Solanum tuberosum: differenze tra le versioni

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La presenza della patata coltivata nelle zona più elevate della regione delle [[Ande]] risale al II millennio a.C., la patata veniva essiccata e costituiva una risorsa di scorta.
 
La essiccazione naturale, preceduta da espozizioneesposizione ai geli notturni e seguita da prolungati lavaggi e sbiancature, è un complesso procedimento che permetteva tra l'altro la estrazione di sostanze tossiche, presenti in abbondanza nelle varietà che erano coltivate; tale procedimento è possibile solo con le varietà originarie (strettamente brevidiurne e che quindi maturano in tardo autunno), e nell'ambiente fortemente soleggiato e con valori di umidità atmoferica estremamente bassi, condizione peculiare ed unica degli altopiani andini da 3200 a 4800 m di quota.
[[Immagine:Solanum tuberosum.png|thumb|left|''Solanum tuberosum''<br/><small>Tavola botanica di [[Gaspard Bauhin]] ([[1591]])</small>]]
La probabile ibridazione con Specie cilene, non legate al ciclo brevidiurno, (che quindi maturano nella prima estate) ed inoltre a ciclo breve (da 40 a 80 giorni dalla semina, contro gli otto mesi della patata degli altopiani) permise di ottenere la patata a tutti nota, che si è diffusa in buona parte del mondo.