard's-Rock-N-Roll-Connection |titolo=Stoppard's Rock-N-Roll Connection |accesso=10-03-2009}}</ref>.
Il brano è anche stato usato nella colonna sonora del film [[The Departed - Il bene e il male]].
== Storia ==
Mentre la maggior parte delle canzoni in [[The Wall]] furono scritte da [[Roger Waters]], la musica fu composta quasi interamente da [[David Gilmour]], che inizialmente l'aveva scritta per il suo [[David Gilmour (album)|primo album]] da solista, ma in seguito aveva deciso di portare la demo del brano alle registrazione di ''The Wall''.
La canzone è l'unica nell'album (eccetto [[Mother (Pink Floyd)|Mother]]) separata sia dalla traccia precedente ([[Bring the Boys Back Home]]) che da quella successiva ([[The Show Must Go On (Pink Floyd)|The Show Must Go On]]). Questo perché nel [[LP]] originale il brano era il primo del 4° lato.
Secondo la rivista [[Rolling Stone]] il testo deriva da un'esperienza di Waters a cui, durante il tour del 1977 per pubblicizzare [[Animals]], un dottore aveva dovuto iniettare un medicinale per l'epatite, prima di un concerto a Philadelphia<ref>{{cite web|title=Rolling Stone: Comfortably Numb|url=http://www.rollingstone.com/news/story/6596159/comfortably_numb|accesso=11-03-2009}}</ref><ref>{{cita libro |cognome=Mabbett |nome=Andy |titolo=The Complete Guide to the music of Pink Floyd |anno originale=1995 |editore=Omnibus Press |id=isbn 071194301X |pages=82 |lingua=en}}</ref>. A proposito di quel tour Waters ha detto: {{quote|Quello è stato il tour più lungo della mia vita, tentare di fare uno show quando puoi a malapena sollevare le braccia}}
Waters e Gilmour non erano d'accordo su come registrare il brano, dato che Gilmour preferiva uno stile più [[grunge]], ma alla fine prevalse l'idea di Waters, che decise di registrarlo come oggi si può sentire nell'album. Gilmour, anni dopo, disse<ref>Intervista a Gilmour della rivista ''Rock Compact Disc'', [[settembre]] [[1992]]</ref> {{quote|Per "Comfortably Numb" abbiamo litigato come matti. Veramente una grande litigata, è andata avanti per anni}}
== Composizione ==
La canzone dura circa 6 minuti e 26 secondi. Inizia con l'entrata in contemporanea di un [[basso elettrico]] , una [[Batteria (musica)|Batteria]] e un [[sintetizzatore]]. I versi sono suddivisi in modo che la canzone sembri un dialogo tra Pink, [[David Gilmour]], e un dottore, Waters. La voce di quest'ultimo apre la canzone, mentre Gilmour canta i due [[ritornello|ritornelli]].
Il brano presenta due assolo di [[chitarra elettrica]], entrambi eseguiti da Gilmour. Il primo assolo, eseguito dopo il primo ritornello, è breve e riproduce la melodia della canzone. L'ultimo assolo (o [[Coda (musica)|Coda]]) termina la canzone. È decisamente più lungo e termina con una dissolvenza graduale. Quest'assolo si trova al 4° posto della classifica ''I 100 assolo più belli'', della rivista ''[[Guitar World]]''<ref>{{en}}[http://guitar.about.com/library/bl100greatest.htm 100 Greatest Guitar Solos] </ref>. Inoltre nell'[[agosto]] del [[2006]] viene votato come il più bell'assolo di tutti i tempi, dagli ascoltatori della stazione radio britannica "Planet Rock"<ref>{{en}}[http://www.planetrock.co.uk/Article.asp?id=262750 Planet Rock - Greatest Guitar Solos]</ref>,
== Trama ==
Come le altre canzoni nell'album ''[[The Wall]]'', "Comfortably Numb" racconta una parte della storia di Pink, il protagonista.
Pink, completamente isolato dalla società, non riesce a sopportare le pressione di una vita da rock star e ha un malore nella sua camera d'albergo, prima di un concerto. Un dottore viene mandato nella camera e fa un'iniezione a Pink, dandogli la forza che necessita per esibirsi. Alle parole del medico Pink risponde confusamente ricordando momenti dell'infanzia correlandoli alla situazione nella quale è precipitato, ma tutto in modo "tranquillamente impietrito" ed abulico. Il testo è scritto come una conversazione, con la voce di [[Roger Waters|Waters]] per il dottore e quella di [[David Gilmour|Gilmour]] per Pink.
== Versione video ==
Un gruppo di persone formato dal manager di Pink ([[Bob hookins]]), il proprietario dell'albergo ([[Michael Ensign]]), alcuni paramedici e altre persone irrompono nella camera di Pink, trovandolo seduto incosciente su una poltrona, davanti alla televisione. Il proprietario dell'hotel non dimostra compassione per Pink, mentre il suo manager insiste sul fatto che "È un artista", per farlo soccorrere il più rapidamente possibile.
Dopo l'iniezione di un farmaco nel braccio di Pink, i paramedici lo trascinano dentro la sua limousine, pronta per portarlo al concerto. Durante il viaggio il farmaco causa a Pink alcune allucinazioni, che mostrano il suo corpo in putrefazione, che cade come si strappa come se fosse un costume, mostrando il protagonista in una divisa simile a quella di un nazista.
A queste scene si alternano dei [[flashback]] che mostrano Pink da bambino che trova un [[topo]] di campagna e lo mostra alla madre, che si spaventa alla vista dell'animale. Questa reazione spinge Pink a nascondere il topo in una baracca vicino casa sua. Il giorno seguente, quando ritorna alla baracca, trova il topo morto e lo getta in un fiume che scorre lì vicino, facendo risaltare la solitudine che Pink sta soffrendo.
== Versioni dal vivo ==
=== Pink Floyd ===
Nel tour ''The Wall'' del 1980-81, durante i concerti del quale veniva eretto un muro sul palco, la canzone veniva eseguita con [[Roger Waters]] al di fuori del muro, vestito come un dottore, e con [[David Gilmour]] al di sopra del muro, su una piattaforma, sotto la forte luce di un riflettore. Gilmour afferma più volte che il momento dell'assolo finale era una delle poche opportunità che aveva di improvvisare durante il concerto.
Dopo l'abbandono di Waters, i Pink Floyd eseguirono il brano con [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]], Guy Pratt e Jon Carin alla voce e la melodia è leggermente differente.
Nel [[dicembre]] [[1988]] viene rilasciato un video della performance dal vivo del brano, tratto da ''[[Delicate Sound of Thunder]]'', che raggiunse la posizione numero 11 nella classifica Top 20 dei video su [[MTV]]. Confrontato con l'originale, il video è due minuti più corto e presenta alcune riprese fatte da angolature diverse.
Una versione della canzone, lunga 10 minuti, viene eseguita il [[20 ottobre]] [[1994]] alla [[Earls Court Exhibition Centre|Earls Court]] di [[Londra]], durante il tour ''[[The Division Bell]]''.
Durante la reunion della band al [[Live 8]] di [[Londra]], nella quale ''Comfortably Numb'' viene eseguita al termine dell'esibizione, viene eseguita una nuova versione dell'assolo.
=== David Gilmour ===
Gilmour eseguì la canzone in tutti i suoi concerti da solista.
Nel suo tour del [[1984]], per promuovere il suo album ''[[About Face]]'', la canzone viene chiamata ''Come On Big Bum''. Le strofe venivano cantate dai membri della band Gregg Deghart e Mickey Feat.
Nel [[2001]] e nel [[2002]], durante alcuni concerti, le strofe furono cantate da alcuni cantanti ospiti come: [[Robert Wyatt]], [[Bob Geldof]], [[Kate Bush]] e [[Durga McBroom]].
Durante i concerti del [[2006]], Richard Wright eseguì la parte di Waters. Il [[29 maggio]] [[2006]] alla [[Royal Albert Hall]] di [[Londra]], [[David Bowie]], ospite speciale, canta la parte di Waters.
=== Roger Waters ===
Dopo aver lasciato i Pink Floyd Waters eseguì il brano nel concerto [[The Wall-Live in Berlin]], il [[21 luglio]] [[1990]]. Nella versione presentata in questo concerto [[Van Morrison]] eseguì la parte vocale di Gilmour insieme a [[Rick Danko]] e Levon Helm, con Rick DiFonzo e [[Snowy White]] alle chitarre, accompagnati dalla Berlin Radio Symphony Orchestra. Questa versione venne anche inclusa nella colonna sonora del film ''[[The Departed - Il bene e il male]]'' ed è stata inclusa nell'album [[compilation]] del [[2007]] di Van Morrison, ''[[Van Morrison at the Movies]]''.
Waters eseguì il brano anche nel [[1991]] al festival [[Spagna|spagnolo]] "Guitar Legends" e nel [[1992]] durante un concerto di beneficenza a [[Los Angeles]].
== Cover ==
Nel [[2001]], la [[country]] band [[canadese]] [[Luther Wright and the Wrongs]] inserì una versione della canzone nel loro album ''[[Rebuild the Wall]]'', una rivisitazione traccia per traccia dell'album ''The Wall'' in chiave country. In questa versione l'urlo udibile nella seconda strofa cantata originariamente da Waters venne sostituito dal muggire di una mucca.
Nel [[2004]], il gruppo dance [[Scissor Sisters]] pubblicò una versione dance di questa canzone su etichetta [[Polydor Records|Polydor]]. Sebbene la cover (cantata interamente in [[falsetto]]) abbia irritato molti fans dei Pink Floyd, David Gilmour e [[Nick Mason]] hanno espresso apprezzamenti per il gruppo. Anche Roger Waters ha contattato la band congratulandosi per la versione. La canzone è cantata in uno stile che rievoca l'era della [[disco music]] dei [[Bee Gees]], e in particolare ''Stayin' Alive''. La parola "I" nel ritornello "I have become, comfortably numb" è cantata con lo stesso stile di "ah ha ha ha" nel ritornello di ''Stayin' Alive''.
Nel [[2005]] [[Dar Williams]] incluse una versione di ''Comfortably Numb'' nel suo album ''My Better Self'', duettando con [[Ani DiFranco]]; ''"Ho sempre pensato che una donna avrebbe dovuto registrarla"'', spiega Dar Williams, ''"Così ho deciso di farlo, ma ho pensato che aveva bisogno di un'altra donna. Ani era la mia scelta preferita e lei si è presa il posto"''. ''"La canzone è un commento su chi siamo nel seguito delle ultime elezioni, indipendentemente da chi ha vinto. Ad un certo livello parla di un sogno che sembra essere morto nella nostra società e all'indifferenza ultra conveniente cui sto assistendo in questi giorni."''
Sempre nel 2005, [[Billy Sherwood]] e due membri degli [[Yes]], [[Chris Squire]] e [[Alan White]], registrarono una [[cover]] della canzone per ''[[Back Against The Wall]]'', un album di tributo a ''The Wall''.
Nel 2008, il trio jazz americano [[The bad plus]], accompagnato per l'occasione dalla cantante [[Wendy Lewis]], realizzò la propria versione del brano, incidendola nel cd ''For all I care'' e portandola in tour.
== Esecutori ==
*[[David Gilmour]] - chitarre,<ref name="FitchMahon99">{{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |coautori=Richard Mahon |titolo=Comfortably Numb - A History of The Wall 1978-1981 |editore=PFA Pub |ed=1 |annooriginale=2006 |pagine=99 |id=ISBN 0-977-73660-1}}</ref> basso <ref name="FitchMahon99" />, pedal steel guitar <ref name="FitchMahon99" />, sintetizzatore Prophet-5<ref name="FitchMahon99" />, voce <ref name="FitchMahon99" />
*[[Nick Mason]] - batteria<ref name="FitchMahon99" />
*[[Roger Waters]] - voce <ref name="FitchMahon99" />, basso <ref name="FitchMahon99" />
*[[Richard Wright (musician)|Richard Wright]] - organ <ref name="FitchMahon99" />
*[[Lee Ritenour]] - chitarra acustica <ref name="FitchMahon99" />
*[[The New York Orchestra]]<!-- Quale? Symphony? Philharmonic? --> <ref name="FitchMahon99" />
== Riferimenti ==
*{{en}} {{cita libro|cognome=Fitch |nome=Vernon |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=The Pink Floyd Encyclopedia |ed=3 |editore=Collector's Guide Publishing Inc |annooriginale=2005 |id=ISBN 1-894959-24-8}}
== Note ==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{mvideo|Comfortably|Numb|film|Floyd|nom=|filmato di "Comfortably Numb"}}
* {{mvideo|Gilmour|live|Comfortably|numb|nome=David Gilmour esegue dal vivo "Comfortably Numb"}}
* {{mvideo|Waters|live|Comfortably|numb|nome=Roger Waters esegue dal vivo "Comfortably Numb"}}
* {{mvideo|Wall|live||Berlin|Comfortably|nome="Comfortably Numb" a "The Wall-Live in Berlin"}}
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