Torre Matilde: differenze tra le versioni

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In seguito all'ulteriore avanzamento della linea di costa, la foce del Selice fu regolarizzata con la costruzione nel [[1788]] del [[canale Burlamacca]], accanto al quale venne costruito un nuovo fortino. La torre tuttavia mantenne la funzione di posto di vigilanza, per l'avvistamento sia di eventuali nemici in mare, sia di incendi; le campane venivano utilizzate anche per convocare il parlamento della comunità.
 
Agli inizi del [[XIX secolo]] la torre venne utilizzata come carcere, in particolare per i detenuti in transito e nel [[1810]] vi fu installata una torretta per il [[telegrafo]]. Nel [[1813]], gli [[Inghilterra|inglesi]] sbarcarono a Viareggio e occuparono Lucca per ritirarsi nuovamente sulle navi in seguito all'arrivo dei francesi, senza che la guarnigione della torre potesse opporre alcuna resistenza. Il comandante Ippolito Zibibbi fu condannato a morte, con pena poi tramutata nel carcere a vita, a causa della mancata difesa. L'episodio evidenziò la scarsa efficacia della torre quale presidio militare e rimase infatti solo come carcere. Nel [[1819]] Viareggio ebbe il titolo di città e carcerati e forzati, alloggiati anche nella torre, prestarono la loro opera per la costruzione della darsena. Tra il [[1823]] e il [[1847]] la torre era adoperata come "bagni dei forzati", mentre il carcere vero e proprio venne trasferito a [[Camaiore]].
Nel [[1850]] fu adibita nuovamente a carcere e nel [[1854]] vi venne costruita accanto la casa per il custode. La torre ospitava 6 celle ciascuna delle quali poteva ospitare fino a sei detenuti. Mantenne questa funzione fino alla [[seconda guerra mondiale]].
 
Nel [[1850]] fu adibita nuovamente a carcere e nel [[1854]] vi venne costruita accanto la casa per il custode. La torre ospitava 6 celle ciascuna delle quali poteva ospitare fino a sei detenuti. Mantenne questa funzione fino alla [[seconda guerra mondiale]].
 
Abolito il carcere nel [[1945]] la torre rimase chiusa e abbandonata fino al [[1969]], con i primi lavori di restauro a cura della Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Pisa. I lavori di restauro furono ripresi nel [[1975]] e vennero conclusi nel [[1982]], consentendo di riportare alla luce la struttura originaria del monumento, alterata dai numerosi lavori di adattamento degli spazi interni alle diverse funzioni. La torre ospita attualmente eventi culturali ed esposizioni artistiche.