Gaio Oppio: differenze tra le versioni

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Appartenente al rango degli ''[[Equites]]'', fu un convinto sostenitore di [[Gaio Giulio Cesare]], del quale curò le relazioni con gli altri politici. Dopo la morte di Cesare, strinse rapporti anche con [[Marco Tullio Cicerone]], e favorì l'ascesa di [[Ottaviano]]. Fu autore di varie biografie (tra cui quella dello stesso Cesare, di [[Publio Cornelio Scipione Africano]] e di [[Gaio Cassio Longino]]), e di un libro in cui sosteneva che [[Cesarione]] non era in realtà figlio di Cesare. Gli vengono attribuiti il ''De bello[[Bellum Hispaniense]]'', il ''De[[Bellum bello AfricoAfricum]]'' e il ''De bello[[Bellum AlexandrinoAlexandrinum]]''.<ref>[[Svetonio]], ''Cesare'', 56</ref><ref>[[Luciano Canfora]], ''Giulio Cesare. Il dittatore democratico'', p.444</ref>
 
== Note ==